Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 06:00
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Di Battista
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Opinioni

Mattarella si taglia lo stipendio, ma le sue attenzioni sono rivolte all’Ucraina: ecco che cosa lo preoccupa

Immagine di copertina

Il capo dello Stato si conferma sempre più in sintonia con il “sentire comune” degli italiani. Dopo aver raddoppiato la sua presenza al Quirinale, Sergio Mattarella rivede lo stipendio.

Ottenuto il bis alla presidenza della Repubblica, il “capo” (così lo chiamano i suoi più stretti collaboratori) ha chiesto al ministero dell’Economia e delle Finanze di ridurre il suo assegno personale. Quest’ultimo è stabilito per legge in misura pari al trattamento pensionistico che riceve dall’Inps per i suoi anni da professore universitario. Ossia 239.182 euro lordi.

Una cifra dunque ridotta di circa 60 mila euro, portando l’importo lordo annuo da percepire a 179.835,84 euro. Tutto bene dunque dalle parti del Colle? Non proprio, purtroppo.

Anche ai piani alti della Repubblica serpeggia preoccupazione per i possibili sviluppi del conflitto Russo-Ucraino ma soprattutto c’è preoccupazione per quanto accaduto ieri: una mail proveniente dall’ambasciatore russo in Italia con allegata la dichiarazione con cui, nei giorni scorsi, il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov ha fatto sapere all’Ue che le sanzioni “non resteranno senza risposta”.

È quella che è arrivata ai parlamentari italiani componente della commissione Difesa. Una mossa, quella di Mosca, che contribuisce ad aumentare la tensione nei rapporti tra Roma e la Russia. Una lettera che al Quirinale è stata giudicata del tutto fuori luogo ed inopportuna anche se ufficialmente non viene proferita parola per non alimentare ulteriori tensioni.

Il leitmotiv del Colle è solamente quello di sostenere l’azione di Mario Draghi. Altro motivo di preoccupazione del Quirinale sono le mosse della Lega di Matteo Salvini che potrebbero alla lunga minare il governo di unità nazionale ed indebolire Draghi in ambito europeo (mentre c’è, parimenti, apprezzamento per la posizione “occidentale” di Fratelli d’Italia).

Spiace, dalle parti del Colle, tanto più dopo l’incontro avuto nelle scorse settimane (svelato nei minimi particolari da The Post Internazionale) che Salvini abbia ancora titubanze a condannare “senza se e senza ma” le mosse della Russia di Putin. Anche al Colle ci si chiede come mai il leader leghista non abbia ancora trovato la forza e il coraggio di pronunciare apertamente il nome dello Zar Putin.

Ti potrebbe interessare
Opinioni / Noi giovani e la politica, tra apatia e grandi battaglie (di G. Brizio)
Esteri / Di chi è il Medio Oriente? I limiti di Washington e il campo minato delle grandi potenze mondiali (di G. Gambino)
Opinioni / Le Europee saranno le prime elezioni a ridefinire il ruolo dell’Ue nel mondo (di S. Mentana)
Ti potrebbe interessare
Opinioni / Noi giovani e la politica, tra apatia e grandi battaglie (di G. Brizio)
Esteri / Di chi è il Medio Oriente? I limiti di Washington e il campo minato delle grandi potenze mondiali (di G. Gambino)
Opinioni / Le Europee saranno le prime elezioni a ridefinire il ruolo dell’Ue nel mondo (di S. Mentana)
Opinioni / Campo rotto: salvate i soldati Conte & Schlein
Esteri / Erdogan non è imbattibile: ma il futuro del leader turco e dell’Akp è ancora tutto da scrivere
Opinioni / L'Europa corre ciecamente verso la guerra (di R. Parodi)
Opinioni / La boutade di Macron sull’Ucraina e l’Ue che deve imparare a difendersi da sola (di S. Mentana)
Opinioni / Pd, 5S e Campo Largo: la strada non porta a casa se la tua casa non sai qual è (di G. Gambino)
Opinioni / Lettera di un segretario di circolo Pd: Elly Schlein ha la forza della credibilità
Opinioni / In Abruzzo non c’è nessun effetto Sardegna