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Il potere della comunicazione e la responsabilità dei leader

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Marcello Presicci e Stefano Lucchini

Il successo della leadership è da sempre profondamente radicato in una comunicazione efficace che funge da perno attraverso il quale i leader ispirano, guidano e allineano gli individui verso obiettivi condivisi. Come è noto la leadership è un processo dinamico e relazionale, e l’efficacia di questo processo dipende dalla competenza comunicativa dell’individuo. L’essenza della leadership stessa quindi risiede proprio qui, nell’arte di ispirare e guidare gli altri, mobilitando uno sforzo collettivo verso un obiettivo comune. Tuttavia questa orchestrazione è possibile solo attraverso una comunicazione funzionale di carattere verbale, paraverbale e non verbale.

Un leader deve essere in grado di tradurre idee e aspirazioni astratte in una narrazione che catturi l’immaginazione e l’impegno del team aziendale, fungendo esso stesso da esempio. Questo processo richiede più della semplice trasmissione di informazioni; richiede la capacità di creare una storia avvincente che risuoni con i valori e le aspirazioni delle persone guidate, captando la loro attenzione e mantenendo alta la soglia dell’ascolto attivo.

Promuovere un senso di scopo condiviso è un’arte che richiede spiccate capacità comunicative, non facilmente riscontrabili nell’attuale classe dirigente pubblica o privata. Questo esercizio di promozione implica la creazione di una narrazione che unisca le aspirazioni individuali alla missione generale dell’azienda o dell’organizzazione. Un leader deve comunicare in modo da enfatizzare l’impatto collettivo dei contributi individuali, rafforzando l’idea che ogni dipendente o collaboratore svolga un ruolo fondamentale nel raggiungimento degli obiettivi condivisi. Attraverso una comunicazione efficace, un leader aziendale coltiva così un senso di appartenenza e di importanza, motivando i singoli a lavorare in modo collaborativo verso un traguardo comune.

Costruire e coltivare relazioni sane

La costruzione delle relazioni rappresenta un pilastro fondamentale di una leadership efficace poiché il suddetto processo è strettamente legato all’arte della comunicazione personale e aziendale. Per questo la capacità di stabilire e mantenere solide relazioni professionali non dipende esclusivamente dalla posizione di autorità, ma piuttosto dalle idoneità comunicative e relazionali, che costituiscono il fondamento per promuovere connessioni significative all’interno di un’azienda.

Ad esempio l’ascolto attivo si distingue come componente cruciale nell’aspetto relazionale della leadership. Un manager che si impegna nell’ascolto attivo dimostra un genuino interesse per le prospettive e le preoccupazioni del comparto risorse umane. Questo comporta non solo l’ascolto fonetico, ma anche la comprensione delle emozioni e le motivazioni sottostanti. L’ascolto attivo ha per sua natura un portato semantico notevole, trasmette rispetto e convalida le esperienze degli altri, gettando le basi per la fiducia e la comprensione reciproca.

Autenticità e trasparenza sono altre qualità essenziali che contribuiscono all’affidabilità di un leader. Una comunicazione autentica sottintende l’essere genuini e fedeli a se stessi, evitando finzioni o artificiosità. Quando un leader comunica in modo autentico, i colleghi, i dipendenti e i collaboratori aziendali hanno maggiori probabilità di percepire le sue intenzioni come sincere, il che è fondamentale per rafforzare la fiducia. La trasparenza integra l’autenticità garantendo apertura e onestà nella comunicazione. I leader che condividono le informazioni apertamente, anche quando ciò comporta sfide o incertezze, costruiscono una cultura di trasparenza che rafforza la fiducia e l’integrità all’interno dell’azienda.

L’effetto cumulativo della costruzione e del consolidamento delle relazioni attraverso una comunicazione efficace è il miglioramento dell’efficacia collettiva. Quest’ultima si riferisce alla convinzione condivisa di un team nella propria capacità di raggiungere obiettivi e superare le sfide.  Dando priorità a una comunicazione che valorizzi le relazioni, un leader contribuisce a creare una cultura di squadra positiva, in cui la collaborazione prospera, le idee vengono scambiate liberamente e l’impegno collettivo diventa più della somma delle sue parti. In sostanza, l’aspetto relazionale della leadership è certamente legato indissolubilmente ad una comunicazione efficace.

I leader che dedicano priorità all’ascolto attivo, forniscono feedback costruttivi, dimostrano empatia, comunicano in modo autentico e promuovono un ambiente in cui i singoli si sentono valorizzati, contribuiscono in modo significativo alla creazione di solide relazioni professionali. Queste relazioni, a loro volta, costituiscono il fondamento di un gruppo coeso e altamente performante, migliorando in ultima analisi l’efficacia collettiva di un’azienda o di una generica organizzazione. Tuttavia riconoscere la leadership come una responsabilità collettiva significa, in sintesi, operare un cambio di comunicazione. Questo approccio sfida l’idea tradizionale di leadership come status elitario e la trasforma in un processo dinamico e condiviso. Promuovere un ambiente in cui la leadership è responsabilità di tutti permette alle organizzazioni di sfruttare completamente il potenziale del loro capitale umano, conducendo a maggiore innovazione, efficienza e soddisfazione lavorativa. Tale paradigma comunicativo non solo democratizza il processo decisionale ma si allinea anche più strettamente ai principi di equità e inclusività, indispensabili nelle società moderne. Per questo l’intricata relazione tra comunicazione efficace e leadership di successo non può essere sottovalutata, visto il forte potere comunicativo e la responsabilità dei leader nella comunità, aziendale e sociale.

 

Marcello Presicci, giornalista professionista e docente, è esperto di relazioni istituzionali e comunicazione. Ha insegnato presso la Luiss Business School e l’Università LINK. E’ Senior Advisor di banche, casse di previdenza, fondi di investimento e multinazionali. Coordina l’ Advisory Board della Fondazione per l’Educazione Finanziaria e al Risparmio (FEDUF), presieduta da Stefano Lucchini (in foto).
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