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Chi sono i tre ragazzi accusati dello stupro alla 24enne sulla Circumvesuviana

In manette Alessandro Sbrescia, Raffaele Borrelli e Antonio Cozzolino: sono accusati di violenza sessuale di gruppo

Di Enrico Mingori
Pubblicato il 7 Mar. 2019 alle 15:46 Aggiornato il 12 Mar. 2019 alle 16:24

Sono tre giovani da poco maggiorenni i presunti aggressori della ragazza 24enne violentata nell’ascensore della ferrovia circumvesuviana di San Giorgio a Cremano, in provincia di Napoli.

Uno ha 18 anni, gli altri due 19: si chiamano Alessandro Sbrescia (classe 2001), Raffaele Borrelli (classe 2000) e Antonio Cozzolino (classe 2000). I tre, tutti residenti in un piccolo paese nell’hinterland napoletano, sono stati arrestati con l’accusa di violenza sessuale di gruppo. Uno di loro avrebbe confessato.

A incastrare i tre ragazzi sono state le immagini delle telecamere di videosorveglianza della stazione. L’aggressione è avvenuta nel tardo pomeriggio di martedì 5 marzo 2019.

Secondo quanto scrive il quotidiano napoletano Il Mattino, Sbrescia, Borelli e Cozzolino si sono conosciuti a scuola, sui banchi dell’istituto tecnico nautico Cristoforo Colombo di Torre del Greco.

Il giornale riporta anche i racconti di alcuni giovani che li conoscevano: Sbrescia, che ha precedenti per droga, viene descritto come il più esuberante dei tre, mentre c’è stupore in particolare per il coinvolgimento di Cozzolino, che viene da una famiglia benestante di Napoli.

La vittima dello stupro, una 24enne di Portici, ha raccontato agli inquirenti che i tre avevano già tentato di violentarla una ventina di giorni prima.

La ragazza si trovava nella stessa stazione della circumvesuviana in compagnia di un’amica e di un amico: quest’ultimo le ha presentato Sbrescia, Borelli e Cozzolino. Dopo i primi convenevoli, scrive Il Mattino, “le due ragazze sono state invitate ad appartarsi nella zona degli ascensori dai tre, che avrebbero fumato uno spinello”.

A quel punto sarebbe scattato il tentativo di violenza, con uno dei tre ragazzi che si sarebbe denudato, ma le due ragazze sarebbero riuscite a scappare.

Martedì 5 marzo, invece, la violenza si è consumata pienamente. Lo stupro è avvenuto nel vano ascensore, tenuto fermo al piano mentre le porte si aprivano e chiudevano. Una telecamera puntata su quella porta ha ripreso fasi della brutale aggressione.

La ragazza è poi riuscita a scappare e ad arrivare fino alla vicina piazza Massimo Troisi. È stato che lì un passante si è accorto di lei e ha avvertito la polizia.

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