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    “I fascisti votano Forza Nuova”: striscione shock al Colosseo. La Polizia arriva e lo rimuove | VIDEO

    Di Lara Tomasetta
    Pubblicato il 24 Mag. 2019 alle 09:51 Aggiornato il 25 Mag. 2019 alle 09:24

    striscione colosseo forza nuova | Quello degli striscioni è diventato un vero e proprio tormentone. Da Bari a Torino, da Palermo a Milano, in tantissime città d’Italia, esporre striscioni è divantato un fenomeno virale, specie da quando la polizia o la Digos è accorsa per rimuoverli in concomitanza di comizi elettorali o manifestazioni.

    Una decisione che non ha spento la voglia di manifestare e che ha invece acceso la viralità di quello che per alcuni si è trasformato in un gioco, per altri è un vero e proprio diritto di manifestare il libero pensiero.

    Tra i manifesti più controversi e dibattuti, però, ci sono quelli di Forza Nuova, il movimento di estrema destra capeggiato da Roberto Fiore, personaggio politico dal passato fumoso.

    striscione colosseo forza nuova | Libertà di striscione: stiamo un po’ esagerando

    Così, nella serata di giovedì 23 maggio, sul ponte che costeggia via del Fagutale a Roma e che si affaccia sul Colosseo, è apparso un manifesto che recitava: “Europee 2019: i fascisti votano Forza Nuova”.

    Non è del tutto verificata la paternità degli striscioni, dunque non è possibile attribuirne la stesura a Forza Nuova, anche se alcuni elementi, come il font e il retro dello striscione, fanno pensare che si tratti proprio del movimento di estrema destra.

    Non ci è voluto molto prima le che forza di polizia arrivassero a rimovere lo striscione, accompagnati, per la verità, dalle risate dei ragazzi che lo avevano steso: un gruppo di circa 10 persone, per lo più giovani, che hanno stappato due bottiglie di spumante.

    Gli striscioni rimossi: alcuni episodi

    Eppure in “Questa Lega è una vergogna” non ci sono minacce di morte, anche e soprattutto se si pensa che si tratta della citazione di una canzone di Pino Daniele, da cui prende il nome anche il comitato che si è attivato per appendere il messaggio contro il vicepremier. Gli agenti della Digos, però, hanno bussato a casa della signora proprietaria del balcone e hanno chiesto a chi aveva affisso lo striscione di toglierlo.

    Come pure tanti altri striscioni comparsi sui palazzi che affacciano sulle piazze in cui Matteo Salvini, nelle ultime settimane, ha tenuto i suoi comizi elettorali in vista delle elezioni Europee. Il 15 maggio anche Firenze si prepara all’arrivo del vicepremier leghista di domenica e sulle facciate dei palazzi spuntano i primi lenzuoli.

    striscione colosseo forza nuova | Salerno, la Polizia fa irruzione in una casa e rimuove lo striscione contro Salvini

    Il 13 maggio sono stati i pompieri – sempre su indicazione della Digos – a rimuovere un altro striscione. “Non sei il benvenuto”, recitava il pezzo di stoffa bianca appeso su un balcone di Brembate.

    Sempre il 14 maggio, a Campobasso ad accogliere Matteo Salvini sono stati ben 200 striscioni. “I terroni non dimenticano”, si legge in uno dei tanti. Da nord a sud, la disapprovazione nei confronti del vicepremier leghista tanto impegnato in questa campagna elettorale si manifesta affiggendo striscioni.

    Il 10 maggio Salvini è stato contestato in Calabria. A Catanzaro sono comparsi diversi striscioni contro il ministro dell’Interno: “La Calabria è terra accogliente, Salvini però tu vattene”. E ancora: “Buonisti un cazzo”, “Non in mio nome” e, ancora, “La Lega è una vergogna”.

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