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Salvini: “L’Italia accoglierà un solo migrante della Sea Watch. Ci sono state irregolarità a bordo”

Di Laura Melissari
Pubblicato il 31 Gen. 2019 alle 20:05 Aggiornato il 11 Set. 2019 alle 01:25

“Mi risulta che ci siano più elementi di irregolarità nella Sea Watch: col mare in tempesta invece di andare in Tunisia sono venuti in Italia. Quanto meno strano. Stiamo verificando con il ministro delle Infrastrutture chi far entrare e chi no, per verificare se ci saranno altri trafficanti di esseri umani”, ha detto il ministro dell’Interno Matteo Salvini a Porta a Porta.

La portavoce di Sea Watch, aveva già spiegato a TPI il motivo di tale decisione e lo stesso procuratore di Siracusa Fabio Scavone aveva già chiarito che il comandante della Sea Watch 3 non risulta indagato.

Il ministro ha chiarito la posizione dell’Italia sulla redistribuzione dei 47 migranti a bordo: “Ne prenderemo solo uno”, ha detto il ministro. Gli altri 46 saranno distribuiti tra i paesi che si sono detti disponibili all’accoglienza: Germania, Francia, Portogallo, Romania e Malta.

“Si dichiarano tutti diciassettenni, verificheremo. Ho difeso i confini di questo Paese, l’ho fatto e lo continuerò a fare. Stiamo verificando con il ministro delle Infrastrutture chi far entrare e chi no, per verificare se ci saranno altri trafficanti di esseri umani”, prosegue Matteo Salvini.

Salvini non molla di un centimetro nella sua lotta alle ong: “Siamo al lavoro per risolvere definitivamente il problema, sigillando le acque territoriali italiane alle navi sgradite come quelle delle Ong. Mentre gli altri chiacchierano e denunciano, rivendico la linea della fermezza e l’obiettivo raggiunto”, aveva detto alcune ore fa.

A Porta a Porta Salvini parla anche del suo rifiuto di farsi processare, come anticipato alcuni giorni fa in una lettera al Corriere della Sera.

“Io ero tranquillo. Ma tutti gli amici mi hanno detto che il processo sarebbe stata un’invasione di campo senza precedenti. Il Senato dovrà dire se l’ho fatto per interesse pubblico o mio capriccio personale. È stato un atto politico che rifarei: ho agito da ministro, mica da milanista…”, ha detto Salvini.

E sulla diatriba interna del Movimento 5 Stelle, Salvini dice: “Ognuno voti secondo coscienza: mi sorprende che con le tante cose che ci sono da fare in Sicilia si lavora su un atto politico che rifarei. Chi ha letto le carte sa cosa è successo, che è stato un atto politico. Lascio ai M5s la loro scelta, ma penso che voteranno di conseguenza, avranno le idee chiare”.

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