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Salvini: “Non ho mai detto che Ilaria Cucchi mi fa schifo, ecco la verità”. E attacca il Pd

Di Clarissa Valia
Pubblicato il 9 Apr. 2019 alle 17:00 Aggiornato il 9 Apr. 2019 alle 17:10

Dopo gli ultimi sviluppi sul caso Cucchi è tornata alla ribalta la polemica sulle dichiarazioni del vicepremier Matteo Salvini. Il ministro dell’Interno è stato criticato perché, nel 2016, avrebbe dichiarato “Mi fa schifo” riferendosi a Ilaria Cucchi, sorella di Stefano. (La ricostruzione dell’intera vicenda)

Sui social, infatti, da ieri gli utenti chiedono al leader della Lega di chiedere scusa alla sorella del giovane romano morto nell’ospedale penitenziario Pertini.

Salvini ha deciso quindi di difendersi e di querelare il Partito democratico, che secondo quanto afferma il leader della Lega, avrebbe diffuso attraverso i suoi canali social, quella dichiarazione.

“🔴FACCIAMO GIRARE OVUNQUE, CONTRO LE FAKE NEWS DEL PD! BASTA. Avevo già smentito: la mia affermazione riguardava non la persona ma un POST di Ilaria Cucchi. Post che lei stessa cancellò successivamente, ammettendo l’errore. E al PD arriverà una querela”, scrive Salvini su Facebook.

La polemica ebbe inizio quando la sorella di Cucchi decise di ripostare sui social una foto di Francesco Tedesco in costume da bagno. La foto era stata pubblicata sul profilo Facebook del carabiniere.
“Volevo farmi del male – aveva scritto la sorella di Stefano Cucchi – volevo vedere le facce di coloro che si sono vantati di aver pestato mio fratello, coloro che si sono divertiti a farlo. Le facce di coloro che lo hanno ucciso. Ora questa foto è stata tolta dalla pagina. Si vergogna? Fa bene”.

In quell’occasione l’allora segretario della Lega Nord Matteo Salvini aveva commentato: “Ilaria Cucchi? Capisco il dolore di una sorella che ha perso il fratello, ma mi fa schifo. È un post che mi fa schifo. Mi ricorda tanto il documento contro il commissario Calabresi”.

“La sorella di Cucchi –diceva Salvini a La Zanzara su Radio 24 – si deve vergognare. La storia dovrebbe insegnare. Qualcuno nel passato fece un documento pubblico, erano intellettuali sdegnati contro un commissario di polizia che poi fu assassinato. I carabinieri possono tranquillamente mettere una foto in costume da bagno sulla pagina di Facebook. O un carabiniere non può andare al mare? E’ assolutamente vergognoso. I legali fanno bene a querelare la signora e lei dovrebbe chiedere scusa”.

“Io sto sempre e comunque con polizia e carabinieri – aggiungeva ancora il leader della Lega – Se l’un per cento sbaglia deve pagare, anche il doppio. Però mi sembra difficile pensare che ci siano poliziotti o carabinieri che hanno pestato per il gusto di farlo”.

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