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    Salvini e la cena nell’hotel del condannato

    Durante il tour elettorale per le elezioni regionali in Basilicata, il ministro dell'Interno Matteo Salvini ha cenato a Matera nell'albergo di Giovanni Castellano, condannato in primo grado in una inchiesta sulla gestione dei rifiuti. E a TPI replica: "Ho fatto gli onori di casa, hanno pagato tutto loro"

    Di Nello Trocchia
    Pubblicato il 16 Mar. 2019 alle 19:04 Aggiornato il 16 Mar. 2019 alle 19:09

    Salvini cena Basilicata | Le elezioni si avvicinano in Basilicata e Matteo Salvini vuole incassare, dopo Sardegna e Abruzzo, un’altra vittoria. Nel corso del tour elettorale il ministro dell’Interno non si risparmia tra selfie, comizi e bagni di folla. Una marcia non senza inciampi.

    Il ministro dell’Interno ha, infatti, partecipato ad un’iniziativa elettorale nell’albergo dell’imprenditore Giovanni Castellano, a capo di una società impegnata nel settore dei rifiuti. Castellano, però, lo scorso dicembre è stato condannato in primo grado nel processo Monnezzopoli, una indagine iniziata nel 2012 che ha messo sotto accusa il sistema delle discariche.

    Il ministro dell’Interno Salvini, ospite di un evento a cui hanno partecipato i candidati consiglieri e i leghisti lucani, è arrivato in maglietta a maniche corte e salutato i presenti. Al tavolo con il Capitano, come amabilmente lo chiamano i fedelissimi, c’era anche Giovanni Castellano. A cena con il condannato in primo grado.

    Ma che ci faceva – si è chiesto per primo il sito Basilicata24.it – Salvini a cena con Castellano?

    “Mi sono seduto al tavolo con il ministro – spiega Castellano interpellato da TPI – come si sono seduti altri. Il ministro è molto disponibile”.

    Ad inizio serata, Salvini si è intrattenuto con i giornalisti per lanciare il suo programma per la Basilicata. “Abbiamo una possibilità storica di cambiamento in Lucania, dopo 35 anni di sinistra, una regione – ha spiegato il ministro – che potrebbe avere e meritare di più. Il 24 marzo si può scegliere il cambiamento, noi siamo pronti. Lavoro, lavoro, lavoro, infrastrutture, una gestione intelligente del petrolio”.

    Di ambiente, però, Salvini non parla. Eppure Castellano, titolare dell’albergo che ha ospitato l’evento, nel settore vanta una decennale esperienza e la condanna inflitta lo scorso dicembre (il Tribunale di Potenza non ha ancora depositato le motivazioni).

    Nel 2012 finisce in galera insieme ad altri imprenditori, tra le accuse quella di non aver trattato i rifiuti prima di conferirli in discarica. Castellano, insieme ad altri imprenditori, è stato condannato ad un anno, pena sospesa, per traffico illeciti di rifiuti e all’interdizione dai pubblici uffici, mentre è stato assolto per associazione a delinquere finalizzata e truffa.

    Castellano annuncia ricorso: “Presenteremo appello e ne uscirò, di sicuro, assolto”. E su Salvini: “Io non faccio politica, l’albergo è mio – conclude – era una cena di autofinanziamento, hanno pagato tutto loro. Io ho fatto solo gli onori di casa e accolto il ministro dell’Interno”.

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