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Bambini di 3 anni picchiati e legati con le corde: il video delle violenze delle maestre

Le insegnanti sia autonomamente che in concorso hanno mortificato e picchiato i bambini, ora sono tutte e quattro agli arresti domiciliari

Di Clarissa Valia
Pubblicato il 26 Ott. 2018 alle 11:30 Aggiornato il 26 Ott. 2018 alle 11:39

Quattro maestre di un’asilo della provincia di Bari, in Puglia, sono state arrestate per maltrattamenti sui bambini.

I carabinieri hanno accertato le violenze delle insegnanti sui bambini della scuola elementare Montessori di Capurso attraverso l’uso delle telecamere.

Gli episodi di maltrattamento risalgono all’anno scolastico 2017/2018 e le accuse nei confronti delle maestre sono quelle di violenza

I carabinieri hanno accertato, anche attraverso l’uso delle telecamere, numerosi episodi che risalgono all’anno scolastico 2017/2018. Le insegnanti sia autonomamente che in concorso hanno mortificato e picchiato i bambini, ora sono tutte e quattro agli arresti domiciliari.

Le insegnanti sono ritenute responsabili di gravi maltrattamenti a carico dei propri alunni, tutti bambini di tre anni.

I carabinieri del comando provinciale hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip nei confronti di M.L., 52 anni originaria della provincia di Lecce, M.L., 63enne, B.N., 47enne, e V.A., 49enne, originarie della provincia di Bari.

I bambini venivano strattonati fino a farli cadere, picchiati e schiaffeggiati o costretti a rimanere in un angolo della classe con il volto rivolto verso il muro o con le mani dietro la schiena.

Le insegnanti minacciavano i piccoli, dicendo loro che “sarebbero stati legati con la corda”, che “avrebbero avuto le botte”, che “sarebbero stati portati in caserma dai carabinieri dove un cane gli avrebbe dato un morso”.

Gli alunni venivano chiamati “monelli, cattivi, scostumati, maleducati, monellaccio di strada, rimbambiti e pappamolli”.

Telecamere negli asili nido e nelle case di riposo, arriva il sì della Camera alla proposta di legge

TELECAMERE NEGLI ASILI, C’È L’OKArriva il sì della Camera alla proposta di legge, a prima firma Annagrazia Calabria (Forza Italia), che dispone “misure per prevenire e contrastare condotte di maltrattamento o di abuso, anche di natura psicologica, in danno dei minori nei servizi educativi per l’infanzia e nelle scuole dell’infanzia e delle persone ospitate nelle strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali per anziani e persone con disabilità e delega al Governo in materia di formazione del personale”.

I voti a favore sono stati 404, i voti contrari 110. Nessun astenuto.

Il provvedimento passa ora all’esame del Senato per l’approvazione definitiva.

Telecamere negli asili nido e nelle case di riposo per anziani: come funziona

Mara Carfagna, vice presidente della Camera e deputata di Forza Italia, ha festeggiato così il voto favorevole: “L’approvazione della legge sulla videosorveglianza negli asili nido e nelle strutture socio-assistenziali per anziani e disabili è un doppio successo. È una grande notizia per le famiglie che potranno vivere più serene: avremo nuovi strumenti per prevenire abusi e maltrattamenti facilitando il lavoro delle Forze dell’ordine. E’ una vittoria di Forza Italia che ha saputo convincere la maggioranza del Parlamento dell’utilità di questo provvedimento”.

Contraria Civica popolare: “La proposta di legge votata alla Camera ha molti punti positivi ma l’articolo 5 della legge prevede la possibilità di installare telecamere in ogni stanza e angolo delle strutture. Una risposta costosissima e impraticabile che non aiuta e non risolve i problemi di sicurezza” spiega il deputato Gabriele Toccafondi.

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