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La Lega vuole vietare il libro “anti-Salvini” utilizzato dall’Università di Bologna

Matteo Salvini. Credit: AFP
Di Clarissa Valia
Pubblicato il 16 Apr. 2019 alle 14:39 Aggiornato il 18 Apr. 2019 alle 07:29

Il libro “La Lega di Salvini. Estrema destra di governo” (edizioni il Mulino) è stato inserito nella lista di testi consigliati per preparare un esame di Scienze politiche all’università di Bologna.

La decisione dell’Ateneo ha scatenato la polemica del partito. I consiglieri regionali e parlamentari dell’Emilia Romagna, infatti, hanno puntato il dito contro il volume degli accademici Gianluca Passarelli e Dario Tuorto.

I componenti del Carroccio sostengono che nel libro sarebbero contenuti giudizi lesivi sul leader della Lega Matteo Salvini e del partito stesso.

“Le facoltà non siano luoghi di propaganda politica”, chiede il Carroccio nell’interrogazione presentata alla giunta regionale dell’Emilia-Romagna.

Nel documento si chiede anche se si ritenga opportuna la presenza del volume “La Lega di Salvini. Estrema destra di governo” fra i libri consigliati per la preparazione di un esame universitario.

Tra i passaggi del testo considerati “gravi”, ne viene citato uno in cui la Lega viene definita un partito “che ha assunto i tratti di una formazione di estrema destra, con tratti razzisti, xenofobi, politicamente e socialmente violenti”.

“I professori, in qualità di dipendenti pubblici, sono vincolati a un dovere di lealtà verso lo Stato, a prescindere dalla forza politica che lo governa”, si legge nell’interrogazione.

Gli autori del libro Gianluca Passarelli e Dario Tuorto, il primo docente alla Sapienza, il secondo associato a Sociologia Generale a Bologna, hanno risposto: ““Ben vengano le critiche nel merito, ma non intendiamo piegarci a velate minacce, a intimidazione di colleghi e alla loro libertà di insegnamento. Se lo facessimo metteremmo in discussione non la nostra libertà, ma quella della ricerca e delle scienze, tutelate dalla Carta”.

“Qualcuno ci ha ricordato che, in quanto docenti universitari e dipendenti pubblici, dovremmo essere leali allo Stato- affermano Passarelli e Tuorto- confondendolo mestamente con il Governo. Noi siamo non leali, ma fedeli alla Costituzione, ai suoi primi 13 articoli cui siamo legati, e all’articolo 54”, hanno aggiunto gli autori del testo “La Lega di Salvini”.

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