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Grillo contestato dagli studenti di Oxford a suon di “buu” e “buffone”

Beppe Grillo. Credit: Getty Images
Di Clarissa Valia
Pubblicato il 15 Gen. 2019 alle 08:41

Il garante del Movimento 5 Stelle Beppe Grillo lunedì 14 gennaio 2019 ha incontrato gli studenti alla Oxford Union, istituzione studentesca legata al prestigioso ateneo britannico.

Grillo ha tenuto uno speech alla storica società di dibattiti dove in passato si sono susseguiti personaggi e celebrità internazionali del calibro di Albert Einstein e Stephen Hawking, Ronald Reagan, Richard Nixon, Carter, Winston Churchill, Dalai Lama, Malcolm X, ma anche Michael Jackson, Martin Scorsese, Elton John.

Il comico genovese è salito sul palco bendato, ma nonostante fosse stato presentato agli studenti come “uno dei politici più rappresentativi d’Europa” non ha riscontrato un grande successo tra i suoi spettatori. Ai cori di “buu!”, “buffone”, “mettiamo fine a questa farsa”, Grillo ha tentato comunque di sdrammatizzare e di riportare un clima più sereno tra gli studenti ai quali il garante M5s ha detto “non siete cortesi…”.

Il corpo studentesco di Oxford ha criticato Beppe Grillo anche sui social definendolo “un pericoloso estremista”.

Grillo aveva annunciato sul suo blog di essere stato chiamato dalla Oxford Union a tenere un discorso di fronte agli studenti. E, con ironia, il comico M5s aveva scritto: “Devo dire che hanno insistito un po’ per avermi. Dopo Einstein, Stephen Hawking e le menti più eccellenti del pianeta, erano stanchi dei soliti ‘cervelloni’, cercavano qualcosa di ancora più elevato. Avrei potuto dire di no, come fece il filosofo tedesco Friedrich Wilhelm Nietzsche, ma ho preferito esserci. Ecce homo!”.

La vicenda con la stampa

Il quotidiano Repubblica ha raccontato il diniego ricevuto dai suoi giornalisti. “Dopo aver discusso con il team di Mr. Beppe Grillo e con il nostro settore logistica, purtroppo non siamo in grado di fornire accrediti ai media per questo evento. Ci dispiace molto, se in futuro volesse seguire qualche altro nostro evento non esiti a contattarci”, così recita la mail ricevuta dai giornalisti di Repubblica che chiedevano l’accredito alla Oxford Union.

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