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Corteo femminista a Palermo: donne bruciano bandiera della Lega

Di Lara Tomasetta
Pubblicato il 9 Mar. 2019 alle 12:25

L’8 marzo, in moltissime città d’Italia, si è tenuto il corteo contro la violenza di genere al quale hanno partecipato migliaia di donne in tutto il Paese.

È stata soprattutto la giornata dello sciopero globale femminista. Le manifestazioni hanno avuto luogo in tutta Italia. A Roma il corteo è partito da Piazza Vittorio ed ha raccolto migliaia di partecipazioni. (Qui la nostra photogallery completa).

Anche la città di Palermo è stata invasa dall’onda femminista con una manifestazione che ha contato almeno 1.000 persone, manifestazione indetta per l’occasione da “Non Una di Meno Palermo”.

“A casa, a lavoro oggi non ci stiamo. Scioperiamo! Scioperiamo!” è stato uno dei cori intonati a squarciagola dalle donne lungo il percorso che, muovendosi per le vie cittadine dietro lo striscione su cui campeggia la scritta “Sciopero globale femminista”, ha invaso il centro storico come una marea.

Tra i nemici dichiarati anche Salvini: in una delle vie principali della città, infatti, è stata bruciata la bandiera della Lega.

“L’azione simbolica intende manifestare l’assoluto dissenso nei confronti del Ddl Pillon, disegno di legge sulla revisione delle norme in materia di separazione, divorzio e affido dei minori che riporta la condizione femminile indietro di millenni; delle derive razziste, xenofobe e securitarie delle politiche di Governo che vengono affermate e legittimate da chi sta al potere attraverso la strumentalizzazione dei corpi delle donne e della violenza di genere”, si legge nella nota dell’organizzazione.

“Le strade sicure le fanno le donne che le attraversano”, “Lega Salvini e lascialo legato”, sono stati alcuni dei messaggi che si sono letti sui cartelli imbracciati dalle donne. A “sfilare” anche le studentesse medie e universitarie.

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