Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 17:55
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Il Messico nega l’aborto a una tredicenne vittima di stupro

Immagine di copertina

Lo stato di Sonora consente il ricorso all'interruzione di gravidanza solo alle vittime di stupro ma per il giudice la giovane è vittima solo di "coercizione sessuale"

Le autorità sanitarie messicane hanno negato a una bambina di 13 anni violentata da un conoscente l’autorizzazione per abortire.

Nello stato federale di Sonora, infatti, nel nordovest del Messico, l’aborto è illegale a meno che non sia praticato su una vittima di stupro, ma il giudice chiamato a esprimersi sul caso della tredicenne ha ridotto la gravità del reato commesso dall’aggressore da stupro a “coercizione sessuale”.

Lo stupro della bambina era stato denunciato alle autorità poche ore dopo essere avvenuto, all’interno dell’abitazione della sua famiglia, in maggio. La tredicenne, che quel giorno non era andata a scuola perché era festa, era stata abusata da un collega del padre.

In seguito, i fratelli l’avevano accompagnata a sporgere denuncia e gli esami avevano confermato la violenza e i danni psicologici subiti dalla minore, ma non le era stata offerta la pillola contraccettiva di emergenza. 

Due settimane dopo la denuncia, il padre della bambina era stato informato che il giudice non aveva voluto classificare il caso come stupro, e di conseguenza le autorità sanitarie hanno detto di non poter autorizzare l’aborto.

Alla tredicenne, incinta ormai di 12 settimane, non resta che andare a Città del Messico, dove abortire non solo è sicuro, ma anche legale, e dove non ci sono limiti temporali per abortire in caso di stupro.

Secondo la normativa federale in materia, i servizi medici devono consentire alle donne o ragazze che riferiscono di essere rimaste incinte dopo una violenza sessuale di abortire, senza che siano previsti altri requisiti come appunto la condanna dell’aggressore per stupro o la denuncia.

Il Messico ha un altissima incidenza di abusi sessuali, violenze e omicidi contro minori di 14 anni, superiore a quella di qualsiasi altro paese dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico.

Una ragazza su quattro subisce uno stupro prima dei 18 anni e ogni anno sono 520mila i minori messicani vittime di aggressioni sessuali.

Nel 2008, Città del Messico è stata la prima località del paese a consentire l’accesso all’aborto a tutte le donne entro il primo trimestre di gravidanza. Al contrario, lo stato di Sonora (insieme ad altri 16 stati federali) ha aumentano le restrizioni.

Il governatore uscente dello stato di Veracruz ha passato una riforma costituzionale, promossa dalla Chiesa cattolica, che protegge la vita sin dal concepimento e vieta il ricorso all’interruzione di gravidanza in qualsiasi circostanza.

Secondo Alex Ali, un avvocato che lavora con una Ong impegnata nella campo della libertà riproduttiva, il caso della tredicenne riflette un problema radicato in Messico, paese largamente cattolico, dove vengono imposti diversi ostacoli per impedire alle vittime di stupro di abortire. 

“Il governo federale deve assicurarsi che in questi casi i servizi medici pubblici garantiscano i diritti riproduttivi delle donne”, ha detto Ali.

Ti potrebbe interessare
Esteri / La protesta di Nemo, vincitore dell'Eurovision 2024: "Restituisco il trofeo per la mancata esclusione di Israele"
Esteri / Eileen Higgins è la nuova sindaca di Miami: è la prima volta di una Democratica dal 1997
Esteri / L'Australia è il primo paese al mondo a vietare i social agli under 16
Ti potrebbe interessare
Esteri / La protesta di Nemo, vincitore dell'Eurovision 2024: "Restituisco il trofeo per la mancata esclusione di Israele"
Esteri / Eileen Higgins è la nuova sindaca di Miami: è la prima volta di una Democratica dal 1997
Esteri / L'Australia è il primo paese al mondo a vietare i social agli under 16
Esteri / Elena Basile a TPI: “La guerra ha ridotto l’Europa al vassallaggio. Bisogna rifondare l’Ue”
Esteri / Terre rare e altre materie critiche: la pistola della Cina puntata alla testa degli Stati Uniti
Esteri / Sudan Connection: la geopolitica del massacro tra oro, armi e interessi internazionali
Esteri / L’esperta del Gruppo di Lavoro Onu contro le Sparizioni Forzate Aua Baldé a TPI: “Le vittime registrate in Sudan non sono nemmeno la punta dell’iceberg”
Esteri / Il genocidio in Sudan di cui non parla nessuno
Esteri / La corsa della Cina alla supremazia tecnologica globale
Esteri / Il direttore del programma di Emergency in Sudan, Matteo D’Alonzo, a TPI: “Si combatte di casa in casa, persino tra familiari. E anche con i droni”