Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 19:57
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

L’Ue chiede ai paesi dell’area Schengen di rimuovere i controlli alle frontiere

Immagine di copertina

Otto dei 26 paesi membri hanno ripristinato i controlli alle frontiere dal settembre 2015, mettendo in seria discussione l'integrazione europea

La Commissione europea ha chiesto ai paesi membri dell’area Schengen di rimuovere i controlli alle frontiere interne il più rapidamente possibile, almeno entro il mese di novembre 2016, per salvare dal collasso l’esistenza della zona di libera circolazione delle persone.  

Muri, recinzioni e controlli alle frontiere sono stati ripristinati come risposta al più grande afflusso di profughi dalla fine della seconda guerra mondiale. Otto paesi dei 26 della zona Schengen, a partire dal mese settembre 2015 hanno reinstallato infatti i controlli alle frontiere.

Questi controlli “hanno messo in discussione il corretto funzionamento dello spazio Schengen di libera circolazione”, secondo quanto c’è scritto nella bozza pubblicata in anteprima dal quotidiano britannico The Guardian e che sarà diffusa venerdì 4 marzo “È giunto il momento per gli Stati membri di collaborare nell’interesse comune per salvaguardare una delle massime conquiste europee”. 

La zona di libera circolazione, che si estende dall’Islanda alla Grecia, è stata sottoposta ad una pressione senza precedenti. Il suo collasso potrebbe mandare in frantumi decenni di integrazione europea.

L’esecutivo Ue ribadisce inoltre la propria intenzione di rivedere le regole che disciplinano le domande di asilo. Secondo le norme vigenti, noto come il sistema di Dublino, i richiedenti asilo devono presentare la loro richiesta nel primo paese in cui mettono piede. 

A metà marzo, la Commissione stabilirà un elenco di opzioni per la riforma della politica di asilo dell’Ue. L’idea favorita è un sistema permanente di ricollocazione, nel quale i rifugiati vengano ripartiti tra i paesi membri, a seconda delle dimensioni e della ricchezza dello stato. 

Ti potrebbe interessare
Esteri / L’allarme del Wfp: quest’inverno 17 milioni di persone a rischio fame in Afghanistan
Esteri / Israele bombarda ancora il Libano: almeno un morto e diversi feriti. L’Idf: “Colpiti due agenti di Hezbollah”
Esteri / Dalla Russia filtra ottimismo: “Accordo vicino”. Ma no a concessioni sui territori né su truppe Nato in Ucraina
Ti potrebbe interessare
Esteri / L’allarme del Wfp: quest’inverno 17 milioni di persone a rischio fame in Afghanistan
Esteri / Israele bombarda ancora il Libano: almeno un morto e diversi feriti. L’Idf: “Colpiti due agenti di Hezbollah”
Esteri / Dalla Russia filtra ottimismo: “Accordo vicino”. Ma no a concessioni sui territori né su truppe Nato in Ucraina
Esteri / Trump fa causa alla BBC per diffamazione e chiede un risarcimento da 10 miliardi di dollari
Esteri / Ucraina, dopo Berlino Trump è ottimista: “Mai così vicini alla pace”. Ma resta il nodo Donbass con la Russia
Esteri / La protesta di Nemo, vincitore dell'Eurovision 2024: "Restituisco il trofeo per la mancata esclusione di Israele"
Esteri / Eileen Higgins è la nuova sindaca di Miami: è la prima volta di una Democratica dal 1997
Esteri / L'Australia è il primo paese al mondo a vietare i social agli under 16
Esteri / Elena Basile a TPI: “La guerra ha ridotto l’Europa al vassallaggio. Bisogna rifondare l’Ue”
Esteri / Terre rare e altre materie critiche: la pistola della Cina puntata alla testa degli Stati Uniti