Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 08:00
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Di Battista
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Perché sempre più bambini vengono reclutati dai terroristi per farsi esplodere

Immagine di copertina

Ieri, 22 agosto, un ragazzino di meno di 12 anni è stato fermato dalla polizia irachena a Kirkuk. Aveva una cintura esplosiva. Il fenomeno è sempre più in crescita

Ieri, 22 agosto, un ragazzino di meno di 12 anni è stato fermato dalla polizia irachena a Kirkuk. Aveva una cintura esplosiva legata intorno alla vita, sotto la maglietta del calciatore Messi. 

Due giorni fa un altro ragazzino, forse tra i 12 e 14 anni, è stato meno fortunato. È riuscito a farsi esplodere tra gli ospiti curdi di una festa di nozze in Turchia, uccidendo se stesso e altre 51 persone, la maggior parte dei quali bambini come lui.  

L’attacco di Gaziantep non solo è stato il più sanguinoso di quest’anno in Turchia, ma è stato anche il primo nel paese in cui l’attentatore era un ragazzino così giovane. La pratica di usare kamikaze bambini è invece ampiamente diffusa tra alcuni gruppi terroristici in Africa e in altri paesi asiatici.

Non è né la prima volta né l’ultima in cui i bambini vengono usati come kamikaze, dal momento che è più semplice farli passare inosservati, senza destare sospetti. 

In Afghanistan i talebani hanno a lungo utilizzato i bambini per i loro scopi omicidi. Un attentatore di 14 anni in sella a una bicicletta nel 2012 aveva colpito una base Nato di Kabul, uccidendo almeno 6 persone. Due anni dopo, un adolescente si era fatto esplodere presso il centro culturale francese nella capitale afghana. 

Molti analisti sostengono che il sedicente Stato islamico e altri gruppi terroristici hanno iniziato a usare la stessa tattica, a volte per preservare i combattenti adulti o semplicemente per prendere alla sprovvista le forze di sicurezza. 

In Africa occidentale, Boko Haram rapisce bambini per costringerli a diventare attentatori. Anche in Iraq e Siria, secondo i gruppi a tutela dei diritti umani, i miliziani prelevano con la forza i bambini dalle città sotto il loro controllo per indottrinarli in scuole e campi di addestramento. 

Il sedicente Stato islamico in particolare, recluta ragazzini per la sua brigata “cuccioli del Califfato”, in cui i “cuccioli” sono indottrinati e formati per farsi esplodere o per combattere.  

“Il reclutamento dei bambini in tutta la regione è in aumento”, ha riferito Juliette Touma, portavoce dell’Unicef in Asia. “I bambini stanno assumendo un ruolo molto più attivo, ricevendo una formazione sull’uso di armi pesanti, per attaccare i posti di blocco dell’esercito, per essere utilizzati come cecchini o, in casi estremi, come kamikaze”.

Spesso i bambini, o anche adulti con disagi mentali, sono del tutto inconsapevoli di essere imbottiti di esplosivo. Vengono spediti nei mercati o in altri posti affollati e poi l’esplosivo viene azionato a distanza. 

“Gli adolescenti sono più facili da reclutare per le missioni suicide, soprattutto nei momenti di sofferenza o di disperazione dopo aver perso i genitori o i fratelli in guerra”, ha detto Hisham al-Hashim, un consulente del governo iracheno. “Attirano meno l’attenzione e destano meno sospetti degli adulti, specie quelli di sesso maschile”.

Alcune reclute minorenni scappate dai ranghi dello Stato islamico nella sua base a Raqqa, in Siria, hanno descritto il modo in cui era stato insegnato loro a gestire le armi, e anche il modo di far esplodere le cinture esplosive.

Queste tattiche sono molto diffuse nell’Africa occidentale, dove i funzionari delle Nazioni Unite stanno monitorando un aumento di attacchi come quelli verificatisi l’anno scorso in cui delle ragazzine si facevano esplodere nei mercati affollati.

La tattica di usare bambini si è dimostrata efficace per i miliziani, che così possono organizzare attentati in luoghi molto affollati, dal momento che la gente non sospetta dei bambini, che non vengono percepiti come una minaccia. 

In un rapporto di aprile, l’Unicef ha riferito che gli attacchi che coinvolgono attentatori suicidi bambini dal 2014 al 2015 sono aumentati di quattro volte nel nord-est della Nigeria, dove ha sede il gruppo militante Boko Haram, e nel vicino Camerun, Niger e Ciad. Secondo lo stesso rapporto, quasi due terzi di tutti di tutti gli attentatori minorenni erano ragazze. 

Ti potrebbe interessare
Esteri / Guerra Israele-Hamas, le ultime notizie.
Esteri / Germania, arrestate due spie russe che preparavano sabotaggi
Esteri / Brasile, porta il cadavere dello zio in banca per fargli firmare un prestito: arrestata
Ti potrebbe interessare
Esteri / Guerra Israele-Hamas, le ultime notizie.
Esteri / Germania, arrestate due spie russe che preparavano sabotaggi
Esteri / Brasile, porta il cadavere dello zio in banca per fargli firmare un prestito: arrestata
Esteri / Michel: “Iran è una minaccia non solo per Israele, va isolato”. Teheran: “Potremmo rivedere la nostra dottrina nucleare di fronte alle minacce di Israele”
Esteri / La scrittrice Sophie Kinsella: “Ho un cancro al cervello, sto facendo chemioterapia”
Esteri / Serie di attacchi di Hezbollah al Nord di Israele: 18 feriti. Tajani: “G7 al lavoro per sanzioni contro l’Iran”. Netanyahu: “Israele farà tutto il necessario per difendersi”
Esteri / Copenaghen, distrutto dalle fiamme gran parte dell’edificio della Borsa | VIDEO
Esteri / L’Iran minaccia l’uso di un’arma “mai usata prima”. L’Onu: “Sono 10mila le donne uccise a Gaza dall’inizio della guerra, 19 mila gli orfani”
Esteri / Stati Uniti, Trump: “Il mio processo è un attacco all’America”
Esteri / Iran a Onu invoca il diritto all’autodifesa. Macron: “Risposta sproporzionata. Isolare Teheran e aumentare le sanzioni”. Media: "Israele risponderà all’Iran, ma senza scatenare una guerra regionale"