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Oscar 2018, la geniale risposta di Emma Watson alle critiche sul suo tatuaggio sgrammaticato

Emma Watson credit Getty Images

L'attrice celebre dall'interpretazione di Hermione nella saga di Harry Potter ha sfoggiato un tatuaggio sgrammaticato after party degli Oscar 2018

Di Clarissa Valia
Pubblicato il 6 Mar. 2018 alle 21:36 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 19:20

L’attrice Emma Watson, celebre dai tempi dell’interpretazione di Hermione nella saga di Harry Potter, ha sfoggiato un tatuaggio temporaneo sgrammaticato all’after party di Vanity Fair di domenica 4 marzo per gli Oscar 2018.

Sul red carpet della festa organizzata dopo le premiazioni degli Academy Awards, la Watson ha mostrato il tatuaggio con la scritta “Times Up“, per sostenere la causa del movimento Time’s Up, fondato dalla Watson e altre attrici all’inizio del 2018 in seguito allo scandalo del caso Weinstein, e che si batte contro le molestie sessuali e la violenza degli uomini sulle donne.

Ma se la causa è da considerarsi lodevole, l’errore è stato considerato imperdonabile dai fan che hanno mosso critiche sui social soffermandosi sulla mancanza dell’apostrofo nella scritta tatuata.

Emma Watson ha risposto subito alle critiche sul caso, specificando innanzitutto che anche l’hashtag del movimento si scrive #timesup, senza apostrofo, ma soprattutto ha pubblicato un commento sul suo profilo Twitter che mostra l’intelligenza e l’ironia che contraddistingue l’attrice.

“Correttore di bozze di tatuaggi cercasi. Richiesta esperienza in apostrofi” è l’annuncio spiritoso che Emma Watson ha condiviso sul social.

Sempre più frequentemente le attrici tirate in causa commentano e rispondono alle critiche sui piccoli dettagli con foga, e anche lo stesso fece Jennifer Lawrence il mese scorso, dopo l’accusa mediatica sul suo vestito troppo scollato. Qui la brillante risposta di Jennifer Lawrence alle critiche sul suo abito scollato.

“Datevi una calmata gente!”, aveva risposto Lawrence dal suo profilo Facebook alle critiche “ridicole” sul suo abito firmato Versace che indossava al Corinthia Hotel di Londra durante il photocall per l’ultimo film.

La Watson si è sempre battuta in prima linea per supportare il movimento Time’s Up e recentemente e ha donato anche 1 milione di sterline a un’altra campagna contro le molestie delle donne nei posti di lavoro.

All’inizio di quest’anno, anche ai Golden Globes le donne si sono unite per mostrare il loro sostegno a #TimesUp e si sono messe d’accordo per indossare tutte lo stesso colore di abito: il nero.

E lo stesso lo fecero le invitate alla cerimonia di premiazione di febbraio dei Bafta a Londra, dove sulla falsariga dei Golden Globe, hanno sfilato lungo il tappeto rosso, solo Kate Middleton non ha potuto aderire all’iniziativa in quell’occasione.

Leggi anche: Perché Kate Middleton era l’unica donna a non indossare un abito nero ai Bafta

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