Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Menu
Home » Gossip

Le “Maldive siberiane” più fotografate di Instagram sono tossiche

Credit: Instagram
Di Clarissa Valia
Pubblicato il 11 Lug. 2019 alle 18:31 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 02:19

Maldive siberiane Instagram tossiche – Le “Maldive di Novosibirsk”, così soprannominate le acque del laghetto artificiale vicine alla più grande centrale termoelettrica della Siberia, in Russia sono tra le più fotografate di Instagram.

Tanto azzurra l’acqua delle paludi, quanto tossica. La Siberian Generating Company (SGK) ha infatti diffuso un comunicato per ammonire gli utenti Instagram che vanno a fotografarsi nelle acque vicine alla centrale.

Maldive siberiane Instagram tossiche | Le foto sui social

“Sappiamo che il nostro deposito delle ceneri è diventato una webstar, ed è lo sfondo preferito dei vostri selfie”, scrivono i social media manager della centrale “ma vi preghiamo di non farci il bagno. Il rischio è la vostra vita“.

Nella nota viene spiegato perché l’acqua del laghetto artificiale appare così azzurra. Il fondale è infatti composto da ceneri bianche, residuo del combustile della centrale elettrica, che rendono l’acqua cristallina e turchese.

Andare alle Maldive non è più un sogno: arrivano i voli low cost (e non è uno scherzo)

L’acqua è quindi tossica, ricca di sali di calcio e ossidi di diversi metalli.

Nel comunicato si legge che chi ci fa il bagno “non muore. Ma può sviluppare allergie. E uscire dall’acqua da soli, senza aiuto, è quasi impossibile”.

Le “Maldive siberiane” sono state scelte anche come sfondo di un servizio fotografico per l’album di nozze di Marina Zhelenova che su Instagram ha scritto nella didascalia delle foto: “Non c’è limite alla mia felicità. Da quanto tempo volevo una #lovestory così profonda, tenera, sensuale, memorabile”.

Parigi, vicolo “troppo fotografato” su Instagram: i residenti chiedono la chiusura della strada

Le 10 funzionalità nascoste di Instagram che non conosce (quasi) nessuno
Leggi l'articolo originale su TPI.it
Exit mobile version