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L’avvocato Bernardini de Pace racconta i divorzi dei vip: “Il più sanguinoso? Quello tra Al Bano e Romina”

Di Niccolò Di Francesco
Pubblicato il 18 Mag. 2023 alle 20:53

L’avvocato Annamaria Bernardini de Pace racconta i divorzi dei vip

Annamaria Bernardini de Pace, avvocato matrimonialista tra i più noti in Italia, ha raccontato alcuni aspetti poco noti della sua vita privata svelando anche qualche dettaglio sui divorzi dei vip.

Intervistata dal Corriere della Sera, la legale ha ripercorso la sua vita professionale e privata, a partire dal matrimonio con l’ex marito, sposato a 22 anni e padre dei suoi figli: “Scoprii che non avevamo più soldi perché lui aveva comprato una scuderia di cavalli e passava i mercoledì a scommettere e perdere soldi. Io ero innamoratissima e rimasi così delusa che decisi di lasciarlo all’istante”.

Da lì la decisione di laurearsi, “non potevo mantenere le bimbe, perciò tornai all’università, mollata con cinque esami, mi laureai e poi divorziai. Senza chiedere una lira”, e la carriere che l’ha portata a difendere alcuni dei personaggi più noti del mondo dello spettacolo, tra cui, per un breve periodo, anche Francesco Totti su cui ha dichiarato: “Di questo non parlo”.

Su quale fosse il divorzio più sanguinoso a cui abbia assistito, Annamaria Bernardini de Pace non ha dubbi: quello tra Al Bano e Romina Power.

Si erano conosciuti giovanissimi, si erano amati tantissimo, poi erano emerse le differenze tra la mentalità americana e quella del Sud Italia. Però, furono bravi a preservare i figli” ha dichiarato la legale.

Bernardini de Pace, poi, spiega com’è cambiata la giurisprudenza in ambito di separazioni legali: “Il principio del tenore di vita fu introdotto grazie a una mia battaglia negli anni ‘80. Poi, due anni fa, è stato tolto dalla Cassazione, giustamente, perché le donne non sono più il sesso debole. E, ai miei inizi, il tradimento era considerato motivo di addebito di colpa, qualcosa di sconvolgente. Oggi, invece, è una cosa di cui non frega niente a nessuno. Anzi, io ho introdotto il principio del tradimento ‘per legittima difesa’, che piace molto”.

E sull’assegno più alto ottenuto, la legale risponde: “A centomila euro al mese. Netti”.

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