Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 07:36
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Yemen, minori stuprati dalle milizie filo-saudite: la denuncia di Amnesty

Immagine di copertina
Bambini yemeniti. Credit: Mohammed Huwais/AFP

I miliziani fanno affidamento sul clima di impunità e sulla protezione delle autorità locali

Il conflitto in Yemen prosegue senza sosta, continuando a colpire i più deboli: i bambini.

Amnesty International ha di recente pubblicato un rapporto in cui denuncia le violenze a cui sono stati sottoposti alcuni minori con un’età inferiore anche agli otto anni nella città di Ta’iz, nel sud ovest dello Yemen.

>>>La guerra dimenticata in Yemen: le origini, le vittime e le tappe del conflitto

La Ong ha raccolto quattro importanti testimonianze di casi di violenza sessuale: nello specifico si tratta di tre stupri e di un tentato stupro.

I responsabili di questi atti di violenza sono stati per la metà dei casi alcuni membri delle milizie sostenute della coalizione internazionale a guida saudita, i miliziani del partito Islah.

Grazie al sostegno dell’Arabia Saudita e ai loro legami con le autorità locali, i miliziani sanno che resteranno impuniti e non temono conseguenze per i loro comportamenti.

Questo stesso clima di impunità spinge le famiglie coinvolte a non sporgere denuncia, motivo per cui sono molto poche le testimonianze che Amnesty è riuscita a raccogliere rispetto ai casi concreti.

Chi denuncia infatti rischia di incorrere nella vendetta dei miliziani, senza aver certezza che sia fatta giustizia.

A ciò si aggiunge la mancata collaborazione degli ospedali che hanno trattato i bambini vittima di violenza. Secondo quanto riportato da Amnesty, i medici in alcuni casi hanno chiesto del denaro in cambio dei referti medici che provano le violenze subite o si sono rifiutati di visitare i bambini.

“Lui [un miliziano] ha iniziato a colpirmi col calcio del fucile e con calci e pugni mi ha spinto contro il muro”, è una delle testimonianze raccolte da Amnesty.

“Allora ha detto che voleva stuprarmi. Io ho iniziato a piangere e a pregarlo di considerarmi come suo figlio. Si è infuriato ancora di più e ha ripreso a picchiarmi. Poi mi ha preso per il collo, mi ha spinto a terra e mi ha stuprato”.

Un altro ragazzo invece ha raccontato di essere riuscito a fuggire, nel luglio 2018, da un tentativo di stupro da parte di un miliziano all’età di 12 anni.

“[Il miliziano] lo ha spinto sul letto minacciandolo col fucile e avvertendolo che se avesse gridato o pianto il fucile era carico. L’uomo ha iniziato a spogliarsi. Il ragazzo, anche se era terrorizzato, è riuscito a prendere il fucile e a sparagli, poi è fuggito…”, ha raccontato un parente del dodicenne.

I familiari hanno denunciato quanto successo alle autorità locali, ma sono stati lasciati senza protezione: 48 ore dopo i miliziani, colleghi dell’aggressore, hanno attaccato la famiglia.

“Lo stupro e le aggressioni sessuali nel contesto di un conflitto armato costituiscono crimini di guerra. Chi ha posizioni di comando e non ferma queste azioni vili può a sua volta essere considerato responsabile di crimini di guerra”, ha commentato Heba Morayef, direttrice per il Medio Oriente e l’Africa del Nord di Amnesty International.

>>>“Basta alle bombe fabbricate in Italia e utilizzate per colpire i bambini in Yemen”: la petizione di Save the Children
Ti potrebbe interessare
Esteri / Guerra Israele-Hamas, le ultime notizie: | DIRETTA
Esteri / Yanis Varoufakis fa causa allo Stato tedesco
Esteri / Esclusivo – Ecco come la Russia interferisce sulla campagna elettorale per le europee
Ti potrebbe interessare
Esteri / Guerra Israele-Hamas, le ultime notizie: | DIRETTA
Esteri / Yanis Varoufakis fa causa allo Stato tedesco
Esteri / Esclusivo – Ecco come la Russia interferisce sulla campagna elettorale per le europee
Esteri / Fonti israeliane: "Il leader di Hamas Sinwar non si nasconde a Rafah"
Esteri / Guerra Israele-Hamas: "Truppe e tank israeliani circondano Rafah Est”
Esteri / La mucca cinese di Xi Jinping attira consensi in Europa
Esteri / Biden: “Se Netanyahu attacca Rafah fermerò le forniture di armi americane”. La replica di Netanyahu: “Avanti anche da soli contro Hamas”. 80mila persone in fuga da Rafah
Esteri / AstraZeneca ritira il suo vaccino anti-Covid dopo le ammissioni sugli effetti collaterali
Esteri / Gli Usa fermano la fornitura di bombe a Israele, Hagari: “Presentato un piano per un anno di guerra a Gaza”. L'annuncio di Hamas: “Colloqui finiti, Israele è tornato indietro”
Esteri / È iniziata l’invasione israeliana di Rafah: "Preso il controllo del valico. Uccisi 20 miliziani e individuati nuovi tunnel". Netanyahu: “La proposta di Hamas voleva solo impedire l’operazione a Rafah”