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    Usa, dipendente di Burger King ucciso da un cliente perché “troppo lento”

    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 3 Ago. 2020 alle 15:42

    Usa, dipendente di Burger King ucciso da un cliente perché “troppo lento”

    Ucciso da un cliente perché “troppo lento” a completare un ordine: è quanto accaduto negli Usa a un dipendente del noto fast food Burger King. Secondo quanto ricostruito dai media statunitensi, il delitto è avvenuto lo scorso sabato 1 luglio presso il Burger King situato nell’East Colonial Drive di Orlando, in Florida. Tutto è iniziato intorno alle 19,30 quando il 37enne Kelvis Rodriguez-Tormes, questo il nome dell’omicida, è arrivato al drive-thru del fast food e ha puntato la pistola contro il 22enne Desmond Joshua. “Hai due secondi prima che ti spari” avrebbe detto l’uomo al dipendente di Burger King prima di premere il grilletto e ferire mortalmente il ragazzo, che era stato assunto da pochi mesi. A riferirlo è l’ufficio dello sceriffo della contea di Orage, che cita alcuni testimoni presenti al momento della sparatoria.

    Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, l’assassino si sarebbe vendicato dell’uomo, “colpevole” di aver fatto attendere troppo la sua compagna. Pochi minuti prima, infatti, una donna aveva fatto una scenata al drive-thru del ristorante perché a suo dire aveva atteso troppo per un ordine. Nonostante fosse stata rimborsata di 40 dollari, la donna ha minacciato i dipendenti del Burger King dicendo loro che sarebbe ritornata con il “suo uomo”.

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