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    Trump: “L’Italia starebbe molto meglio fuori dall’Unione europea”

    Donald Trump. Credit: Ansa
    Di Giovanni Macchi
    Pubblicato il 1 Nov. 2019 alle 11:46 Aggiornato il 15 Nov. 2019 alle 15:24

    “Anche l’Italia e altri paesi starebbero meglio senza l’Unione europea”: a dirlo, a sorpresa, è Donald Trump, durante un’intervista all’emittente radiofonica britannica Lbc.

    Il presidente degli Stati Uniti stava parlando di Brexit con Nigel Farage, altro ospite della trasmissione. Durante il colloquio, Trump si è rivolto a Farage chiamando in causa anche l’Italia. Il tycoon stava spiegando come la permanenza del Regno Unito nell’Ue complichi le trattative per un accordo commerciale tra Londra e gli Stati Uniti.

    Ed è proprio in questo contesto che è arrivato il riferimento inaspettato al nostro paese: “Siete bloccati dalla Ue – ha detto Trump a Farage – come lo sono altri Paesi. Anche l’Italia e altri Paesi starebbero molto meglio senza l’Unione europea. Ma se queste nazioni vogliono rimanere nella Ue, va bene”.

    “Sappiate però – ha continuato il suo ragionamento Trump – che in Europa governano persone con le quali è molto difficile negoziare, mentre con me sarebbe tutto più facile: faremmo subito un grande accordo commerciale”.

    Anche se nel contesto di un ragionamento più ampio, l’effetto è quello di un intervento a gamba tesa nella politica italiana. Il presidente Usa, peraltro, negli ultimi mesi ha pubblicamente elogiato il premier Giuseppe Conte, impegnato in questa fase nel tentativo di ricucire i rapporti con le istituzioni europee dopo il difficile periodo del governo M5S-Lega.

    Le dichiarazioni di Trump non faranno quindi piacere al presidente del Consiglio, che vuole dare al nuovo esecutivo tra Cinque Stelle e PD un’impronta decisamente più europeista rispetto al governo gialloverde.

    C’è poi un altro importante dossier aperto tra Italia e Stati Uniti, quello legato ai colloqui tra il ministro della Difesa Usa William Barr e i nostri servizi segreti. Conte ha riferito in merito al Copasir, ma secondo alcuni media Usa le sue dichiarazioni (“nessuno scambio di documenti tra noi e Barr”) sarebbero poi state smentite da fonti vicine a Trump.

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