Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 19:58
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Trump manda l’esercito al confine con il Messico

Immagine di copertina
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Credit: AFP PHOTO / Olivier Douliery

La mossa del presidente per garantire la sicurezza della frontiera in attesa del muro tra i due paesi

Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha annunciato il 3 aprile 2018 che invierà l’esercito al confine con il Messico per garantire la sicurezza della frontiera finché non sarà costruito un muro tra i due stati.

“Agiremo a livello militare. Fino a quando non avremo un muro e una sicurezza adeguata, proteggeremo il nostro confine con l’esercito”, ha detto Trump parlando con i giornalisti, definendo la mossa un “grande passo”.

Il presidente ha riferito di aver discusso l’idea con il segretario alla Difesa Jim Mattis.

 

Entrambi i suoi predecessori alla Casa Bianca, George W. Bush e Barack Obama, avevano schierato anche le truppe della Guardia Nazionale per proteggere il confine degli Stati Uniti.

Obama aveva inviato circa 1.200 soldati, mentre Bush dispiegò circa 6mila uomini per supportare la pattuglia di confine in quella che fu chiamata operazione “Jump Start”.

Prima di annunciare l’invio dell’esercito al confine Trump aveva parlato dell’immigrazione dal sud in un post su Twitter: “La grande carovana di persone dell’Honduras che sta attraversando il Messico e si dirige verso il nostro confine  farebbe meglio a fermarsi”, ha scritto il presidente, minacciando di tagliare i finanziamenti degli Usa al Nafta, l’accordo di libero scambio tra Stati Uniti, Canada e Messico.

La portavoce della Casa Bianca, Sarah Huckabee Sanders, riferisce che, oltre a mobilitare l’esercito, Trump e alti funzionari “hanno concordato sulla necessità di esercitare pressioni sul Congresso affinché approvi urgentemente la legislazione per chiudere le scappatoie legali sfruttate dal traffico criminale, dalle organizzazioni di narcotraffico e contrabbando”.

Quanto al progetto di erigere un muro tra Stati Uniti e Messico, l’iter burocratico è in fase di stallo.

Trump il mese scorso ha firmato a malincuore un decreto di spesa di 1,6 miliardi di dollari per la costruzione della barriera, cifra ben lontana dai 25 miliardi preventivati a causa di vincoli sul finanziamenti imposti dal Congresso.

La maggior parte dei fondi potrà essere utilizzata solo per riparare i tratti del confine in cui c’è già un muro, non per costruirne nuovi segmenti.

Il mese scorso il Pentagono ha confermato che Trump aveva tenuto colloqui “iniziali” con il segretario alla Difesa Mattis sull’uso di parte del budget per la costruzione di un muro.

Ma due senatori democratici hanno scritto a Mattis sottolineando che il suo dipartimento non aveva “nessuna autorità legale” per usare i suoi fondi per uno scopo del genere.

Leggi anche Il ricatto di Trump: il muro in Messico in cambio della cittadinanza statunitense a 1.8 milioni di immigrati
Ti potrebbe interessare
Esteri / Elena Basile a TPI: “La guerra ha ridotto l’Europa al vassallaggio. Bisogna rifondare l’Ue”
Esteri / Terre rare e altre materie critiche: la pistola della Cina puntata alla testa degli Stati Uniti
Esteri / Sudan Connection: la geopolitica del massacro tra oro, armi e interessi internazionali
Ti potrebbe interessare
Esteri / Elena Basile a TPI: “La guerra ha ridotto l’Europa al vassallaggio. Bisogna rifondare l’Ue”
Esteri / Terre rare e altre materie critiche: la pistola della Cina puntata alla testa degli Stati Uniti
Esteri / Sudan Connection: la geopolitica del massacro tra oro, armi e interessi internazionali
Esteri / L’esperta del Gruppo di Lavoro Onu contro le Sparizioni Forzate Aua Baldé a TPI: “Le vittime registrate in Sudan non sono nemmeno la punta dell’iceberg”
Esteri / Il genocidio in Sudan di cui non parla nessuno
Esteri / La corsa della Cina alla supremazia tecnologica globale
Esteri / Il direttore del programma di Emergency in Sudan, Matteo D’Alonzo, a TPI: “Si combatte di casa in casa, persino tra familiari. E anche con i droni”
Esteri / Sudan: cronistoria di una guerra dimenticata
Esteri / Il piano di Trump è l’unica via possibile per la pace in Ucraina (di F. Bascone)
Esteri / Altro che trappola del debito: dalla Silicon Valley ai porti di mezzo mondo, ecco l’impero segreto dei prestiti della Cina