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Home » Esteri

Trump ha nominato alla Corte Suprema un giudice anti-aborto

Immagine di copertina
Il presidente Trump e il giudice Brett Kavanaugh. Credit: Afp

Dopo il pensionamento del moderato Anthony Kennedy, il presidente ha scelto il conservatore Brett Kavanaugh: la nomina dovrà essere approvata dal Senato, dove la maggioranza repubblicana è molto fragile

Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha nominato il repubblicano conservatore Brett Kavanaugh, 53 anni, come giudice per la Corte Suprema al posto del moderato Anthony Kennedy, che andrà in pensione alla fine del mese.

L’annuncio è stato fatto nella serata di lunedì 9 luglio 2018 durante una cerimonia alla Casa Bianca.

Kavanaugh, attuale giudice della Corte d’Appello del circuito del Distretto di Columbia, ha lavorato per l’ex presidente George W. Bush e alla fine degli anni Novanta fu tra i sostenitori dell’impeachment dell’allora presidente Bill Clinton.

Davanti alla sede della Corte Suprema sono state organizzate manifestazioni di protesta contro le posizioni rigidamente conservatrici del giudice in tema di aborto e assicurazione sanitaria.

La nomina dovrà essere approvata dal Senato, dove si profila una dura battaglia, con la maggioranza repubblicana ridotta a 50 seggi su 100 per l’assenza di John McCain, l’ex candidato alla presidenza del Grand Old Party (Gop) che sta lottando contro il cancro.

Trump ha spiegato di aver voluto puntare su “un brillante giurista, una delle menti più acute e raffinate del nostro tempo”.

“Nel portare avanti l’eredità di Ronald Reagan, non chiedo ai nominati le loro opinioni personali. Quello che conta non sono le vedute politiche di un giudice ma se sono in grado di metterle da parte queste vedute per fare ciò che richiedono la legge e la Costituzione”, ha fatto notare il presidente.

Il giudice si è detto “profondamente onorato”. “Domani inizierò a incontrare i membri del Senato, che gioca un ruolo essenziale in questo processo. Dirò ad ogni senatore che riverisco la Costituzione” ha assicurato.

“Ritengo che avere giudici indipendenti sia il gioiello della corona della Repubblica. Se sarò confermato dal Senato, terrò la mente aperta in ogni caso. Mi sforzerò sempre di preservare la Costituzione degli Stati Uniti e il ruolo delle Legge americana”.

Chi è Brett Kavanaugh

Se Brett Kanavaugh, 53 anni, cattolico, repubblicano molto conservatore, venisse confermato dal Senato, l’asticella della Corte Suprema si sposterebbe decisamente più a destra.

Kavanaugh, che ha lavorato dal 2001 al 2006 nell’amministrazione Bush è uno storico nemico di Bill Clinton.

Negli anni Novanta contribuì all’inchiesta di Kenneth Starr per l’impeachment dell’ex presidente democratico per aver mentito sulla sua relazione con la stagista Monica Lewinsky.

Nato a Washington nel 1965, entrambi i suoi genitori hanno studiato Legge e sua madre è stata giudice in Maryland.

È sposato e ha due figlie. Il suo cammino verso la Corte Suprema è passato per la prestigiosa Università di Yale.

Ha lavorato per lo stesso giudice Kennedy che ora dovrebbe sostituire e ha fatto un breve passaggio al dipartimento di Giustizia prima di unirsi all’indagine Starr su Clinton, nel 1994, sebbene in seguito sembra essersene pentito.

In dodici anni di sentenze il giudice si è distinto per aver assunto posizioni fortemente conservatrici.

Si è espresso contro l’agenzia per la tutela dell’Ambiente (Epa) e ha definito incostituzionale l’Ufficio per la protezione finanziaria dei consumatori (Bureau of Consumer Financial Protection).

Nel 2017 si è detto contrario all’interruzione di gravidanza di un’immigrata.

Nel 2011 ha bollato l’Obamacare e l’obbligo di assicurazione sanitaria per tutti come “una tassa” e ha negato il visto di lavoro ad immigrati brasiliani sostenendo che c’erano americani in grado di svolgere quelle stesse funzioni.

Dura battaglia in Senato

La nomina decisa da Trump dovrà ora essere confermata dal Senato, ma sarà una battaglia.

Il precedente della nomina di Kavanaugh come giudice della Corte d’Appello del circuito del Distratto di Colombia fa pensare che sarà un duro braccio di ferro: Bush lo indicò nel 2003 e il via libera del Senato arrivò solo tre anni dopo.

Chuck Schumer, capogruppo della minoranza democratica al Senato, ha già annunciato battaglia.

“Mi opporrò alla nomina del giudice Kavanaugh e spero che faccia lo stesso una maggioranza bipartisan”, ha dichiarato.

Per il capogruppo, sono a rischio tutte le conquiste ottenute dalle donne in materia di aborto.

Di tenore completamente diverso l’accoglienza del leader della maggioranza repubblicana in Senato, Mitch McConnell, che ha plaudito la scelta del presidente Trump definendola “superba” e auspicando una convergenza di tutta l’aula con un voto favorevole prima delle elezioni di metà mandato del prossimo novembre.

Per approvare o respingere la nomina potrebbero essere decisivi, in particolare, i voti di due senatrici repubblicane: Lisa Murkowski dell’Alaska e Susan Collins del Maine, entrambe favorevoli al diritto all’aborto ed entrambe assenti alla cerimonia di nomina di Kavanaugh.

Il partito repubblicani controlla il Senato con una risicatissima maggioranza di 51 voti su 100.

Nel 2009, in una pubblicazione accademica, Kavanaugh scrisse che ai presidenti in carica dovrebbe venire garantita l’immunità rispetto ad indagini civili o penali. “Il lavoro del presidente è molto più complicato di ogni altro impiego civile di governo”, era la sua argomentazione, e pertanto il comandante in capo “dovrebbe venire esentato rispetto agli oneri dei cittadini ordinari”.

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