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    Il presidente della Turchia Erdogan: “Ue e Nato difendono i terroristi”. Ankara esclude un’estensione della tregua

    Credits: Facebook

    La tregua tra la Turchia e la Siria si concluderà entro domani sera alle 19.30 ma Erdogan continua a minacciare di riprendere l'offensiva se i curdi non si ritireranno

    Di Madi Ferrucci
    Pubblicato il 21 Ott. 2019 alle 12:37 Aggiornato il 10 Gen. 2020 alle 20:12

    Il presidente della Turchia Erdogan: “Ue e Nato difendono i terroristi”. Nessuna tregua se i curdi non si ritireranno dalla Siria

    Il presidente della Turchia Erdogan torna ad accusare l’Occidente: “I Paesi occidentali si sono schierati dalla parte dei terroristi contro la Turchia criticando l’operazione militare contro le milizie curde nel nord-est della Siria. Riuscite a crederci? Tutto l’Occidente si è schierato con i terroristi e ci ha attaccato: i Paesi della Nato e i Paesi dell’Unione europea”, afferma.

    Fonti del ministero della Difesa turco rincarano la dose e fanno sapere che se non si completerà entro domani sera il ritiro delle milizie curde dalla zona di sicurezza nel nord-est della Siria, non ci sarà alcuna estensione della tregua concordata il 17 ottobre tra Stati Uniti e Turchia.

    Nell’accordo Ankara si impegnava a cessare il fuoco a patto che i curdi iniziassero la ritirata da una “safe zone” di 30 chilometri al confine tra Siria e Turchia, a est del fiume Eufrate.

    I combattenti curdi ieri 20 ottobre hanno concluso il ritiro dalla città di Ras al Ayn. Lo stop all’offensiva dovrebbe durare fino a domani sera, ma il presidente della Turchia già ieri minacciava che in caso di mancato “ritiro delle milizie curde Ypg entro martedì” avrebbe ripreso  l’operazione militare e sarebbe tornato a “spaccare le teste dei terroristi”.

    La guerra della Turchia contro i curdi in Siria: tutta la storia in versione breve, media e lunga
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