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Home » Esteri

Google, buonuscite milionarie per i dirigenti licenziati e coinvolti in scandali sessuali

Immagine di copertina
Anche Google è stato travolto dallo scandalo delle molestie sessuali

Tra i dirigenti licenziati anche il creatore di Android, Andy Rubin, che ha ricevuto una buonuscita da 90 milioni di dollari

Dal 2016 il colosso Google ha licenziato 48 persone, tra cui 13 dirigenti, accusati di molestie sessuali.

In una lettera inviata ai dipendenti, l’amministratore delegato dell’azienda, Sundar Pichai, ha detto che Google ha deciso di adottare una “linea dura” contro le molestie sul luogo di lavoro.

Il comunicato giunge a seguito della pubblicazione di un’inchiesta del New York Times, secondo l’azienda avrebbe protetto dallo scandalo anche il creatore di Android, Andy Rubin, che ha anche ricevuto una buonuscita da 90 milioni di dollari.

Il portavoce di Rubin, Sam Singer, ha detto che l’uomo ha deciso di lasciare Google nel 2014 per lanciare una società di venture capital e un incubatore tecnologico chiamato Playground e che quindi il suo addio all’azienda non è legato alle accuse di molestie sessuali.

Secondo il rapporto del New York Times, due dirigenti di Google hanno dichiarato che il capo esecutivo dell’azienda, Larry Page, ha chiesto a Rubin di dimettersi dopo che una lavoratrice ha presentato contro di lui una denuncia per molestie sessuali.

La donna, con la quale Rubin avrebbe avuto una relazione extraconiugale, lo ha accusato di aver abusato di lei nel 2013, costringendola a fare sesso orale.

Google, secondo quanto riferito dal New York Times, ha indagato, giudicato credili le accuse e chiesto a Rubin di rassegnare le dimissioni dandogli in cambio 90 milioni in rate da 2 milioni al mese, per 4 anni, con l’ultimo pagamento previsto per il mese di novembre 2018.

Dopo la rivelazione del quotidiano statunitense, l’azienda ha dichiarato che nessuno dei dipendenti licenziati per molestie sessuali ha ricevuto buonuscite e ha garantito che Google prende molto seriamente il rispetto delle donne, invitando chiunque abbia subito abusi a farsi avanti.

Il nuovo scandalo è solo l’ultimo di una lunga serie a colpire un mondo che è stato più volte accusato di essere sessista e di dare maggiori opportunità agli uomini a discapito delle donne.

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