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Home » Esteri

Mi sono innamorata di un rifugiato e per colpa mia è finito in carcere

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La reporter spagnola Meritxell Martorell si è innamorata di Harud, un giovane iracheno, incontrato nei pressi di Idomeni. Ma la sua imprudenza ha avuto gravi conseguenze

Meritxell Martorell è una giornalista spagnola e presentatrice del celebre programma 21 días, sul canale Cuatro, nel quale la reporter, per ognuna delle puntate, dedica ventuno giorni a immedesimarsi nella pelle di qualcun altro, per vivere le esperienze da dentro, e raccontarlo con un documentario.

Nel febbraio del 2016, Meritxell ha trascorso ventuno giorni da rifugiata, ma la sua esperienza professionale, che l’ha condotta verso un viaggio interiore profondamente emotivo, si è conclusa inaspettatamente. 

La giovane giornalista ha raccontato sul suo blog la sua esperienza da reporter sul campo nell’isola di Lesbo, in Grecia, dove ha documentato il dramma dei migranti e il loro arrivo sull’isola. Durante le riprese, Meritxell ha incontrato molte persone e ha ascoltato le loro storie personali.

Tra questi incontri, il più speciale: Harud, un rifugiato iracheno, giornalista come lei e attivista per i diritti umani, che stava scappando dal suo Paese, perché perseguitato a causa del suo impegno sociale. 

Il loro romantico incontro avvenne per caso. La giornalista era rimasta bloccata nei pressi di una pompa di benzina, a 25 chilometri dalla cittadina di Idomeni, al confine con la Macedonia, per alcuni giorni. Il governo macedone aveva deciso di chiudere il confine, vietando il transito di decine di rifugiati giunti lì a bordo dei pullman, in attesa di oltrepassare il confine e proseguire il loro viaggio verso l’Europa del Nord. 

Durante una manifestazione a favore dei migranti, Meritxell incontrò Harud, che si offrì di aiutarla con le riprese. 

Insieme trascorsero notti difficili bloccati al confine. Per loro la colazione era diventato il momento romantico di tutta la giornata. In quel poco tempo a disposizione, i due condividevano i loro sogni e le loro aspirazioni, lontani dallo sguardo indiscreto di una telecamera. 

Quando furono costretti a separasi – Harud doveva continuare il suo viaggio, mentre Meritxell doveva completare le riprese – la giornalista non riusciva a smettere di pensare all’incontro avuto con il giovane iracheno, anche se pensava che non l’avrebbe più rivisto.

Qualche giorno dopo, nei pressi di un banchetto che vendeva la frutta, nel campo profughi di Idomeni, la giornalista spagnola rivide Harud. I due giurarono di non perdersi mai più di vista. 

Non appena Harud riuscì a raggiungere la Germania, la giornalista lo raggiunse a Hannover per riabbracciarlo. Presi dall’amore e dall’impulsività, la giornalista spagnola decise di tornare a Barcellona, la sua città natale, insieme al giovane iracheno, per andare vivere insieme in Spagna. Una decisione troppo affrettata e imprudente che entrambi avrebbero pagato cara.

Harud si trovava nel paese illegalmente, senza permesso di soggiorno né documenti, poiché era stato destinato in Germania. Quando tentò di ritornare in Germania, dalla Spagna, venne arrestato al confine con la Francia. 

La reporter spagnola per una ventina di giorni non ricevette sue notizie. Si era innamorata di uno sconosciuto e per una leggerezza commessa perché spinta dal sentimento l’aveva cacciato nei guai. 

Dopo una lunga attesa, Meritxell ricevette la tanto attesa telefonata: Harud era finalmente libero. Oggi il ragazzo vive a Lione, in Francia, e lavora per Amnesty International, realizzando così il suo sogno. Lui e Meritxell non stanno più insieme, ma mantengono un bellissimo rapporto.   

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