Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 10:11
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Il Muslim ban di Trump entra parzialmente in vigore per sei paesi

Immagine di copertina
Credit: Mark Kauzlarich

Il giudizio di costituzionalità della Corte Suprema sul provvedimento che vieta l'ingresso negli Usa ai cittadini di 6 paesi arabi è atteso per ottobre 2017

Il divieto di viaggio negli Stati Uniti per i cittadini di sei paesi arabi, voluto dal presidente statunitense Donald Trump, è entrato parzialmente in vigore la sera di giovedì 29 giugno 2017.

All’inizio della settimana la Corte Suprema statunitense aveva deciso che il provvedimento sarebbe diventato effettivo solamente in parte, in attesa del giudizio di costituzionalità in merito, atteso per il mese di ottobre.

La Corte ha deciso di accettare gran parte dell’ordine, e di permettere l’ingresso nel paese solamente ai cittadini degli stati in questione che dimostreranno di avere una “legittima relazione” con una persona, società o istituzione all’interno degli Stati Uniti.

L’ordine esecutivo sul travel ban (o Muslim ban) era stato emanato all’inizio del mandato di Donald Trump e bloccato successivamente da due tribunali perché ritenuto incostituzionale. Prevede il divieto d’accesso negli Stati Uniti ai cittadini di sei paesi a maggioranza musulmana.

– LEGGI ANCHE: Cosa prevede il nuovo Muslim Ban voluto da Trump 

L’ordine esecutivo non permette l’accesso indiscriminato in suolo americano ai cittadini di Iran, Iraq, Siria, Somalia, Libia e Sudan. Questi paesi hanno in comune di essere tutti a maggioranza musulmana e per questa ragione il provvedimento era stato inizialmente accusato di razzismo.

Tuttavia, il presidente degli Stati Uniti aveva dichiarato che il provvedimento era necessario a prevenire l’ingresso di terroristi negli Stati Uniti.

La Corte Suprema a ottobre dovrà sentenziare se il Muslim Ban viola o meno il primo emendamento della Costituzione statunitense, discriminando le persone su base religiosa.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Elena Basile a TPI: “La guerra ha ridotto l’Europa al vassallaggio. Bisogna rifondare l’Ue”
Esteri / Terre rare e altre materie critiche: la pistola della Cina puntata alla testa degli Stati Uniti
Esteri / Sudan Connection: la geopolitica del massacro tra oro, armi e interessi internazionali
Ti potrebbe interessare
Esteri / Elena Basile a TPI: “La guerra ha ridotto l’Europa al vassallaggio. Bisogna rifondare l’Ue”
Esteri / Terre rare e altre materie critiche: la pistola della Cina puntata alla testa degli Stati Uniti
Esteri / Sudan Connection: la geopolitica del massacro tra oro, armi e interessi internazionali
Esteri / L’esperta del Gruppo di Lavoro Onu contro le Sparizioni Forzate Aua Baldé a TPI: “Le vittime registrate in Sudan non sono nemmeno la punta dell’iceberg”
Esteri / Il genocidio in Sudan di cui non parla nessuno
Esteri / La corsa della Cina alla supremazia tecnologica globale
Esteri / Il direttore del programma di Emergency in Sudan, Matteo D’Alonzo, a TPI: “Si combatte di casa in casa, persino tra familiari. E anche con i droni”
Esteri / Sudan: cronistoria di una guerra dimenticata
Esteri / Il piano di Trump è l’unica via possibile per la pace in Ucraina (di F. Bascone)
Esteri / Altro che trappola del debito: dalla Silicon Valley ai porti di mezzo mondo, ecco l’impero segreto dei prestiti della Cina