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    Spagna, 28 minori sbarcati dall’Aquarius sono fuggiti dai centri accoglienza di Alicante

    I ragazzi, di età inferiore ai 18 anni, avevano fatto perdere le loro tracce all'alba di giovedì 21 giugno. Sono stati tutti localizzati e riportati indietro dalla polizia locale

    Di Lara Tomasetta
    Pubblicato il 22 Giu. 2018 alle 13:29 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 20:40

    Ventotto minori sbarcati dalla nave Aquarius e ospitati in una struttura di Alicante in Spagna hanno fatto perdere le loro tracce nella mattinata del 21 giugno.

    I ragazzi, di età inferiore ai 18 anni, sono stati tutti localizzati e riportati indietro dalla polizia locale.

    La maggior parte erano minori non accompagnati che pernottavano al residence “La Florida” e all’Ostello Provinciale di Alicante , una città che celebra in questi giorni le sue grandi feste dei falò.

    Il vicepresidente della Generalitat, Monica Oltra aveva fatto visita ai migranti nella giornata di lunedì.

    Secondo fonti della polizia, si erano perse le tracce dei minori dall’alba di giovedì e per questo erano state attivate le ricerche.

    Alcuni di loro sono stati intercettati nella città di Alicante e in zone limitrofe.

    Un gruppo di quattro ragazzi è stato ritrovato sulla strada per La Parra a El Campello, dove sono stati intercettati dalla Guardia Civil.

    Sempre la Guardia Civil ne ha ritrovati sette a piedi lungo la A-70, al chilometro 8, a partire da Villafranqueza Alicante.

    Il caso Aquarius

    La nave Aquarius, dell’ong Sos Mediterranee, con a bordo oltre 600 migranti, è stata respinta dal governo italiano ed è attraccata al porto di Valencia, in Spagna, domenica 17 giugno.

    Era il 10 giugno quando il ministro dell’Interno e vicepresidente del Consiglio, Matteo Salvini, non ha concesso l’autorizzazione alla nave Aquarius di fare ingresso in un porto italiano.

    A bordo si trovavano 629 migranti, tra cui 123 minori non accompagnati, 11 bambini e 7 donne incinte.

    Il governo italiano aveva inizialmente chiesto a Malta di occuparsi del soccorso.

    Vanessa Frazier, ambasciatrice di Malta in Italia, intervistata da TPI ha risposto che l’operazione “non è di sua competenza”.

    I sindaci di diverse città italiane, tra cui Palermo, Napoli e Taranto, si sono schierati contro la decisione del ministro Salvini e si sono detti pronti ad accogliere nei loro porti la nave.

    La Aquarius, prima rifiutata dall’Italia e poi da Malta, nella tarda mattinata di lunedì 11 giugno, è rimasta diverse ore a metà strada fra in due paesi. Qui le testimonianze dalla nave.

    Nel pomeriggio di lunedì 11 giugno il governo della Spagna si è offerto di accogliere la nave e i migranti nel porto di Valencia.

    L’attracco al porto spagnolo è avvenuto sei giorni dopo, con l’aiuto di alcune unità della Guardia costiera italiana.

    Leggi anche: Come stanno e dove si trovano ora i migranti dell’Aquarius
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