Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 04:04
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Israele, studentessa Usa bloccata nell’aeroporto di Tel Aviv da 7 giorni

Immagine di copertina

Lara al-Qasem è atterrata all'aeroporto Ben-Gurion martedì scorso con un visto studentesco valido. Le è stato impedito di entrare nel paese perché ha appoggiato la campagna palestinese di boicottaggio dello Stato ebraico

Da martedì 9 ottobre, una studentessa statunitense iscritta all’Università ebraica di Gerusalemme è bloccata all’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv perché le autorità le vietano l’ingresso in Israele.

La studentessa, Lara al-Qasem di 22 anni e di origine palestinese, ha presentato ricorso contro la decisione e attende adesso un prossimo dibattito in tribunale.

Secondo le autorità, infatti, durante gli studi in Florida la ragazza ha appoggiato la campagna palestinese di boicottaggio dello Stato ebraico. In attesa del verdetto, la ragazza è bloccata in una struttura di detenzione dell’aeroporto.

Lara al-Qasem, cittadina statunitense di 22 anni con nonni palestinesi, è atterrata all’aeroporto Ben-Gurion martedì scorso con un visto studentesco valido. Ma le è stato impedito di entrare nel paese.

Il caso sta creando clamore sulla stampa internazionale e ha anche contrapposto l’Università di Gerusalemme – a cui si è iscritta e che la sostiene in pieno – al ministero della sicurezza interna secondo cui al-Qassam è un’attivista del movimento BDS di boicottaggio di Israele, e che pertanto non deve essere ammessa nello Stato ebraico. 

In un’intervista alla radio militare il ministro israeliano per gli affari strategici Gilad Erdan ha denunciato “la campagna organizzata dall’estrema sinistra a favore della studentessa”.

Ha poi precisato che potrebbe rivedere la sua decisione “se la ragazza dichiarasse in maniera esplicita che la politica del boicottaggio è errata”.

“Israele, come ogni democrazia, ha il diritto di impedire l’ingresso di cittadini stranieri, in particolare quelli che lavorano per nuocere al paese. Di conseguenza lavoriamo per impedire l’entrata di coloro che promuove la campagna di BDS, che richiede la distruzione israeliana”, scrive su Twitter Gilad Erdan.

Da parte sua il rettore dell’ateneo di Gerusalemme, Barak Medina, ha ribadito che le università sono notoriamente il posto dove idee diverse si confrontano in maniera libera. Ha quindi denunciato “la decisione arbitraria” del ministro Erdan di negare il permesso di ingresso ad al-Qasem, giunta peraltro in Israele con un visto regolare.

La sua iscrizione all’Università di Gerusalemme dimostra, a suo parere, che essa non boicotta affatto Israele.

Il rettore ha detto infine di temere che “una misura estrema verso al-Qasem potrebbe rappresentare un precedente e scoraggiare in definitiva altri studiosi e studenti stranieri dal frequentare la sua università”.

Il ministero ha anche negato la richiesta di un gruppo di accademici dell’Università ebraica di visitare la ventiduenne nella struttura di detenzione dell’aeroporto.

Dopo essere stato inizialmente negato l’ingresso per più di quattro ore, domenica tre membri del partito Meretz hanno potuto vistare la ragazza.

La campagna BDS

La campagna BDS – Boicottaggio Disinvestimento e Sanzioni – ha preso di mira le imprese israeliane, le istituzioni culturali e le università come forma di resistenza non violenta alle politiche israeliane ingiuste e razziste. Ma Israele afferma che il suo vero obiettivo è delegittimare e persino distruggere il Paese.

Israele ha promulgato una legge lo scorso anno che bandisce qualsiasi straniero che “consapevolmente emette un appello pubblico per boicottare Israele” dall’entrare nel paese.

A gennaio il ministro Gilad Erdan ha reso pubblica la lista nera, venti organizzazioni i cui membri saranno banditi da Israele e, di conseguenza, dai Territori Palestinesi Occupati, raggiungibili solo attraverso confini controllati da Tel Aviv.

La nuova misura segue ad anni di svolta nell’approccio israeliano al Bds: inizialmente considerato poco pericoloso, ora Tel Aviv investe milioni di dollari in contro-narrazione nel tentativo di ripulire l’immagine israeliana all’estero seriamente intaccata dalle champagne del Bds.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Italia a e 12 Paesi a Israele: “Contrari a operazione a Rafah”. Media palestinesi: "Bombardata scuola a Gaza, quattro morti". Sbarcati primi aiuti Gaza attraverso molo temporaneo Usa
Esteri / Slovacchia, il primo ministro Robert Fico è "grave ma in condizioni stabili"
Esteri / L'esercito israeliano: “5 soldati a Gaza uccisi da fuoco amico”. Altre truppe israeliane verso Rafah
Ti potrebbe interessare
Esteri / Italia a e 12 Paesi a Israele: “Contrari a operazione a Rafah”. Media palestinesi: "Bombardata scuola a Gaza, quattro morti". Sbarcati primi aiuti Gaza attraverso molo temporaneo Usa
Esteri / Slovacchia, il primo ministro Robert Fico è "grave ma in condizioni stabili"
Esteri / L'esercito israeliano: “5 soldati a Gaza uccisi da fuoco amico”. Altre truppe israeliane verso Rafah
Esteri / Slovacchia, il premier Robert Fico ferito a colpi di arma da fuoco: “È in pericolo di vita”
Esteri / La sacrosanta protesta degli universitari di tutto il mondo ci ricorda che la pace non è un dono, ma una conquista
Esteri / Wsj: “Biden procede con pacchetto armi a Israele da 1 miliardo”. Ue: "Con operazione Rafah relazioni con Israele a dura prova"
Esteri / Esercito israeliano: “Operazioni a a Rafah est e Jabaliya”. La Turchia: “A Gaza è genocidio”
Esteri / I tank israeliani avanzano ancora nel campo profughi di Jabalia. Netanyahu: “O noi o loro, i mostri di Hamas”. Gaza: “Più di 35mila morti”
Esteri / Morto a due mesi dal trapianto l’uomo con un rene di maiale
Esteri / Israele colpisce il Nord della Striscia di Gaza. Biden: “Se Hamas rilasciasse gli ostaggi cessate il fuoco anche domani”