Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 18:21
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Israele verso le elezioni

Immagine di copertina

Dopo lo scioglimento del parlamento voluto dal premier Netanyahu, i partiti si preparano alle elezioni anticipate del 17 marzo

Lo scorso otto dicembre il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha sciolto il governo.

La stragrande maggioranza della Knesset, il Parlamento, ha votato a favore della dissoluzione con 93 voti a favore e nessun contrario. Lo stesso giorno è stata fissata la data delle elezioni anticipate, il 17 marzo.

A scatenare la crisi di governo è stato il profondo disaccordo all’interno della maggioranza riguardo una proposta di legge emanata dal partito centrista Kadima (fondato nel 2005 da Ariel Sharon) che definirebbe Israele come stato della nazione ebraica.

In pratica, la legge della Torah diventerebbe la base di tutto il sistema legale Israeliano. Il Paese sarebbe “ebraico” prima che “democratico”.

La natura controversa di questa bozza di legge, in un Paese in cui il 20 per cento della popolazione è arabo, ha spaccato definitivamente un governo già provato dal conflitto a Gaza della scorsa estate.

Prima di sciogliere la Knesset, Netanyahu ha sollevato dai propri incarichi il ministro della Giustizia Tzipi Livni e quello della Finanza Yair Lapid, accusandoli di aver tentato di rovesciare lui stesso e il governo.

Israele si è ritrovato improvvisamente in pieno clima elettorale, dopo che il terzo governo Netanyahu è crollato in poco più di un anno.

I temi della campagna sono molti e controversi: dai problemi sulla sicurezza alla questione palestinese, passando per le nuove questioni dell’isolamento internazionale (molti Paesi europei stanno votando per il riconoscimento della Palestina come stato) e della stessa identità nazionale.

Il Likud, il partito di centro-destra di Netanyahu, deciderà chi concorrerà come leader con delle elezioni primarie che si tengono oggi 31 dicembre. I candidati sono l’ex primo ministro Netanyahu – che di recente è stato accusato di aver usato i soldi del partito per finanziare la propria campagna –  e l’ex vice-ministro della Difesa Danny Danon.

Qualunque sia il risultato, il Likud concorrerà per il Parlamento insieme al partito HaBayit HaYehudi, d’ispirazione nazionalista e ortodossa. Il suo leader, Naftali Bennett, ex ministro dell’Economia, è considerato uno dei politici israeliani più influenti – e più estremisti – del Paese, nonché uno dei migliori comunicatori degli ultimi anni.

L’alleanza tra i due partiti rappresenta una decisa virata verso destra per il Likud. La coalizione sostiene la politica del “pugno di ferro” nei confronti della questione palestinese, appoggiando un’ulteriore espansione degli insediamenti israeliani verso est.

La coalizione di centro-sinistra è formata dal Partito dei Lavoratori, con a capo il leader dell’opposizione Isaac Herzog, e Hatnuah, il partito progressista dell’ex ministro della Giustizia Tzipi Livni.

I due alleati si presentano come l’alternativa sionista a una destra “estremista e alienata”. Il partito Hatnuah, in particolare, sostiene una politica di dialogo con i palestinesi.

Il partito laico e nazionalista Yisrael Beiteinu, che rappresenta storicamente gli israeliani originari dell’ex blocco sovietico, non concorrerà con Netanyahu come alle scorse elezioni. Il suo leader Avigdor Lieberman, ex ministro degli Esteri, ha deciso di allearsi con il nuovo partito Kulanu, fondato il 27 novembre da Moshe Kahlon.

Si tratta di un ex membro del Likud che ha fortemente criticato le politiche socio-economiche di Netanyahu. Questa coalizione propone la soluzione dei due stati per porre fine al conflitto palestinese.

I partiti Balad, Hadash e Ra’am-Ta’al, che rappresentano gli arabi israeliani, concorreranno insieme per le elezioni. Sono fortemente impegnati contro il riconoscimento d’Israele come “nazione ebraica”.

Secondo un sondaggio condotto il 10 dicembre dall’università di Tel Aviv, la coalizione di centro-sinistra potrebbe ottenere 23 posti in Parlamento contro i 22 del centro-destra. Habayit Hayehudi ne otterrebbe 15, Kulanu 13, Yisrael Beiteinu 11, mentre la lista dei partiti arabi 5.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Hamas lancia razzi verso Israele durante cerimonia per il 7 ottobre. Due forti boati a Tel Aviv, sono M90 lanciati dalla Striscia. Israele annuncia morte di un ostaggio: “Il corpo è a Gaza”
Esteri / Bsw, il partito anti-élites che sconvolge la politica tedesca: “Gli elettori ci votano perché parliamo dei loro problemi”
Esteri / Guida geopolitica per capire Caoslandia: Aldo Giannuli spiega a TPI i rischi di “un mondo acentrico senza un ordine globale”
Ti potrebbe interessare
Esteri / Hamas lancia razzi verso Israele durante cerimonia per il 7 ottobre. Due forti boati a Tel Aviv, sono M90 lanciati dalla Striscia. Israele annuncia morte di un ostaggio: “Il corpo è a Gaza”
Esteri / Bsw, il partito anti-élites che sconvolge la politica tedesca: “Gli elettori ci votano perché parliamo dei loro problemi”
Esteri / Guida geopolitica per capire Caoslandia: Aldo Giannuli spiega a TPI i rischi di “un mondo acentrico senza un ordine globale”
Esteri / Il virus Marburg spaventa l’Europa: che cos’è, quali sono i sintomi e come si trasmette
Esteri / Il virus Marburg spaventa l'Europa, isolati due casi in Germania
Esteri / Gaza: il bilancio delle vittime sale a 41.802. Libano: nuovi raid israeliani a Beirut. Hezbollah lancia razzi sullo Stato ebraico. Onu: "Gli attacchi di Israele hanno costretto alla chiusura 37 strutture sanitarie". Il ministro degli Esteri iraniano: "Cessate il fuoco simultanei in Libano e a Gaza". Khamenei: "Il 7 ottobre fu un attacco legittimo". I Pasdaran minacciano: "Colpiremo impianti energetici israeliani in caso di attacco". Milizia irachena lancia droni sul Golan: uccisi 2 soldati dell'Idf. Yemen: forze armate Usa e Gb bombardano obiettivi Houthi
Cronaca / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Esteri / Il Regno Unito cede a Mauritius la sovranità sulle Isole Chagos, compreso l’atollo di Diego Garcia usato dagli Usa come base militare
Esteri / La Cia recluta informatori in Cina, Iran e Corea del Nord: “Ecco come potete contattarci”
Esteri / Libano: 9 morti in un raid di Israele su un ospedale nel centro di Beirut. Il governo: "Uccisi più di 40 operatori sanitari e pompieri in tre giorni". Eliminati 100 miliziani di Hezbollah: il gruppo lancia missili e droni sul nord dello Stato ebraico. Uccisi anche 2 soldati libanesi: per la prima volta l'esercito risponde al fuoco dell'Idf. Gaza: 41.788 morti dal 7 ottobre. Joe Biden: "Stiamo discutendo di una possibile risposta israeliana contro gli impianti petroliferi in Iran"