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Home » Esteri

Guerra Israele-Hamas, le ultime notizie. Il Consiglio di sicurezza Onu approva la risoluzione che chiede il cessate il fuoco, gli Usa non mettono il veto: è la prima volta. Netanyahu: “Dagli Usa passo indietro”. Hamas plaude alla decisione | DIRETTA

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Diretta live della guerra tra Israele e Hamas oggi, lunedì 25 marzo

Prosegue il raid israeliano sull’ospedale al-Shifa, dove secondo l’Idf sono stati “uccisi 170 terroristi”. Intanto Israele accetta una proposta Usa sul rilascio degli ostaggi. Di seguito gli aggiornamenti in diretta di oggi sulla guerra tra Israele e Hamas.

S&D
DIRETTA

Ore 21,00 – Usa, Casa bianca: “Non ci sono indicazioni di una prossima invasione di Israele a Rafah – La Casa Bianca non ha indicazioni o né è a conoscenza di piani per un’invasione israeliana nei prossimi giorni di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza dove si sono rifugiati 1,5 milioni di sfollati palestinesi. “Non abbiamo visto alcuna indicazione che gli israeliani si stiano preparando a condurre un’operazione di terra a Rafah”, ha detto oggi in conferenza stampa il ​​portavoce della Casa Bianca, John Kirby. “Non ha senso in questo momento che ciò possa accadere nei prossimi giorni”, ha aggiunto. La Casa Bianca si è detta delusa dal fatto che il primo ministro Benjamin Netanyahu abbia annullato la visita programmata di una delegazione israeliana di alto livello a Washington dopo l’astensione degli Usa alla risoluzione del Consiglio di Sicurezza Onu che chiede una tregua a Gaza.

Ore 20,00 – Roma, studenti occupano il Rettorato della Sapienza: “Basta complicità con Israele” – Alcuni studenti hanno occupato oggi il Rettorato dell’Università degli Studi “La Sapienza” di Roma per protestare contro la guerra in corso nella Striscia di Gaza. Lo ha annunciato in una nota su Instagram il movimento studentesco Cambiare Rotta: “’Il Senato accademico ci ascolti, basta complicità con Israele”. “Nel giorno precedente il Senato accademico della Sapienza, gli studenti occupano il rettorato: basta complicità con Israele, fuori la rettrice da Med-Or, no alla partecipazione al bando del ministero degli Esteri, basta accordi con università israeliane e filiera bellica”. “Vogliamo un confronto pubblico con la rettrice, domani alle ore 12 sul pratone de La Sapienza”.

Ore 19,00 – Israele, i ministri del governo Netanyahu: “La guerra a Gaza continua” – Israele non interromperà le operazioni militari nella Striscia di Gaza: malgrado la risoluzione approvata oggi dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite con l’astensione degli Stati Uniti la guerra continua. È la reazione di diversi ministri del governo guidato dal premier Benjamin Netanyahu dopo il voto al Palazzo di vetro di New York. “Opereremo contro Hamas ovunque, anche nei luoghi dove non siamo ancora stati”, ha detto il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant prima del suo incontro di oggi con il Consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti Jake Sullivan. “Individueremo un’alternativa a Hamas, in modo che le Idf (le forze armate israeliane, ndr) possano completare la loro missione”, ha aggiunto Gallant, come riportato da una nota diramata dal suo ufficio. “Non abbiamo il diritto morale di fermare la guerra mentre ci sono ancora ostaggi tenuti a Gaza”. “Israele non cesserà il fuoco”, ha chiosato sulla piattaforma social X (ex Twitter) il ministro Esteri israeliano Israel Katz. “Distruggeremo Hamas e continueremo a combattere finché l’ultimo degli ostaggi non sarà tornato a casa”.

Ore 18,00 – Hamas plaude al voto del Consiglio di Sicurezza per una tregua a Gaza – Hamas ha ringraziato il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite per aver approvato una risoluzione che chiede “un cessate il fuoco immediato, duraturo e sostenibile” nella Striscia di Gaza. In una nota pubblicata online, il gruppo armato palestinese chiede “un cessate il fuoco permanente che porti al ritiro di tutte le forze sioniste dalla Striscia di Gaza e al ritorno degli sfollati alle loro case”. Hamas afferma inoltre di essere disposto “a impegnarsi per un immediato processo di scambio dei prigionieri che porti al rilascio dei prigionieri di entrambe le parti”.

Ore 17,00 – Netanyahu: “Dagli Usa un passo indietro dalle precedenti posizioni” – Il voto degli Usa “è un passo indietro chiaro dalle posizioni costanti degli Usa dall’inizio della guerra”. Lo ha detto l’ufficio del premier Benjamin Netanyahu sulla posizione degli Usa al Palazzo di Vetro oggi. “Questo ritiro – ha aggiunto – colpisce lo sforzo bellico e per liberare i nostri ostaggi perché offre a Hamas la speranza che pressioni internazionali gli consentiranno di ottenere un cessate il fuoco senza liberare i nostri ostaggi”.

Ore 16,30 – Netanyahu annulla la visita della delegazione di Israele a Washington – Benjamin Netanyahu ha annullato la partenza per Washington di una delegazione di alto livello israeliana. Lo ha fatto sapere l’ufficio del premier indicando come motivo l’astensione degli Usa all’Onu alla risoluzione su Gaza.

Ore 16,00 – Usa: “Hamas liberi gli ostaggi dopo la risoluzione Onu” – L’ambasciatrice americana all’Onu Linda Thomas-Greenfield ha chiesto ad Hamas di liberare gli ostaggi dopo l’appello all’azione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite per il cessate il fuoco a Gaza. “Dobbiamo mettere pressione su Hamas, il cessate il fuoco può iniziare immediatamente con il rilascio del primo ostaggio, e questo è l’unico percorso”, ha detto.

Ore 15,40 – Consiglio di Sicurezza dell’Onu approva una risoluzione per la tregua – Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha approvato una bozza di risoluzione per una tregua nella Striscia di Gaza presentata dai 10 membri eletti dell’organismo, anche grazie all’astensione degli Stati Uniti, che non hanno opposto il veto (come richiesto dal governo di Israele). La proposta, sottoscritta da Algeria, Guyana, Ecuador, Giappone, Malta, Mozambico, Sierra Leone, Slovenia, Corea del Sud e Svizzera, ha ottenuto il voto favorevole di tutti gli Stati presenti, compresi i membri permanenti Russia, Cina, Francia e Regno Unito con la sola astensione degli Usa. La bozza chiede “una tregua immediata” per il Ramadan, il mese sacro per i musulmani, “che porti a un cessate il fuoco permanente e sostenibile”. Qui l’articolo completo.

Ore 14,00 – Otto razzi da Gaza verso il Sud di Israele – Una raffica di otto razzi è stata lanciata dalla Striscia di Gaza contro Ashdod, nel sud di Israele. Lo rende noto l’Idf, precisando che due dei razzi sono stati intercettati, mentre gli altri hanno colpito aree aperte. Non si hanno notizie di danni o feriti nell’attacco rivendicato di Hamas. L’ultima volta che sono stati lanciati razzi contro la città costiera meridionale, a circa 25 chilometri dalla Striscia di Gaza, è stato il 14 gennaio.

Ore 13,00 – Israele: “Riconoscere la Palestina è ricompensa al terrorismo” – “Le dichiarazioni del primo ministro spagnolo Pedro Sßnchez sul riconoscimento di uno Stato palestinese, così come la dichiarazione congiunta di Spagna, Malta, Slovenia e Irlanda sulla loro disponibilità a riconoscere uno Stato palestinese, costituiscono una ricompensa per il terrorismo”: lo afferma un comunicato diramato da Lior Haiat, portavoce del Ministero degli Esteri israeliano, e ripreso da media iberici.

Ore 12,00 – Hamas: 32.333 persone uccise nella Striscia di Gaza – Il ministero della Sanità di Hamas ha annunciato lunedì un nuovo bilancio di 32.333 persone uccise nella Striscia di Gaza dall’inizio della guerra tra Israele e il movimento islamico palestinese il 7 ottobre. In 24 ore sono stati registrati altri 107 morti, secondo un comunicato stampa del ministero, che parla di 74.694 feriti in più di cinque mesi di guerra.

Ore 11,30 – Guterres, inaccettabile decisione Israele su Unrwa – Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antònio Guterres, ha dichiarato che la decisione di Israele di non consentire più convogli umanitari dell’Agenzia dell’Onu per i rifugiati palestinesi (Unrwa) al nord della Striscia di Gaza, è “totalmente inaccettabile”. Lo ha detto il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres.

Ore 11,00 – Ventuno palestinesi uccisi in raid israeliano a Gaza – Ventuno persone sono state uccise da un attacco aereo israeliano su un condominio nel centro di Gaza. Lo riporta il Guardian citando funzionari sanitari palestinesi che affermano che un attacco aereo israeliano su un condominio nel centro di Gaza ha sterminato due famiglie allargate. Secondo i registri ospedalieri, l’attacco di ieri sera ha ucciso 10 membri della famiglia Salman e 11 membri della famiglia Buhesi. Un giornalista dell’Associated Press ha visto i corpi all’ospedale nella città centrale di Deir al-Balah.

Ore 10,00 – Trump: “Solo un pazzo non avrebbe risposto come Israele” – “Solamente un pazzo o un idiota non avrebbe risposto come ha fatto Israele al 7/10”: lo ha detto l’ex presidente Usa Donald Trump in un’intervista esclusiva a Israel ha-Yom che sarà pubblicata integralmente nel pomeriggio.

Ore 9,00 – La Cina sostiene la nuova risoluzione Onu su cessate fuoco – La Cina ha chiarito di sostenere un nuovo progetto di risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu sul cessate il fuoco “immediato” a Gaza, a pochi giorni dal veto opposto all’iniziativa analoga promossa dagli Stati Uniti. “La Cina sostiene questo progetto di risoluzione e loda l’Algeria e gli altri Paesi arabi per il loro duro lavoro in questo senso”, ha detto il portavoce del ministero degli Esteri Lin Jian. “Speriamo che il Consiglio di Sicurezza lo approvi il prima possibile e invii un segnale forte per la cessazione delle ostilità”, ha aggiunto Lin nel briefing quotidiano.

Ore 8,00 – Guterres, crescente consenso contro operazione a Rafah – Il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, che è in visita in Giordania, ha detto che c’è un crescente consenso internazionale per dire a Israele che è necessario un cessate il fuoco e che un assalto a Rafah causerebbe un disastro umanitario. “Vediamo emergere un crescente consenso nella comunità internazionale per dire agli israeliani che il cessate il fuoco è necessario e vedo anche un crescente consenso – l’ho sentito negli Stati Uniti, l’ho sentito dall’Unione Europea, per non parlare ovviamente del mondo musulmano – per dire chiaramente agli israeliani che qualsiasi invasione di terra di Rafah potrebbe significare un disastro umanitario”. Lo riferisce l’agenzia Reuters.

Ore 7,00 – Onu voterà oggi risoluzione per chiedere cessate fuoco a Gaza – Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite voterà oggi una risoluzione che chiede un cessate il fuoco umanitario immediato a Gaza durante il mese sacro musulmano del Ramadan. Il voto arriva dopo che Russia e Cina venerdì hanno posto il veto a una risoluzione sponsorizzata dagli Stati Uniti che avrebbe sostenuto “un cessate il fuoco immediato e duraturo” nel conflitto tra Israel e Hamas. Gli Stati Uniti hanno avvertito che la risoluzione che sarà votata lunedì mattina potrebbe danneggiare i negoziati per fermare le ostilità tra Stati Uniti, Egitto e Qatar, aumentando la possibilità di un altro veto, questa volta da parte degli americani. La risoluzione, presentata dai 10 membri eletti del consiglio, è sostenuta da Russia e Cina e dal Gruppo arabo di 22 nazioni delle Nazioni Unite. Una dichiarazione rilasciata venerdì sera dal Gruppo arabo ha fatto appello a tutti i 15 membri del consiglio “ad agire con unità e urgenza” e votare per la risoluzione “per fermare lo spargimento di sangue, preservare vite umane ed evitare ulteriori sofferenze e distruzioni umane”.

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