Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 11:19
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

A Innsbruck il patto sui migranti tra Italia, Germania e Austria

Immagine di copertina

Intesa tra i ministri Salvini, Seehofer e Kickl per "ridurre gli arrivi e aumentare le espulsioni"

I governi di Italia, Germania e Austria hanno raggiunto una intesa sui migranti che mira a “ridurre gli arrivi e aumentare le espulsioni”.

L’accordo è stato siglato dai rispettivi ministri dell’Interno nel vertice a tre di Innsbruck tenuto tra mercoledì 11 e giovedì 12 luglio 2018, che ha preceduto di poche ore il summit di tutti i ministri dell’Interno europei.

“Le proposte italiane su migranti diventano proposte europee: contiamo che finalmente l’Europa torni a difendere i confini e il diritto e alla sicurezza dei 500 milioni di europei”, ha dichiarato il ministro italiano, Matteo Salvini (qui tutti gli aggiornamenti sul governo).

“Le soluzioni europee devono portarci al successo, dobbiamo essere forti e proteggere i confini europee, ma essere anche umanitari. Dobbiamo creare centri fuori dai confini esterni dell’Europa”, ha sottolineato il tedesco Horst Seehofer, finito nella bufera in patria dopo il suicidio di un migrante espulso dal paese.

Quella fra Austria, Germania e Italia è una “coalizione di volenterosi” che vuole mettere ordine al tema dei migranti, ha detto l’austriaco Herbert Kickl.

“Le cose sono relativamente semplici: noi tre siamo d’accordo sul fatto che vogliamo mettere ordine” e “mandare il chiaro messaggio che in futuro non dovrebbe essere possibile calpestare il suolo europeo se non si ha il diritto alla protezione”, ha aggiunto Kickl.

I tre paesi sembrano concordare sulla linea di fondo di avviare una stretta sui migranti e sull’obiettivo di ridurre gli arrivi limitando le partenze dall’Africa.

Seehofer è tornato a parlare della possibilità di hotspot fuori nei paesi di partenza e di transito, ipotesi che sembrava ormai tramontata dopo lo stop arrivato dagli stati africani e dopo il Consiglio europeo di fine giugno.

Per l’Italia è centrale il ruolo della Libia. “Non accetteremo nessun migrante in più, se non aver prima stipulato un accordo europeo che preveda un rafforzamento dei confini e la possibilità delle espulsioni in accordo con i paesi africani”, ha sottolineato Salvini.

Con Germania e Austria ovviamente non mancano le divergenze, in particolare sui movimenti secondari (i richiedenti asilo registrati in Italia che arrivano in Germania) su cui si concentra Seehofer, ma il clima sembra collaborativo.

“Penso che finalmente in Europa si sia cominciato a lavorare seriamente sulla materia delle migrazioni, a breve vedrò il mio omologo francese e gliene parlerò”, ha dichiarato Salvini.

Il titolare del Viminale ha spiegato che il piano italiano per ridurre le migrazioni prevede di “limitare le partenze, sostenere la Libia e dare a Tripoli il diritto ai rimpatri e la ridistribuzione delle quote degli arrivi”.

“Contiamo che l’Italia sia sostenuta nell’accoglienza, nella gestione degli arrivi e dei rimpatri”, ha aggiunto.

Di seguito il video della conferenza stampa congiunta dei tre ministri, pubblicato su Facebook da Matteo Salvini:

Ti potrebbe interessare
Esteri / Reportage TPI – Il prezzo del sangue: così i tagli di Trump mettono a rischio la lotta all’HIV in Uganda
Esteri / Make Antitrust Great Again? Tutte le crepe nel movimento trumpiano tra lobbisti e falchi dei monopoli
Esteri / L’età della grande paralisi globale: ecco perché nessuno può sfidare il duopolio di Usa e Cina
Ti potrebbe interessare
Esteri / Reportage TPI – Il prezzo del sangue: così i tagli di Trump mettono a rischio la lotta all’HIV in Uganda
Esteri / Make Antitrust Great Again? Tutte le crepe nel movimento trumpiano tra lobbisti e falchi dei monopoli
Esteri / L’età della grande paralisi globale: ecco perché nessuno può sfidare il duopolio di Usa e Cina
Esteri / Oms: “Oltre 1.000 persone sono morte a Gaza in attesa di un’evacuazione medica dal luglio 2024”
Esteri / L’indiscrezione: “Grecia, Israele e Cipro valutano una forza militare congiunta nel Mediterraneo”
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Esteri / Piogge torrenziali, raid aerei e aiuti in ritardo: la tregua con Israele regge ma a Gaza si continua a morire
Esteri / Il discorso di Trump agli Usa: “Ho ereditato un disastro ma ora l’America è tornata”
Esteri / Iran, condannato a morte per “corruzione sulla Terra”: ora il pugile Mohammad Javad Vafaei Sani rischia l’esecuzione
Esteri / Putin minaccia: “La Russia raggiungerà tutti gli obiettivi in Ucraina. Con la diplomazia o con la forza”