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Home » Esteri

India, una ragazza di 16 anni è stata violentata e bruciata viva

Immagine di copertina
In India continuano i casi di stupro

La ragazza era stata rapita e violentata. Quando la famiglia ha cercato di ottenere giustizia, il "branco" ha ucciso la sedicenne bruciandola viva

Una ragazza di 16 anni è stata rapita, violentata da un gruppo di uomini e infine bruciata viva nello Stato di Jharkhand, nell’India nord orientale.

La vittima è stata rapita mentre la famiglia era ad un matrimonio e successivamente violentata, secondo quanto ha riferito un ufficiale della polizia all’agenzia stampa France Press.

Quando i genitori sono tornati a casa, la ragazza ha raccontato loro la vicenda e la famiglia si è recata al Consiglio del villaggio per chiedere giustizia.

Nelle aree rurali come quella in cui è avvenuta la violenza, gli anziano sono la più importante fonte di autorità.

Anche se legalmente non hanno alcun potere, gli abitanti dei villaggi si rivolgono al Consiglio per risolvere le loro dispute,  così da non dover ricorrere al sistema legale indiano, spesso molto lento e corrotto.

Il Consiglio aveva ordinato ai due uomini responsabili dello stupro di fare mille flessioni e di risarcire la famiglia della vittima con 624 euro (50mila rupie indiane), una somma irrisoria se paragonata al crimine commesso.

Nel sistema giudiziario indiano, la violenza sarebbe stata punita con anni di carcere.

Gli uomini accusati di stupro, però, non hanno accettato la decisione presa dal Consiglio degli anziani.

I due hanno prima attaccato i genitori della ragazza stuprata, poi si sono recati presso la loro abitazione e l’hanno data alle fiamme.

La vittima era all’interno della casa ed è morta bruciata viva.

È quanto ha riferito Ashok Ram, l’ufficiale di polizia al comando.

Il governatore dello Stato di Jharkhand, nell’India nord orientale, Raghubar Das, si è detto scioccato per il “raccapricciante attacco” e ha chiesto una risposta decisa a quanto accaduto.

La polizia ha arrestato 15 uomini legati all’omicidio della giovane ragazza, tra cui il capo del branco e il capo del villaggio che aveva stabilito la punizione per il crimine commesso dall’uomo.

La famiglia della ragazza si trova al momento sotto la protezione dalla polizia.

“Il principale sospettato è stato arrestato in casa di un parente, dove si era nascosto”, ha riferito l’ispettore generale della polizia, Shambhu Thakur.

“È stata disposta l’autopsia sui resti della vittima. Stiamo indagando, e promettiamo alla famiglia che i colpevoli non saranno risparmiati”, ha aggiunto Thakur.

In India, i casi di stupro sono molto frequenti nonostante nei mesi passati siano state introdotte delle pene molto più severe.

Il governo indiano ha anche introdotto la pena di morte per i colpevoli di violenza sessuale minorile.

La modifica al codice penale del paese si applica ai condannati per stupro di un bambino di età inferiore ai 12 anni.

Di recente l’India era stata scossa da numerose proteste a seguito dello stupro di gruppo e dell’omicidio di una bambina di otto anni.

A questo episodio aveva fatto seguito la notizia dello stupro e dell’omicidio di una ragazza di origini lettoni, avvenuto a fine aprile 2018.

Liga Skromane era stata drogata, violentata e decapitata in India, dove si era recata per curare una forma di depressione da cui era afflitta.

Il suo corpo era stato ritrovato appeso a testa in giù in una foresta a Thiruvallam, nel sud del paese.

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