Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Menu
  • Esteri
  • Home » Esteri

    Da 90mila casi di Covid al giorno a 10mila: lo strano caso dell’India, dove il Covid non c’è (quasi) più

    Di Marta Vigneri
    Pubblicato il 26 Feb. 2021 alle 11:33 Aggiornato il 26 Feb. 2021 alle 13:19

    Lo strano caso dell’India, dove il Covid diminuisce senza vaccini

    Nonostante il governo di Narendra Modi non abbia adottato misure drastiche per limitare la diffusione della pandemia, in India i casi di Covid sono diminuiti drasticamente in cinque mesi: un fenomeno che stupisce gli scienziati. Come evidenzia un’analisi del Corriere della Sera, il picco è stato registrato a settembre, con oltre 97mila contagi al giorno in un Paese di oltre 1 miliardo e 300 milioni di abitanti. A partire da metà settembre, poi, i casi sono crollati a meno di 10mila al giorno.

    La curva epidemiologica ha seguito un andamento simile anche per quanto riguarda i morti: a settembre erano circa mille ogni 24 ore, a metà febbraio meno di 100. La Cnn riporta che il 9 febbraio nella città di Delhi non sono state registrate vittime, per la prima volta in nove mesi, e nel frattempo le attività economiche sono tornate ai ritmi pre Covid nel rispetto delle misure di distanziamento in quasi tutto il Paese.

    Ora le cifre stanno di nuovo aumentando: il 24 febbraio il bilancio di decessi giornaliero è salito a 144, ma non ci sono argomentazioni univoche per spiegare come e perché, in generale, il contagio sia rallentato in modo costante in cinque mesi, considerando che solo lo 0,8 per cento ha ricevuto la prima dose di vaccino.

    Una delle ipotesi è quella che nelle città più popolose sia stata raggiunta l’immunità di gregge: poiché i contagi effettivi supererebbero, secondo alcuni centri di ricerca, gli 11 milioni registrati ufficialmente dalla Johns Hopkins University, arrivando a sorpassare i 300 milioni, nei centri urbani il virus in realtà avrebbe contagiato un numero di persone tali da far raggiungere una certa immunità.

    Secondo un sondaggio effettuato dal governo sulla base di test sierologici, a settembre scorso più del 50 per cento degli abitanti di Delhi era già stato contagiato. Nella città di Bombay oltre il 60 per cento, a Calcutta invece il 25 per cento. E questo avrebbe limitato il contagio, anche se non in tutto il Paese.

    Ma un’altra spiegazione è che in questi mesi la quantità di test sia diminuita, e che dunque vengano riportati meno casi di quelli reali: se a settembre si effettuavano un milione di tamponi al giorno, oggi questo dato è crollato. Secondo l’Indian Council of Medical Research (l’Istituto nazionale di ricerche biomediche), nel mese di febbraio sono stati condotti in media tra i 600mila e i 700mila test al giorno.

    Nel frattempo, però, il tasso di positività, e cioè il rapporto di tra numero di tamponi effettuati e persone contagiate, è rimasto alto, e a febbraio superava ancora il 5 per cento. Eppure per l’Organizzazione Mondiale della Sanità questo dato deve restare al di sotto del 5 per cento per due settimane consecutive prima che un Paese allenti le misure di contenimento.

    Una raccomandazione da tenere a mente in un periodo in cui le varianti del Covid-19 stanno accelerando il contagio a livello globale, e in India potrebbero colpire nuovi strati della popolazione, soprattutto in quei villaggi in cui si è molto lontani dal raggiungimento dell’immunità di gregge. Ma l’aumento di casi registrati dopo il 20 febbraio ha messo in allerta Delhi, e il governo ha deciso di ricorrere alle sue scorte di vaccino e accelerare la campagna.

    L’India ha in magazzino decine di milioni di dosi e può produrne 50 milioni al mese grazie all’azienda Serum Institute, che realizza su licenza quelli di Oxford-AstraZeneca. Per immunizzare più persone, ora anche gli ospedali privati potranno somministrarne: la pandemia potrebbe di nuovo rallentare, questa volta definitivamente.

    Leggi anche: 1. Tutti esaltano il silenzio di Draghi, ma se il Governo non parla si rischia solo più confusione (di Giulio Cavalli); // 2. Salvini: “Lockdown a Pasqua irrispettoso”. Zingaretti gli risponde: “Continua a sbagliare”; // 3. Covid, 6 regioni rischiano la zona arancione. Stretta rafforzata per Bologna; // 4. Draghi al vertice Ue chiede di accelerare sui vaccini e invoca la linea dura per le aziende inadempienti; // 5. Vaccino, Merkel: “Tutti d’accordo su passaporto sanitario digitale in Ue. Pronti per l’estate”

    TUTTE LE ULTIME NOTIZIE SUL COVID IN ITALIA E NEL MONDO

     

     

    Leggi l'articolo originale su TPI.it
    Mostra tutto
    Exit mobile version