Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 22:37
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

In Thailandia una donna è stata arrestata per questa foto

Immagine di copertina

Una casalinga thailandese 57enne rischia sette anni di carcere per la pubblicazione online di una foto nella quale mostra un secchiello di plastica rosso e un calendario

Una casalinga thailandese 57enne rischia sette anni di carcere per la pubblicazione online di una foto nella quale mostra un secchiello di plastica rosso e un calendario con le immagini degli ex primi ministri Thaksin e Yingluck Shinawatra.

Theerawan “Wan” Charoensuk, residente del distretto di Mae Ping nella provincia settentrionale di Chiang Mai, è stata accusata di sedizione, vale a dire di incitamento alla ribellione, da parte di un tribunale militare. 

Nelle immagini postate su Facebook e riprese dal sito Pantip.com, un forum molto popolare in Thailandia, la donna sorride e mostra il tipico secchiello utilizzato per spruzzare acqua durante il festival thailandese del Songkran, che si svolge in aprile.

“La situazione può essere calda”, recita una scritta sul secchiello rosso, “ma, fratelli e sorelle, potete rinfrescarvi con l’acqua all’interno di questo secchio”.

Sunai Phasuk, rappresentante di Human Rights Watch in Thailandia, ha definito ridicole le accuse contro la casalinga Wan.

“Il nuovo livello di assurdità raggiunto mostra l’intolleranza verso qualunque forma di dissenso politico. La giunta militare è arrivata al punto in cui nessuno sa veramente dove andremo a finire”.

La Thailandia è retta da una giunta militare che ha preso il potere con un colpo di stato il 22 maggio 2014. Il capo dei golpisti, generale Prayuth Chan-ocha, è stato nominato primo ministro con il 100 per cento dei voti dal parlamento che a sua volta era stato nominato dal regime stesso,

L’arresto di centinaia di persone e la soppressione del dissenso operata dai militari ha portato Freedom House a declassare la Thailandia da Paese “parzialmente libero” a “non libero”. Quello che le brochure turistiche chiamano “paese dei sorrisi” è stato relegato al gradino più basso dell’indice stilato annualmente dall’istituto di Washington, in compagnia di altre nazioni dell’Asia Orientale quali Myanmar, Cambogia, Laos, Vietnam, Cina e Corea del Nord.

Dopo più di un decennio di crisi politica, la Thailandia rimane l’unica dittatura militare non africana. Gli uomini in divisa stanno gestendo l’ennesimo processo costituente ed hanno promesso nuove elezioni entro il 2017, quando dovrebbe partire un esperimento di “Democrazia Guidata” (dai militari) sull’esempio della vicina Birmania.

Alessio Fratticcioli è un giornalista italiano fondatore del sito Asia blog e collabora con TPI dal sudest asiatico

Ti potrebbe interessare
Esteri / La protesta di Nemo, vincitore dell'Eurovision 2024: "Restituisco il trofeo per la mancata esclusione di Israele"
Esteri / Eileen Higgins è la nuova sindaca di Miami: è la prima volta di una Democratica dal 1997
Esteri / L'Australia è il primo paese al mondo a vietare i social agli under 16
Ti potrebbe interessare
Esteri / La protesta di Nemo, vincitore dell'Eurovision 2024: "Restituisco il trofeo per la mancata esclusione di Israele"
Esteri / Eileen Higgins è la nuova sindaca di Miami: è la prima volta di una Democratica dal 1997
Esteri / L'Australia è il primo paese al mondo a vietare i social agli under 16
Esteri / Elena Basile a TPI: “La guerra ha ridotto l’Europa al vassallaggio. Bisogna rifondare l’Ue”
Esteri / Terre rare e altre materie critiche: la pistola della Cina puntata alla testa degli Stati Uniti
Esteri / Sudan Connection: la geopolitica del massacro tra oro, armi e interessi internazionali
Esteri / L’esperta del Gruppo di Lavoro Onu contro le Sparizioni Forzate Aua Baldé a TPI: “Le vittime registrate in Sudan non sono nemmeno la punta dell’iceberg”
Esteri / Il genocidio in Sudan di cui non parla nessuno
Esteri / La corsa della Cina alla supremazia tecnologica globale
Esteri / Il direttore del programma di Emergency in Sudan, Matteo D’Alonzo, a TPI: “Si combatte di casa in casa, persino tra familiari. E anche con i droni”