Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 19:57
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Il lago d’Aral sta scomparendo

Immagine di copertina

In soli 14 anni ha visto gran parte della sua superficie prosciugarsi. Oggi, secondo la Nasa, non esiste quasi più

Fino al 1960, la superficie del Lago d’Aral era di 68mila chilometri quadrati. Oggi ne è rimasto meno del 10 per cento.

Secondo il segretario generale delle Nazioni Unite Ban ki-moon, è uno dei più gravi disastri ambientali provocati dall’uomo.

Qui ci sono alcune immagini che testimoniano quanto si sia prosciugato negli anni (la prima è un’animazione che mostra la riduzione della superficie del lago dal 2000 a oggi). Sotto alcune cose da sapere.

 

Da sapere:

– Negli anni Sessanta l’Unione Sovietica decise di sfruttare il lago d’Aral, al confine tra le repubbliche di Kazakistan e Uzbekistan per irrigiare a fini agricoli le grandi aree desertiche dell’Asia centrale. 

– I due affluenti del Lago d’Aral, il Syr Darya e l’Amu Darya, erano usati per trasformare il deserto in campi agricoli. Ma lo sfruttamento ha svuotato i fiumi che hanno cessato di portare acqua al Lago d’Aral. Visto il clima dell’area, il lago, senza un costante afflusso d’acqua, ha iniziato a evaporare e di conseguenza il suo bacino si è ridotto sempre di più.

– Intorno al 2000 una serie di immagini della Nasa ha mostrato che l’Aral era ormai diviso in due piccoli laghi, che insieme occupano circa il 10 per cento della sua superficie originaria. Nel 2014 il clima arido ha causato il completo prosciugamento della parte orientale dell’Aral meridionale.

– Oltre a questo, si è aggiunto il problema dei pesticidi chimici, usati nelle coltivazioni dell’area. Il vento li trasporta nei territori circostanti e questo fatto, insieme all’evaporazione del lago, ha portato le temperature a essere più calde l’estate e più fredde d’inverno. Nella regione dell’Aral e dei suoi affluenti, vivono circa 60 milioni di persone (nel 1960 erano 14 milioni), secondo un rapporto delle Nazioni Unite.

– La costruzione nel 2005 di una diga di 12 chilometri da parte del Kazakistan con l’obiettivo di salvare la parte settentrionale del lago d’Aral ha portato risultati migliori delle attese, anche se non del tutto soddisfacenti.

Qui le immagini nette del contrasto tra 2000 e 2014.

(Il lago d’Aral nel 2000)

(Il lago d’Aral nel 2014)

Ti potrebbe interessare
Esteri / L’allarme del Wfp: quest’inverno 17 milioni di persone a rischio fame in Afghanistan
Esteri / Israele bombarda ancora il Libano: almeno un morto e diversi feriti. L’Idf: “Colpiti due agenti di Hezbollah”
Esteri / Dalla Russia filtra ottimismo: “Accordo vicino”. Ma no a concessioni sui territori né su truppe Nato in Ucraina
Ti potrebbe interessare
Esteri / L’allarme del Wfp: quest’inverno 17 milioni di persone a rischio fame in Afghanistan
Esteri / Israele bombarda ancora il Libano: almeno un morto e diversi feriti. L’Idf: “Colpiti due agenti di Hezbollah”
Esteri / Dalla Russia filtra ottimismo: “Accordo vicino”. Ma no a concessioni sui territori né su truppe Nato in Ucraina
Esteri / Trump fa causa alla BBC per diffamazione e chiede un risarcimento da 10 miliardi di dollari
Esteri / Ucraina, dopo Berlino Trump è ottimista: “Mai così vicini alla pace”. Ma resta il nodo Donbass con la Russia
Esteri / La protesta di Nemo, vincitore dell'Eurovision 2024: "Restituisco il trofeo per la mancata esclusione di Israele"
Esteri / Eileen Higgins è la nuova sindaca di Miami: è la prima volta di una Democratica dal 1997
Esteri / L'Australia è il primo paese al mondo a vietare i social agli under 16
Esteri / Elena Basile a TPI: “La guerra ha ridotto l’Europa al vassallaggio. Bisogna rifondare l’Ue”
Esteri / Terre rare e altre materie critiche: la pistola della Cina puntata alla testa degli Stati Uniti