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    Harry e Meghan rinunciano al titolo, ma non al Cottage da 2 milioni di euro (pagato dai contribuenti)

    I duchi di Sussex hanno intenzione di mantenere la propria residenza a Frogmore Cottage nonostante il passo indietro come reali in prima linea: ma questo potrebbe scatenare l'ira dei contribuenti britannici

    Di Marta Vigneri
    Pubblicato il 9 Gen. 2020 alle 13:55 Aggiornato il 9 Gen. 2020 alle 14:05

    Harry e Meghan rinunciano al titolo, ma non al Cottage

    Mercoledì 8 gennaio i duchi di Sussex hanno annunciato la volontà di rinunciare al titolo di “senior members” della Royal Family, che garantisce loro una serie di benefici economici e impone allo stesso tempo obblighi familiari da rispettare. Obblighi da cui Harry e Meghan sembrano volersi svincolare per dedicarsi più liberamente alle proprie attività.

    Stando al comunicato diffuso sui propri canali social, l’obiettivo dei reali britannici è quello di diventare “economicamente indipendenti”, e cioè di rinunciare a gran parte dei privilegi di cui godono in quanto membri “senior” per occuparsi in modo autonomo dei propri affari. Senza essere condizionati dalle scelte e dai controlli della Regina Elisabetta.

    Harry e Meghan hanno da sempre mostrato la volontà di ritagliarsi un ruolo diverso all’interno della Casa Reale britannica, prendendo una serie di decisioni che nel tempo hanno di fatto allontanato la coppia da Buckingham Palace, non ultima quella di trascorrere le vacanze di Natale negli Stati Uniti insieme alla famiglia di lei.

    Ma anche la scelta di vivere lontani da Kensington Palace, a Frogmore Cottage, o di aprire canali di comunicazione social autonomi rispetto al resto della famiglia, aveva già fatto pensare che una scelta simile prima o poi sarebbe arrivata.

    Eppure l’annuncio ha spiazzato i “sudditi” del Regno Unito, e in serata Hannah Howard, portavoce ufficiale della Regina, ha diffuso una nota in cui fa sapere che le discussioni con i duchi di Sussex sono ancora in una fase iniziale. “Comprendiamo il loro desiderio di un approccio diverso, ma queste sono questioni complicate e richiedono tempo per essere elaborate”, ha dichiarato Howard.

    Intanto sembra che, nonostante il passo indietro come reali in prima linea, Harry e Meghan abbiano intenzione di continuare a vivere a Frogmore Cottage, che i sudditi britannici hanno già pagato circa 2 milioni di euro attraverso i propri contributi, per finanziare la ristrutturazione della proprietà e permettere ai due reali di avere un luogo “tutto loro” in cui vivere.

    Harry e Meghan nel comunicato hanno annunciato di voler continuare a vivere nel Regno Unito, e dunque mantenere l’attuale residenza, per “avere un posto da chiamare casa nel Regno Unito”.

    Qualora questo avvenisse, per la Regina sarebbe l’ennesima gatta da pelare, che potrebbe sollevare polemiche da parte dei contribuenti.

    Perché continuare a finanziare la residenza in suolo britannico se i due dicono di voler essere autonomi, lontani dagli impegni familiari, rinunciare al titolo e addirittura trasferirsi, per buona parte dell’anno, in nord America?

    L’unica alternativa che potrebbe placare gli animi di chi si sente deluso e tradito dalla scelta sarebbe il pagamento di un canone fisso da parte di Harry e Meghan alla Regina per mantenere Frogmore Cottage, il che libererebbe le casse di Buckingham Palace dal finanziamento della residenza.

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