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Home » Esteri

La guerra in Yemen mette a rischio la conservazione di mummie di migliaia di anni fa

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L'assenza di elettricità e l'impossibilità di reperire all'estero alcune sostanze chimiche stanno accelerando il processo di decomposizione dei corpi

La guerra civile in Yemen ha effetti negativi anche su chi è morto molti anni fa. L’assenza di elettricità e l’impossibilità di acquistare particolari sostanze chimiche dall’estero a causa del conflitto sta causando problemi nello stato di conservazione delle mummie custodite nel museo della principale università della capitale San’a.

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Si tratta di decine di corpi in posizione fetale risalenti a migliaia di anni fa, un periodo antecedente all’avvento dell’Islam.

Il conflitto, che vede impegnate una coalizione a guida saudita e il movimento Houthi, nella capitale San’a ha già causato la morte di 10mila persone e una crisi umanitaria. E ora sta rendendo difficile preservare questi importanti reperti del passato. 

“Le mummie hanno cominciato a decomporsi e sono infettate da batteri. È perché non abbiamo l’elettricità e i macchinari che dovrebbero conservarle”, ha detto Abdelrahman Jarallah, capo del dipartimento di antichità dell’università. “Abbiamo bisogno di alcune sostanze chimiche per disinfettare le mummie ogni sei mesi ma non possiamo reperirle a causa della situazione economica”, ha aggiunto. 

I combattimenti nella capitale yemenita hanno già distrutto parte del patrimonio culturale e artistico del paese come le torri in mattoni di argilla nel quartiere vecchio di Sana’a, una moschea medioevale e una fortificazione ottomana.

Anche al-Qaeda ha contribuito a distruggere alcuni santuari sufi e ha costretto alla fuga la comunità giudaica yemenita nelle terre controllate dai ribelli Houthi.

“Così tanti posti sono stati distrutti da questa guerra. Abbiamo delle cose che sono sopravvissute e dobbiamo preservarle”, ha commentato il professore Ameeda Shaalan. 

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