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    Guerra in Ucraina, ultime notizie. Biden accusa la Russia di genocidio. Arrestato oligarca filo-Putin, Zelensky propone a Mosca uno scambio di prigionieri

    Di Lara Tomasetta
    Pubblicato il 13 Apr. 2022 alle 07:02 Aggiornato il 13 Apr. 2022 alle 20:50

    GUERRA UCRAINA-RUSSIA: LE ULTIME NOTIZIE DI OGGI, 13 APRILE 2022

    GUERRA UCRAINA-RUSSIA ULTIME NEWS – Non c’è giorno di tregua nell’invasione russa dell’Ucraina, il presidente russo chiude ai negoziati dando la colpa dell’impasse all’Ucraina. Secondo il capo negoziatore ucraino sono “estremamente difficili” ma continuano “online nei sottogruppi di lavoro”. Nuovo pressing sull’Europa del presidente ucraino Zelensky, a parere del quale senza uno stop al gas russo non si potrà costringere Mosca alla pace. Kiev chiede più supporto militare. Preoccupa anche un possibile attacco con armi chimiche. L’Ucraina denuncia il ritrovamento nelle aree liberate di nuove fosse comuni, torture e stupri, anche di minori. Secondo il sindaco di Mariupol sono circa 21 mila, secondo le ultime stime, i civili uccisi dai russi. Kiev dice no alla visita del presidente tedesco Steinmeier.

    GUERRA IN UCRAINA, LE ULTIME NOTIZIE IN DIRETTA

    Ore 20.25 – Mosca, “il porto di Mariupol liberato dal battaglione Azov” – Il porto di Mariupol “è completamente liberato dai membri del battaglione ‘Azov'”. Ad annunciarlo, secondo quanto riferisce l’agenzia russa ‘Tass’, è il rappresentante ufficiale del ministero della Difesa della Russia, il maggiore generale Igor Konashenkov. “Nella città di Mariupol, il porto commerciale è stato completamente liberato dai membri della formazione nazista Azov. Tutti gli ostaggi tenuti dai nazisti sulle navi nel porto, compresi quelli stranieri, sono stati rilasciati”, sottolinea Konashenkov. Secondo Konashenkov, i resti delle truppe ucraine e delle unità Azov in città sono bloccati e privati dell’opportunità di fuggire dall’accerchiamento.

    Ore 19.24 – Presidente Polonia e stati baltici vedono Zelenski a Kiev – “L’Ucraina sente il supporto forte e affidabile di ciascuno di voi”. Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha accolto a Kiev i presidenti di Polonia Andrzej Duda, Lituania Gitanas Nauseda, Lettonia Egils Levits ed Estonia Alar Karis. Lo riporta Ukrinform che su Telegram posta una serie di foto dell’incontro tra le quali quella dei quattro presidenti con al centro Zelensky con la mano una sopra l’altra in segno di unità e compattezza e poi la stretta di mano con Duda, che diventa un abbraccio.

    Ore 19.15 – Casa Bianca: “Telefonata Biden-Zelensky su aiuti” – Il presidente Usa, Joe Biden, ha parlato al telefono con l’omologo ucraino Volodymyr Zelensky degli aiuti americani. Lo ha riferito la Casa Bianca.

    Ore 19.05 – Capo Sbu: “Medvedchuk voleva scappare in Transnistria” – “L’arrestato Viktor Medvedchuk intendeva trasferirsi segretamente in Transnistria”. Lo riporta il sito di informazioni ucraino Nexta, citando le parole del capo del servizio di sicurezza ucraino. Secondo quanto riportato, gli agenti russi dell’FSB aspettavano Medvedchuk lin Transnistria per condurlo poi a Mosca.
    Medvedchuk “è stato arrestato nella regione di Kiev sulla strada per il confine”, ha detto il capo della Sbu.

    Ore 19.00 – Ucraina: “10mila soldati russi nei dintorni di Mariupol” – Il ministro della Difesa ucraino Oleksiy Reznikov afferma che ci sono più di 10.000 soldati russi vicino a Mariupol che stanno cercando di catturare la città. Lo riporta Unian. Il politico  ha parlato ai giornalisti stranieri durante una visita alla città di Gostomel nella regione di Kiev, che è stata distrutta dai russi ed ora è nuovamente nelle mani di Kiev. Il capo di Stato maggiore delle forze armate ucraine ha detto che i militari continuano a difendere Mariupol.

    Ore 18.50 – Francia: “Mosca pensa a offensiva larga scala a sud-est” – Le forze russe stanno pianificando una nuova “offensiva su larga scala” per “conquistare” il Donbass nell’Ucraina orientale. E’ quanto affermato dal portavoce militare francese, Pascal Ianni, sostenendo che “entro i prossimi giorni, forse 10, la Russia potrebbe rilanciare i suoi sforzi con un’offensiva su larga scala nell’Est e nel Sud per conquistare le regioni di Donetsk e Lugansk o addirittura arrivare fino al fiume Dnipro se le loro capacità lo permettono”. Al momento, ha aggiunto, “non ci sono avanzamenti significativi in termi di conquiste territoriali per le forze di Mosca sul fronte orientale”.

    Ore 18.05 – Ucraina, Di Maio alla Cnn: “Italia non pone veti su sanzioni energia” – “L’Italia non porrà “alcun veto” ad eventuali nuove sanzioni sull’energia dalla Russia ma vuole un tetto Ue sui prezzi del gas”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio in un’intervista alla Cnn assicurando che il governo continuerà nei suoi sforzi per ridurre la dipendenza dal petrolio e dal gas di Mosca in risposta all’invasione dell’Ucraina.

    Ore 17.50 – Mosca, Kiev trascina i negoziati ma non vuole un accordo – Kiev non punta a raggiungere un accordo ma a trascinare deliberatamente i colloqui. E’ l’accusa della portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, secondo quanto riporta la Tass. “Purtroppo – ha detto – la delegazione ucraina, ed è stato così in tutti questi sette anni, poiché stiamo parlando del gruppo di contatto nel formato Normandia, punta i suoi sforzi non a raggiungere accordi ma a trascinare i colloqui. Conosciamo questa tattica”.

    Ore 17.32 – Zelensky, senza nuove armi sarà bagno di sangue – “Senza nuove armi questa guerra sarà un bagno di sangue senza fine che porterà miseria, sofferenze e distruzione. Mariupol, Bucha, Kramatorsk, la lista continuerà”. Così in un video su telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “Vari esperti dicevano che saremmo durati una settimana. Non solo siamo riusciti a fermare l’esercito russo, ma lo abbiamo respinto. Ma la nostra guerra è tutt’altro che finita. Questo era solo il primo round”, ha aggiunto spiegando come “Putin e il suo esercito stanno cambiando strategia. Stanno rafforzando le loro truppe per esercitare ancora più pressione su Kharkiv e l’intero Donbas, compreso Mariupol”. Per questo motivo il leader di Kiev ha detto che l’Ucraina ha bisogno di un “elenco specifico di armi” come “lanciarazzi multipli, veicoli corazzati, carri armati, sistemi di difesa aerea e aerei da combattimento”.

    Ore 17.18 – Ucraina, Jersey blocca 5,4 miliardi di sterline di Abramovich – Le autorità dell’isola di Jersey, paradiso fiscale legato alla corona britannica nella Manica, hanno congelato l’equivalente di 5,4 miliardi di sterline di attivi (pari a circa 7 miliardi di dollari) ritenuti riconducibili all’oligarca russo Roman Abramovich. Lo riferisce l’agenzia Bloomberg. Abramovich, il cui patrimonio personale complessivo è stimato in circa 12 miliardi di dollari, è stato sottoposto a sanzioni dal governo di Londra e dall’Ue (ma finora non dagli Usa) fra le ritorsioni occidentali decise in risposta all’invasione russa dell’Ucraina contro figure del business ritenute funzionali al potere di Vladimir Putin.

    Ore 16.50 – Zelensky: “Non ci davano più di una settimana, invece siamo solo al primo round” – “Molti esperti prevedevano che l’Ucraina non avrebbe resistito più di una settimana se la Russia ci avesse invasi. Ma noi siamo riusciti a fermarli e allontanarli. La guerra non è ancora finita. Questo è stato solo il primo round”. Lo ha detto, in un video pubblicato sul suo canale Telegram, il presidente ucraino Volodimir Zelensky.

    Ore 16.40 – USA avvertono Cina: politica su Mosca pesa su integrazione – Janet Yellen mette in guardia la Cina sulla sua politica nei confronti della Russia. “L’atteggiamento del mondo verso la Cina e la sua volontà di abbracciare un’ulteriore integrazione economica potrebbe risentire della reazione di Pechino alla richiesta di un’azione decisa sulla Russia”, ha detto la segretaria al Tesoro americana, osservando che la posizione sulla Russia e sull’invasione dell’Ucraina potrebbe influenzare la volontà degli altri Paesi di collaborare con la Cina.

    Ore 16.30 – Cnn, Pentagono incontra produttori armi per discutere sostegno a Kiev – Il Pentagono ha convocato oggi una riunione con i principali produttori di armamenti negli Stati Uniti per discutere la capacità di garantire forniture militari all’Ucraina nella guerra che si prevede lunga con la Russia. Lo rivela la Cnn precisando che la riunione, che sarà classificata, sarà presieduta dalla vice segretario alla Difesa, Kathleen Hicks. Vi parteciperanno rappresentanti di Boeing, L3Harris, Raytheon, BAE, Lockheed Martin, Huntington Ingalls, General Dynamics e Northrop Grumman. Nell’agenda le forniture all’Ucraina, ed insieme garantire che vengano sostituite negli arsenali di Usa ed alleati le armi inviate a Kiev. Per quanto riguarda l’Ucraina si valuteranno sia le esigenze immediate, sia quelle a lungo termine, in un arco di tempo tra i due e quattro anni.

    Ore 16.20 – USA, Yellen: chi ostacola sanzioni subirà conseguenze – Chi ostacola le sanzioni occidentali contro la Russia e non condanna la sua “bieca guerra” all’Ucraina si dimostra poco lungimirante e pagherà le conseguenze della sua posizione. Lo ha dichiarato la segretaria al Tesoro statunitense, Janet Yellen, a una conferenza dell’Atlantic Council.

    Ore 16.10 – Putin: “Paesi ostili distruggono catene approvvigionamento Artico” – ”I paesi ostili non stanno rispettando i loro obblighi contrattuali e stanno distruggendo le catene di approvvigionamento dell’Artico”. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin intervenendo in collegamento video a un incontro su questioni economiche nell’Artico. “Come risultato delle azioni di paesi ostili, diverse catene di trasporto e logistica sono state interrotte. Alcune società straniere non adempiono ai loro obblighi contrattuali”, ha detto Putin. Non nascondendo le difficoltà, Putin ha affermato di aver aperto “nuove possibilità” per inviare risorse energetiche ai paesi in cui sono “veramente necessarie”.

    Ore 16.00 – Esa: interrotta cooperazione con la Russia sulla Luna – L’Agenzia spaziale europea interromperà la cooperazione con la Russia per quanto riguarda le missioni Luna-25, Luna-26 e Luna-27. La decisione è stata presa dal Consiglio Esa riunito in sessione straordinaria. “Come per ExoMars, l’aggressione russa contro l’Ucraina e le conseguenti sanzioni messe in atto rappresentano un cambiamento fondamentale delle circostanze e rendono impossibile per l’Esa attuare la prevista cooperazione lunare”.

    Ore 15.50 – Cremlino: mai relazioni Medvedchuk dietro quinte con Mosca – Medvedchuk, l’oligarca russo arrestato in Ucraina, “non ha mai avuto relazioni dietro le quinte con la Russia”. Lo ha detto oggi il portavoce del Cremlino Peskov. “Le opinioni di Medvedchuk a favore della costruzione di relazioni normali, reciprocamente vantaggiose e di partenariato tra Ucraina e Russia sono ben note. Questa sua posizione è sempre stata aperta. Medvedchuk non ha mai avuto relazioni dietro le quinte con la Russia”, ha aggiunto Peskov. “Anche se si immagina ipoteticamente questo, Medvedchuk avrebbe potuto lasciare il territorio ucraino prima dell’operazione militare speciale. Come possiamo vedere, invece, non l’ha fatto”.

    Ore 15.40 – Scholz: sì armi ma Germania non diventi parte guerra – La Germania continuerà a consegnare armi all’Ucraina ma in modo “ragionevole” e nell’ottica di impedire che Berlino venga trascinata nel conflitto. Lo ha dichiarato il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, in un’intervista alla radio pubblica Rbb. Le forniture, ha aggiunto, “impediranno alla Nato, agli stati della Nato e alla Repubblica federale di Germania di diventare parte della guerra”. Queste frasi possono essere interpretate come una conferma della resistenza di Scholz, e in generale dei socialisti tedeschi, alle richieste dei Verdi e dei liberali, alleati di governo, di inviare armi offensive all’Ucraina.

    Ore 15.30 – UE aumenta aiuti militari a 1,5 mld – Il Consiglio UE ha adottato oggi due misure che porteranno le risorse della European Peace Facility utilizzabili per fornire aiuti alle forze armate ucraine a 1,5 mld di euro, aggiungendo altri 500 mln al budget. “Le prossime settimane saranno decisive mentre la Russia si prepara per un’offensiva nell’Ucraina orientale, è cruciale continuare e rafforzare il nostro aiuto militare a Kiev, perché difendano il loro territorio e la loro popolazione, evitando ulteriori sofferenze”, ha detto l’Alto Rappresentante Josep Borrell.

    Ore 15.20 – Peskov, non ci sono contatti alto livello Usa-Russia – Al momento non ci sono contatti ad alto livello, tantomeno fra le presidenze, di Russia e Usa. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, in un punto stampa rispondendo a una domanda dei giornalisti.

    Ore 15.00 – Kiev delusa da rifiuto Macron a parlare di genocidio – Il ministero degli Esteri ucraino ha espresso disappunto per le dichiarazioni del presidente della Francia, Emmanuel Macron, che si è detto contrario a usare termini come “genocidio” in relazione a quanto sta accadendo in Ucraina, come invece fatto dal presidente statunitense Joe Biden. “Il rifiuto del presidente della Francia Emmanuel Macron a riconoscere il genocidio degli ucraini dopo tutte le esplicite dichiarazioni della leadership russa e le azioni criminali delle truppe russe è deludente”, ha riferito il portavoce del ministero, Oleh Nikolenko all’agenzia Ukrinform.

    Ore 14.55 – Cremlino, inaccettabili accuse Biden a Putin – Il Cremlino ha attaccato il presidente americano Joe Biden, definendo “inaccettabili” le accuse di genocidio in Ucraina che il capo della Casa bianca ha lanciato contro l’omologo russo Vladimir Putin.

    Ore 14.50 – Regno Unito, nuove sanzioni colpiscono 178 separatisti e oligarchi – Il ministero degli Esteri britannico ha dichiarato che l’elenco delle persone sanzionate include altri 178 separatisti filo-russi e nuovi oligarchi con familiari. In totale, oggi alla lista di entità e individui russi colpiti dalle sanzioni britanniche sono stati aggiunti altri 206 nomi. Tra i nuovi sanzionati dal Regno Unito è anche presente Viktor Medvedchuk, l’oligarca ucraino filo-russo arrestato ieri dai servizi segreti ucraini e ucraine, oltre che il magnate del petrolio Vagit Alekperov, a della società energetica Lukoil.

    Ore 14.45 – Scholz: “irritazione” per no Kiev a visita Steinmeier – Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha detto che per il momento non ha intenzione di visitare l’Ucraina, dicendosi “confuso” dal rifiuto di Kiev di accogliere il presidente Frank-Walter Steinmeier.

    Ore 14.40 – Sindaco Mariupol: finché resisteremo, resisterà l’Ucraina – “I russi hanno distrutto gli ospedali e tutta la città. Questo è un genocidio lanciato da un criminale di guerra, Putin, contro la nostra nazione. Finché resisteremo, resisterà anche l’Ucraina”. Lo ha detto il sindaco di Mariupol Vadym Boichenko.

    Ore 14.35 – Mosca minaccia di attaccare spedizioni di armi Usa e Nato – “Veicoli di Stati Uniti e Nato che trasportano armi su terreno ucraino saranno considerati obiettivi militari legittimi”, ha detto il vice ministro degli Esteri russo, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa russa Tass.

    Ore 14.30 – Corte penale internazionale: “L’Ucraina è una scena del crimine” – “L’Ucraina è una scena del crimine”: lo ha detto il procuratore capo della Corte penale internazionale, che ha visitato la città di Bucha, teatro di centinaia di uccisioni di civili che l’Ucraina ha attribuito alle forze russe che l’hanno occupata per diverse settimane. “Siamo qui perché abbiamo motivi ragionevoli per credere che vengano commessi crimini all’interno della giurisdizione del tribunale. Dobbiamo dissolvere la nebbia della guerra per arrivare alla verità”, ha detto Karim Khan ai giornalisti.

    Ore 14.25 – Berlino a Kiev, Steinmeier rappresenta tutta la Germania – “Il presidente Steinmeier è stato da poco rieletto al Bundestag con una grande maggioranza e rappresenta la Repubblica Federale di Germania”. Lo ha detto oggi un portavoce del governo tedesco, dopo il rifiuto di Kiev di una visita del capo di Stato tedesco nella capitale ucraina.

    Ore 13.25 – Presidenti Polonia e paesi baltici arrivati a Kiev – I presidenti di Polonia, Lituania, Lettonia ed Estonia sono arrivati a Kiev dove oggi incontreranno il presidente ucraino, Volodimir Zelensky. La foto dei quattro presidenti che scendono dal treno è stata rilanciata da diversi media ucraini.

    Ore 13.20 – Arrivati in Italia 91.846 profughi, 709 in un solo giorno – Sono 91.846 le persone in fuga dal conflitto in Ucraina arrivate fino a oggi in Italia. Lo riferisce il ministero dell’Interno. L’incremento, rispetto a ieri, è di 709 ingressi nel territorio nazionale. Tra i profughi arrivati finora, 47.499 sono donne, 10.368 uomini e 33.979 minori. Le principali città di destinazione dichiarate all’ingresso in Italia sono Milano, Roma, Napoli e Bologna.

    Ore 13.15 – Ucraina, vicesindaco Dnipro: 1.500 cadaveri russi negli obitori – Negli obitori della città di Dnipro ci sono oltre 1.500 cadaveri di soldati russi che nessuno ha reclamato. Lo ha dichiarato il vicesindaco Mykhailo Lysenko, secondo quanto riportato dall’Ukrainska Pravda.

    Ore 13.10 – Finlandia: vogliamo evitare quello che succede all’Ucraina – “La Russia è il nostro vicino. Abbiamo un lungo confine con loro e vediamo come si comportano in Ucraina adesso. È una guerra in Europa che non volevamo accadesse, ma ora purtroppo è così. Pertanto, dobbiamo ovviamente porci la domanda su come possiamo fare in Finlandia per evitarlo”. Lo ha detto la prima ministra finlandese Sanna Marin, in una conferenza stampa a Stoccolma con la sua omologa svedese Magdalena Andersson. “Ci sono ovviamente diversi rischi per i quali dobbiamo essere pronti. Le minacce provenienti dalla Russia come attacchi informatici, ibridi e così via devono ovviamente essere prese in considerazione”, ha aggiunto.

    Ore 13.05 – Regno Unito amplia lista sanzioni: altri 206 colpiti – Il Regno Unito ha ampliato la lista di entità e individui russi colpiti dalle sanzioni, aggiungendone altri 206. Lo ha annunciato il ministero degli Esteri di Londra. Tra i nuovi sanzionati dalla Gran Bretagna è anche presente Viktor Medvedchuk, l’oligarca ucraino filo-russo arrestato ieri dai servizi segreti ucraini e ucraine, oltre che il magnate del petrolio Vagit Alekperov, a della società energetica Lukoil.

    Ore 13.00 – Kiev: “Oltre 100 civili uccisi a Sumy, tra le vittime anche bimbi e anziani” – “Più di cento civili sono morti, abbiamo trovato anche i corpi di anziani e bambini. Altre persone sono state catturate. Altre centinaia hanno invece dovuto abbandonare le loro case. I militari russi sparavano ovunque”. Lo ha detto in un briefing Dmitro Zhyvytskiy, responsabile militare della regione di Sumy.

    Ore 12.55 – Kiev: “In regione Kherson 7 persone fucilate da russi” – Soldati russi avrebbero ucciso sette persone a colpi d’arma da fuoco in un’abitazione di un villaggio nella regione di Kherson, nell’Ucraina meridionale. Lo riferisce la procura generale ucraina. “Secondo le indagini, i soldati russi hanno sparato a sei uomini e a una donna nel villaggio di Pravdyné. Con l’intenzione di coprire il crimine, gli occupanti hanno fatto saltare in aria la casa dove si trovavano i corpi delle persone uccise”, si legge in un comunicato stampa.

    Ore 12.50 – Finlandia, su adesione Nato decisione a breve – La Finlandia deciderà se candidarsi alla Nato “entro poche settimane”. Lo ha detto la prima ministra finlandese Sanna Marin, in una conferenza stampa congiunta con l’omologa svedese a Stoccolma.

    Ore 12.45 – Kiev: “A Mariupol russi portano 13 forni crematori per cadaveri civili e soldati” – Sono stati portati a Mariupol dai russi 13 forni crematori portatili per bruciare i cadaveri dei civili uccisi e dei soldati russi. Lo ha dichiarato stamattina il ministero della Difesa ucraino.

    Ore 12.40 – Germania: governo punta controllo e esproprio fornitori gas – Il governo tedesco punta a prendere il controllo dei fornitori di gas, anche espropriandoli, “per garantire la sicurezza dell’approvvigionamento”, nel mezzo del conflitto tra Russia e Ucraina. È quanto prevede un progetto di legge consultato da Afp.

    Ore 12.35 – Svezia, media: a giugno il governo chiederà di aderire alla Nato – La prima ministra svedese, Magdalena Andersson, ha deciso che il paese presenterà la sua richiesta per l’adesione alla Nato. Lo affermano fonti del partito social-democratico al governo, riportate dal giornale Svenska Dagblatet. L’obiettivo di Andersson, secondo il giornale, è presentare la domanda al vertice Nato in programma per il 29 e 30 giugno a Madrid.

    Ore 12.30 – Chiese europee chiedono tregua pasquale a Putin e Zelensky – I presidenti della Kek, la Conferenza delle chiese europee, e della Comece, la Commissione dei vescovi cattolici europei, il pastore Christian Krieger e il cardinale Jean-Claude Hollerich, hanno inviato lunedì scorso una lettera indirizzata ai presidenti di Russia e Ucraina, Vladimir Putin e Volodimir Zelensky, in cui hanno chiesto un cessate il fuoco pasquale dalla mezzanotte del 17 aprile alla mezzanotte del 24 aprile. Lo riporta Riforma.

    Ore 12.25 – UE: “Di tutto per punire responsabili crimini guerra” – “Faremo tutto in nostro potere per punire i responsabili dei crimini di guerra in Ucraina”. Lo ha dichiarato la portavoce della commissione europea, Dana Spinant, annunciando le azioni di Bruxelles in sostegno alla procura ucraina per l’assistenza nelle indagini. Tra cui, affidare all’unità di cooperazione giudiziaria dell’Unione Europea (Eurojust) la delega per poter indagare sui crimini.

    Ore 12.20 – Zelensky pronto a ricevere Scholz dopo no a Steinmeier – Dopo il no alla visita del presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier, il presidente ucraino, Volodimir Zelensky, è pronto a incontrare invece il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, perché con quest’ultimo potrà discutere in modo concreto di forniture di armi. Lo ha spiegato il consigliere presidenziale ucraino, Oleksiy Arestovitch, in un’intervista all’emittente tedesca Zdf.

    Ore 12.15 – Putin, sanzioni non fermeranno sviluppo Artico – “Tenendo conto delle varie restrizioni e pressioni dovute alle sanzioni, dobbiamo prestare particolare attenzione a tutti i progetti e piani relativi all’Artico. Non rimandarli, non spostarli”, ha detto Putin, intervenuto in videoconferenza a un incontro sullo sviluppo dell’Artico zona della Federazione Russa. Secondo il presidente russo, al tentativo di frenare lo sviluppo della Federazione russa, è necessario rispondere con lo sviluppo di progetti, principalmente in ambito sociale. “Centinaia di nostri cittadini vivono e lavorano nei territori artici e praticamente tutte le aree della sicurezza nazionale del nostro paese sono concentrate” lì, ha sottolineato.

    Ore 12.10 – Putin: rifiuto Occidente cooperare colpisce europei – Il “rifiuto di alcuni paesi occidentali a cooperare normalmente” con la Russia, “incluso nella sfera energetica, ha già colpito gli europei e gli Stati Uniti”. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin, sottolineando che ora “l’inflazione aumenta”. Lo riporta l’agenzia ufficiale russa Ria Novosti.

    Ore 12.05 – Putin: avremo mercati alternativi per carbone, gas e petrolio – La Russia può aumentare i consumi interni di petrolio, gas e carbone, aumentare la raffinazione e trovare mercati esteri alternativi per le sue risorse. Lo ha ribadito il presidente russo Vladimir Putin.

    Ore 12.00 – Cina a Biden dopo accuse genocidio: “Evitare nuove tensioni” – La Cina “ha sempre sostenuto che sull’Ucraina la massima priorità per tutte le parti interessate è mantenere la calma e la moderazione, cessare il fuoco e fermare la guerra il prima possibile, evitando una crisi umanitaria su larga scala”. È la risposta del portavoce del ministero degli Esteri Zhao Lijian a una domanda sulle accuse di genocidio del presidente Usa Joe Biden alla Russia con l’aggressione all’Ucraina. “Qualsiasi sforzo della comunità internazionale dovrebbe raffreddare la tensione, non alimentarla, e dovrebbe spingere per una soluzione diplomatica, non aggravare ulteriormente gli scenari”, ha aggiunto Zhao.

    Ore 11.55 – Zelensky al parlamento estone: “La Russia sta usando bombe al fosforo” – Il presidente ucraino Volodimir Zelensky ha dichiarato che la Russia stava usando bombe al fosforo in Ucraina, accusando Mosca di usare tattiche terroristiche contro i civili. In un discorso al parlamento estone, Zelensky ha chiesto che l’Ucraina diventi un “paese candidato” dell’UE, affermando che le sanzioni sono necessarie per continuare a esercitare pressioni sulla Russia. Il presidente ucraino ha anche dichiarato che la visita del presidente polacco Andrzej Duda e dei presidenti di Lituania, Lettonia ed Estonia a Kiev in programma oggi sono un importante simbolo di solidarietà.

    Ore 11.50 – Minacce a Di Maio: indagate due persone – Due persone sono indagate dalla procura di Roma nell’indagine sulle minacce di morte e ingiurie ai danni del ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, pubblicate nelle scorse settimane su canali Telegram, dopo sue dichiarazioni in sostegno del popolo ucraino. I carabinieri del reparto operativo della capitale hanno eseguito perquisizioni domiciliari nei confronti di un 46enne della provincia di Milano e a un 48enne della provincia di Siracusa, non appartenenti ad alcuna frangia estremista

    Ore 11.45 – Kiev accusa: i russi hanno usato bombe al fosforo –“Le forze russe hanno attaccato il villaggio di Novodanylivka, nella regione di Zaporizhzhia, con bombe al fosforo”. Lo ha detto il portavoce dell’amministrazione militare regionale Ivan Ariefiev, secondo quanto riporta Kyiv Independent.

    Ore 11.40 – Unhcr: “Rischi tratta e sfruttamento, allerta è alta, rafforzare controlli” – “Sappiamo che quando vi sono conflitti ed esodi il rischio di divenire oggetto di violenza di genere, tratta, abusi, traumi psicologici e separazione familiare aumenta”. Lo ha dichiarato Gillian Triggs, assistente Alto Commissario Unhcr per la protezione, affermando che nel caso dell’attuale guerra in Ucraina “tali rischi risultano moltiplicati” dal momento che la crisi dei rifugiati riguarda soprattutto le “esigenze di protezione di donne e minori che costituiscono il 90 per cento di tutte le persone in fuga oltre confine”. “Ad oggi, fortunatamente, il numero di casi noti è molto basso”, ha detto Triggs. “Ma l’allerta è alta e stiamo informando i rifugiati in merito al rischio di cadere vittime di sfruttatori e reti criminali che potrebbero tentare di approfittare delle loro vulnerabilità o adescarli con promesse di trasporto gratuito, alloggio, lavoro o altre forme di assistenza”.

    Ore 11.35 – Ankara, navi turche a disposizione per l’evacuazione da Mariupol – “La Turchia mette a disposizione navi per l’evacuazione di persone da Mariupol e resta in attesa di una risposta positiva”. Lo ha dichiarato il ministero della Difesa di Ankara, secondo quanto riportato dalla Tass.

    Ore 11.30 – Kiev: Mosca ha ordinato distruzione prove crimini esercito – “La leadership russa ha ordinato la distruzione di qualsiasi prova dei crimini del suo esercito in Ucraina”. Lo hanno dichiarato in un tweet i servizi di intelligence della Difesa ucraina.

    Ore 11.25 – Mosca su Medvedchuk: lo processeranno su “schema britannico” – La Russia prevede un processo sommario “su schema britannico” contro il deputato di opposizione e oligarca filo-russo, Viktor Medvedchuk, arrestato ieri da Kiev. “Lo schema britannico è di avere un processo rapido, una pena detentiva e poi estorcere le prove. Funziona perfettamente”, ha scritto su Telegram la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova commentando le dichiarazioni del ministero dell’Interno ucraino secondo il quale è giusto che ora, “Medvechuk che sia sottoposto a un processo più veloce possibile, dia prove concrete e poi sia scambiato”. Ieri sera, era stato il presidente Volodymyr Zelensky a proporre che l’oligarca fosse parte di uno scambio di prigionieri con i russi. Considerato “l’uomo di Putin” in Ucraina, Medvedchuk era fuggito a fine febbraio agli arresti domiciliari, che stava scontando con l’accusa di tradimento per il suo sostegno ai separatisti del Donbass.

    Ore 11.20 – Kharkiv, “almeno 7 morti nei bombardamenti” – Almeno sette persone sono state uccise e 22 sono rimaste ferite nei bombardamenti della regione nordorientale ucraina di Kharkiv nelle ultime 24 ore. Lo ha affermato il governatore Oleh Synegubov, secondo cui un bambino di due anni è tra le vittime dei 53 attacchi di artiglieria o missilistici che le forze russe avrebbero lanciato nelle scorse ore nella regione.

    Ore 11.10 – Lukashenko: “No unificazione con Mosca, Bielorussia e Russia Stati indipendenti” – Il presidente della Bielorussia Alexander Lukashenko ha escluso un’eventuale “unificazione” del suo Paese con la Russia, sostenendo che questa strategia corrisponde a “vecchi metodi”. Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa bielorussa BelTA, Lukashenko, il principale alleato del presidente russo Vladimir Putin nella regione, ha difeso “l’unità” di Minsk e Mosca, ma sulla base di “due stati indipendenti”.

    Ore 11.00 – Ucraina, capo negoziatori Kiev: “Nessun cambio posizione, colloqui su sicurezza” – 
    L’Ucraina ”non ha cambiato posizione” nei colloqui in corso con la Russia per mettere fine alla crisi. Lo ha detto il capo della delegazione dei negoziatori di Kiev, David Arakhamia, respingendo al mittente le accuse mosse da Mosca, affermando che ”stanno continuando i negoziati sulle garanzie di sicurezza per l’Ucraina”.

    Ore 10.55 – Finlandia, inizia dibattito su adesione Nato – La Finlandia apre oggi il dibattito che potrebbe portare il paese a richiedere l’adesione alla Nato nel giro di poche settimane. Un rapporto commissionato dal governo sul “sostanziale cambiamento” della situazione della sicurezza dopo l’invasione russa dell’Ucraina verrà presentato oggi al parlamento, secondo quanto riferito dal ministero degli Esteri finlandese. L’apertura del dibattito parlamentare vero e proprio è prevista tra una settimana.

    Ore 10.50 – Media, colpite infrastrutture a Zhytomyr e Poltava – Missili russi hanno colpito diverse infrastrutture nelle regioni di Zhytomyr e Poltava. Lo riporta il Kyiv Independent, che cita le autorità locali. Nella regione di Zhytomyr è stata presa di mira la città di Chudniv, mentre in quella di Poltava è stata colpita la città di Myrhorod. Non sono stati ancora riportati feriti o vittime.

    Ore 10.45 – “I russi vogliono fare una parata in caso di vittoria a Mariupol” – I russi hanno intenzione di organizzare una parata a Mariupol il 9 maggio, se la loro campagna militare avrà successo. Lo ha detto su Telegram Petro Andryushchenko, consigliere del sindaco, secondo quanto riporta Ukrinform. “Secondo le nostre informazioni, a Ivashchenko (l’autoproclamato sindaco filorusso di Mariupol) è stato ordinato di ripulire parte del distretto centrale della città dai detriti e dai cadaveri per permettere la sfilata del 9 maggio. Tutto indica che gli occupanti vogliano organizzare un ‘carnevale della vittoria’, in caso di successo”, ha affermato.

    Ore 10.40 – Arcivescovo Kiev: “Inopportuna la Croce portata da russi e ucraini nella Via Crucis” – “Penso che si tratti di un’idea inopportuna”, ha detto l’arcivescovo di Kiev con l’ambasciata Ucraina a proposito dell’idea di affidare la croce a russi e ucraini insieme alla Via crucis al Colosseo. In una nota diffusa dal suo segretariato a Roma di Sviatoslav Shevchuk, capo della Chiesa greco-cattolica ucraina, si fa sapere che l’arcivescovo maggiore di Kiev ha ricevuto “numerosi appelli dei fedeli della Chiesa e della società civile sia dall’Ucraina che dall’estero”, in cui gli si chiedeva di “trasmettere alla Sede Apostolica la grande indignazione e il rifiuto di questo progetto da parte degli ucraini di tutto il mondo”.

    Ore 10.35 – Gentiloni: “Solo resistenza può portare a vera intesa e non a una resa” – “Se tu chiedi agli italiani se è importante chiedere un dialogo con Putin è sacrosanto che la maggioranza risponda di sì ma il punto politico è che arrivare un negoziato bisogna che l’Ucraina continui nella sua resistenza e renda quindi possibile una vera intesa e non una resa. Un’invasione che non trova resistenza, prepara solo un’altra invasione”. Lo ha detto il commissario europeo, Paolo Gentiloni, ieri sera a Di Martedì su La7. “L’obiettivo è arrivare ad accordo ma questo non si può basare sulla presa dell’Ucraina”, ha detto. “Dal punto di vista militare è stata una sconfitta disastrosa per la Russia, l’assedio a Kiev non è stata una finta, è stato il tentativo di prendersi l’Ucraina e installare un governo amico”, ha aggiunto.

    Ore 10.30 – Biden e Johnson: “Aumentare sostegno a Kiev in vista nuova offensiva russa” – Joe Biden e Boris Johnson ieri hanno tenuto un colloquio telefonico durante il quale “hanno parlato della recente visita in Ucraina del premier britannico”. Secondo la Casa Bianca sottolineando che i due leader “hanno affermato il loro impegno a continuare a migliorare l’assistenza militare e umanitaria all’Ucraina di fronte alle continue atrocità commesse dalla Russia”. “Hanno anche apprezzato la cooperazione in corso con alleati e partner per imporre costi severi alla Russia per la guerra non provocata e ingiustificata”, afferma la nota.

    Ore 10.25 – Osce: chiare evidenze di violazioni diritti umani – In Ucraina vi sono “chiari schemi di violazioni del diritto internazionale umanitario da parte delle forze russe nella loro condotta delle ostilità”. È quanto emerge dal rapporto visionato dall’Ansa della missione di esperti indipendenti dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce) per  indagare gli sviluppi della guerra in corso. Secondo l’Organizzazione vi sono “prove credibili” che “i diritti umani più fondamentali” siano stati violati. L’indagine riguarda gli eventi dal 24 febbraio all’1 aprile, non coprendo quindi le atrocità commesse nelle vicinanze di Kiev e a Bucha. La Russia è stata invitata a collaborare con la missione di esperti, ma ha rifiutato.

    Ore 10.20 – Kiev: “nessuna informazione” su resa soldati a Mariupol – Il portavoce del ministero della Difesa ucraina non ha confermato la notizia data da Mosca sulla resa di oltre mille soldati a Mariupol. “Non abbiamo alcuna informazione” a riguardo, ha detto il portavoce.

    Ore 10.15 – Germania, Steinmeier: “Pronto ad andare ma per Kiev visita non desiderata” – Il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier si è offerto di recarsi nella capitale ucraina insieme al presidente polacco Andrzej Duda e agli omologhi di Lettonia, Lituania ed Estonia, ma Kiev avrebbe respinto l’offerta. Lo ha detto lo stesso Steinmeier incontrando i giornalisti a Varsavia e spiegato che la sua proposta era finalizzata a fornire ”un forte segnale della solidarietà europea congiunta all’Ucraina”. Ma ”a quanto pare Kiev non vuole” questa visita. ”Attualmente non è il benvenuto a Kiev. Vedremo se questo cambierà un giorno”, ha detto una fonte diplomatica ucraina a Bild.

    Ore 10.10 – Kiev: attacco russo contro stazione in Ucraina centrale – I russi hanno attaccato una stazione ferroviaria in Ucraina centrale. Lo ha dichiarato il direttore delle Ferrovie ucraine (Ukrzaliznytsia) Oleksandr Kamyshin, affermando che l’attacco non ha causato vittime tra i dipendenti dei treni e tra i passeggeri. In seguito all’attacco russo la Ukrzaliznytsia ha deciso di cambiare il percorso per 17 treni.

    Ore 10.05 – Russia e Cina: “Inammissibile politicizzare lo sport” – Russia e Cina, attraverso i loro comitati olimpici nazionali, hanno espresso la loro posizione di “inammissibilità a politicizzare lo sport”. Durante un incontro in videoconferenza, il presidente del Comitato olimpico russo (Roc), Stanislav Pozdnyakov, ha informato il suo omologo cinese, Gou Zhongwen, dell’esclusione di squadre e atleti russi a livello internazionale a seguito dell’intervento in Ucraina e ha avviato il processo per consentire agli atleti russi di allenarsi in Cina e di allestire eventi sportivi internazionali in territorio russo con altre Nazioni, quali Bielorussia, Armenia e Kazakistan.

    Ore 10.00 – Kiev: a Mariupol esercito mantiene saldo controllo – Kiev sembra smentire l’annuncio russo sulla resa, a Mariupol, di oltre mille soldati della 36esima Brigata della fanteria di Marina. “A Mariupol, le unità della 36esima Brigata, a seguito di una rischiosa operazione si sono uniti al Battaglione Azov, che ha contribuito a questa manovra”, ha scritto su Twitter Oleksiy Arestovich, consigliere della presidenza ucraina. “Questo è ciò che accade quando gli ufficiali non perdono la testa, ma mantengono saldamente il comando e il controllo delle truppe. Non perdiamoci”, conclude il tweet.

    Ore 9.55 – Mosca a Washington: “Basta disinformazione sulle armi chimiche” – Washington deve “smettere di fare disinformazione” sulle armi chimiche. Lo ha detto l’ambasciata russa negli Usa, in risposta alle affermazioni del portavoce del dipartimento di Stato, Ned Price, secondo cui gli Usa temono che Mosca possa cercare di usare le armi chimiche in Ucraina. Secondo l’ambasciata, Washington e Kiev fanno “disinformazione” quando dicono che la Russia potrebbe usare armi chimiche in Ucraina poiché Mosca ha distrutto le sue ultime scorte chimiche nel 2017.

    Ore 9.50 – Papa cita Dostojevskij: “La pace non è mai armata” – Sullo sfondo delle polemiche da parte dell’Ucraina sulla scelta di far portare la croce insieme a due donne ucraina e russa alla Via crucis del Colosseo, il venerdì santo, papa Francesco cita la Leggenda del grande inquisitore di Dostoevskij, all’udienza generale, sottolineando che “la pace di Gesù non sovrasta gli altri, non è mai una pace armata, mai. Le armi del Vangelo sono la preghiera, la tenerezza, il perdono e l’amore gratuito al prossimo, l’amore a ogni prossimo”.

    Ore 9.45 – Russia, a Mariupol arresi più di mille soldati ucraini – Più di mille soldati ucraini si sono arresi alle forze russe nella città portuale di Mariupol, da settimane sotto l’assedio delle forze russe. Lo ha annunciato il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov, citato da Ria Novosti. “Nella città di Mariupol, nell’area dello stabilimento metallurgico Ilyich, a seguito di operazioni offensive condotte con successo delle forze armate russe e delle unità di polizia della Repubblica popolare di Donetsk, 1.026 militari ucraini della 36esima Brigata della fanteria di Marina hanno volontariamente deposto le armi e si sono arresi”, ha detto Konashenkov. A quanto riferito da Mosca, tra i militari consegnatisi ci sono 162 ufficiali.

    Ore 9.40 – Mariupol, battaglia corpo a corpo nell’acciaieria Azovstal – L’esercito russo sta cercando di prendere l’impianto siderurgico Azovstal a Mariupol. Lo hanno dichiarato le forze armate ucraine, parlando di feroci attacchi e perfino combattimenti corpo a corpo nei corridoi dell’enorme complesso industriale usato dai soldati ucraini. Il controllo di questa fabbrica siderurgica è diventato un punto focale nella battaglia per il controllo della città portuale, obiettivo chiave delle forze russe per il controllo del Mar d’Azov. L’acciaieria Azovstal è una delle basi operative chiave per le diverse migliaia di combattenti ucraini rimasti nella città assediata ed è stata scelta come base da una parte del battaglione di estrema destra Azov.

    Ore 9.35 – Macron vuole “parlare di nuovo con Putin e Zelensky” – Il presidente francese Emmanuel Macron ha fatto sapere che intende tenere nuove conversazioni telefoniche con i presidenti di Russia e Ucraina nei prossimi giorni. Lo ha annunciato sul canale televisivo France 2. “Nei prossimi giorni parlerò di nuovo al telefono con il presidente ucraino Volodimir Zelensky e con il presidente russo Vladimir Putin”, ha detto il capo dell’Eliseo, in corsa per il secondo mandato alle elezioni presidenziali francesi. Macron ha anche ribadito che sta facendo ogni sforzo per fermare le ostilità in Ucraina e ha preso le distanze dalle parole del presidente degli Stati Uniti Joe Biden, secondo il quale quanto sta accadendo in Ucraina è un “genocidio”.

    Ore 9.30 – Macron: “Biden parla di genocidio? Starei attento con le parole” – Il presidente francese Emmanuel Macron non ha usato il termine “genocidio”, come il suo omologo statunitense Joe Biden, per accusare il presidente russo Vladimir Putin in relazione all’Ucraina, mettendo in dubbio l’utilità di una “escalation di parole” per porre fine alla guerra. Intervistato da France 2 sulle dichiarazioni di Biden, Macron ha detto di voler essere “attento ai termini”.

    Ore 9.25 – Papa: guerra di questi giorni è oltraggio blasfemo a Dio – “L’aggressione armata di questi giorni, come ogni guerra, rappresenta un oltraggio a Dio, un tradimento blasfemo del Signore della Pasqua, un preferire al suo volto mite quello del falso dio di questo mondo”. Lo ha affermato papa Francesco nel corso dell’udienza generale. “Sempre la guerra è un’azione umana per portare all’idolatria del potere”, ha aggiunto.

    Ore 9.20 – Papa: pace ottenuta con forza è solo intervallo tra guerre – “La pace che Gesù ci dà a Pasqua non è la pace che segue le strategie del mondo, il quale crede di ottenerla attraverso la forza, con le conquiste e con varie forme di imposizione. Questa pace, in realtà, è solo un intervallo tra le guerre. Lo sappiamo bene”. Lo ha detto papa Francesco nell’udienza generale.

    Ore 9.10 – Di Maio: “Le sanzioni servono a non far fare la guerra a Putin” – Le sanzioni servono a evitare che Putin continui a spendere soldi per fare la guerra in Ucraina. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, a “Radio Anch’io”. “Gli dobbiamo imporre le sanzioni, per evitare che continui a impegnare i soldi nella guerra”, ha detto.

    Ore 9.00 – Kadyrov: “Arresi oltre 1.000 marine ucraini a Mariupol” – Il leader ceceno Ramzan Kadyrov, fedelissimo del presidente russo Vladimir Putin, ha detto che oltre 1.000 marine ucraini, “centinaia” dei quali feriti, si sarebbero arresi a Mariupol. Lo ha scritto oggi sul suo canale Telegram, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa russa Tass. La loro decisione di arrendersi “è un scelta giusta”, ha detto Kadyrov.

    Ore 8.50 – Di Maio: “Con la Russia sempre un canale aperto” – “Il tema fondamentale è la diplomazia. Proprio quando le parti si rifiutano di lavorare alla diplomazia noi dobbiamo accelerare su questo”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Luigi di Maio, a “Radio anch’io” parlando del conflitto ucraino. “Dobbiamo promuovere una conferenza di pace preceduta da un cessate il fuoco. Il paese che sta lavorando di più alla pace è la Turchia che riesce a parlare con entrambe le parti, ma l’Italia ha sempre un canale aperto con Mosca”.

    Ore 8.40 – Kiev: oggi impossibile aprire corridoi umanitari – La vice prima ministra ucraina Irina Vereshchuk ha affermato che oggi non è stato possibile aprire alcun corridoio umanitario. In un messaggio su Telegram, ha accusato le forze di occupazione russe di aver violato il cessate il fuoco e bloccato gli autobus che evacuano i civili. Vereschuk ha aggiunto che le autorità ucraine sono al lavoro per riaprire i corridoi umanitari il più presto possibile.

    Ore 8.30 – Ucraina, presidenti Lituania, Polonia, Lettonia ed Estonia diretti a Kiev – I presidenti di Polonia, Lituania, Lettonia ed Estonia sono diretti a Kiev per incontrare Volodimir Zelensky. Lo ha dichiarato Jakub Kumoch, un consigliere del presidente polacco. “Diretto a Kiev con un messaggio forte di sostegno politico e assistenza militare”, ha scritto su Twitter il presidente della Lituania, Gitanas Nauseda, assicurando che “la Lituania continuerà a sostenere la battaglia dell’Ucraina per la sua sovranità e libertà”.

    Ore 8.20 – Papa: fermare la guerra, fermare il riarmo – “Sono le tante guerre dimenticate, che di tanto in tanto ricompaiono davanti ai nostri occhi disattenti. Queste guerre ci apparivano ‘lontane’. Fino a che, ora, quasi all’improvviso, la guerra è scoppiata vicino a noi. L’Ucraina è stata aggredita e invasa”. Lo ha detto Papa Francesco, nell’introduzione al saggio “Contro la guerra. Il coraggio di costruire la pace”, pubblicata da Il Corriere della Sera.

    Ore 8.10 – Kiev, procura generale: da forze russe più di 6mila crimini di guerra, uccisi 191 bambini – Le autorità ucraina stanno indagando su 6.261 presunti crimini di guerra commessi dalle truppe russe. Lo ha dichiarato la procura generale ucraina, secondo cui il bilancio dei bambini uccisi dall’inizio del conflitto è salito a 191.

    Ore 8.00 – Kiev: almeno 20 giornalisti uccisi da inizio conflitto – Almeno 20 giornalisti sono stati uccisi in Ucraina dallo scorso 24 febbraio, dall’inizio dell’invasione russa. Lo ha denunciato sul suo canale Telegram l’Unione nazionale dei giornalisti dell’Ucraina, citando la procura generale del paese, secondo quanto riportato dalla Bbc.

    Ore 7.50 – Bombardamenti su Kharkiv e Mariupol: colpite infrastrutture – Continuano i bombardamenti russi con artiglieria su Kharkiv e aerei su Mariupol dove sono state colpite infrastrutture civili: presa di mira anche la regione di Zaporizhia. Lo ha riferito lo stato maggiore delle forze armate ucraine nel suo rapporto giornaliero pubblicato sulla sua pagina Facebook. Secondo il rapporto, nelle direzioni Donetsk e Tavriya l’esercito russo sta lanciando attacchi aerei e sta avanzando nell’area del complesso metallurgico Azovstal e del porto di Mariupol.

    Ore 7.40 – Ministero Interno ucraino: oltre 720 morti a Bucha e aree intorno Kiev – Più di 720 persone sono state uccise a Bucha e in altri sobborghi di Kiev occupati dalle truppe russe e oltre 200 risultano disperse. Lo ha riferito il ministero dell’Interno ucraino. A Bucha, il sindaco Anatoliy Fedoruk ha detto che sono stati trovati 403 corpi e che il numero potrebbe aumentare.

    Ore 7.30 – Zelensky: “Da Biden parole vere da vero leader” – “Parole vere di un vero leader”. Lo ha scritto in un tweet, il presidente ucraino Volodimir Zelensky dopo che ieri sera per la prima volta Joe Biden ha usato la parola “genocidio” per descrivere le atrocità in Ucraina dopo l’invasione russa. “Chiamare le cose con il loro nome è fondamentale per resistere al male”, ha aggiunto Zelensky. “Siamo grati per l’assistenza fornita sinora dagli Usa e abbiamo bisogno con urgenza di più armi pesanti per evitare ulteriori atrocità russe”.

    Ore 7.20 – Biden pronto a dare altri 750 mln dollari in armi – Gli Stati Uniti intendono annunciare entro 48 ore altri 750 milioni di dollari in assistenza militare all’Ucraina invasa dalle forze russe. Lo riferisce l’agenzia Reuters, citando due fonti dell’amministrazione americana, secondo le quali il presidente Joe Biden userà i suoi poteri per trasferire equipaggiamenti senza passare per l’approvazione del Congresso. Tra gli aiuti è molto probabile che ci siano anche sistemi di artiglieria. La settimana scorsa, la Casa bianca aveva sottolineato come dall’inizio dell’invasione russa abbia fornito all’Ucraina assistenza per 1,7 miliardi di dollari.

    Ore 7.10 – Zelensky a Mosca: Medvedchuk in cambio nostri soldati – Il presidente ucraino Volodimir Zelensky ha proposto uno scambio di prigionieri dopo la cattura di Viktor Medvedchuk, oligarca ucraino vicino al presidente russo Vladimir Putin. “Propongo alla Federazione russa lo scambio di questo tizio dei vostri” per uomini e donne ucraini catturati dalle forze di Mosca durante l’invasione, ha detto Zelensky.

    Ore 7,00 – Biden accusa la Russia di genocidio – Per la prima volta dall’inizio della guerra, il presidente Usa Joe Biden ha accusato la Russia di Vladimir Putin di genocidio. Biden lo ha detto nel corso di un discorso in Iowa sull’aumento dei prezzi della benzina. “Il vostro bilancio familiare, la vostra possibilità di fare il pieno non dovrebbe dipendere dal fatto che un dittatore dichiara guerra e commette genocidio dall’altra parte del mondo”.

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