Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 19:58
Pirelli Summer Promo
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

In Giappone il governo premia i dipendenti che vanno via prima dal lavoro

Immagine di copertina

Nel paese delle giornate lavorative di 14 ore, il Premium Friday permette di uscire alle 15 dall'ufficio e di ricevere un bonus di 28 dollari

Mentre nel resto del mondo rimanere più del dovuto sul luogo di lavoro è una rarità da retribuire come straordinario, in Giappone l’incentivo deve essere dato a chi sceglie di tornare a casa senza trattenersi oltre le 8 ore canoniche. 

S&D

— Questa notizia puoi leggerla direttamente sul tuo Messenger di Facebook. Ecco come

A sperimentare per prima questa realtà è stata l’agenzia di pubbliche relazioni di Tokyo Sunny Side Up che nel mese di febbraio ha dato la possibilità ai suoi dipendenti di uscire prima per un venerdì al mese. L’iniziativa, però, si è rivelata un flop perché nessuno ha deciso di aderire alla “giornata corta”.

Secondo Ryuta Hattori, capo del settore comunicazione della società, il motivo è tutto culturale: l’abitudine per i giapponesi è quella di lavorare duro. “Andare via prima è semplicemente qualcosa che non si fa”, dice.

La Premium Friday Campaign è stata introdotta a livello nazionale dal governo giapponese per tentare di ridurre al minimo le spese legate al trattamento dello stress lavorativo, molto alto nel paese. I dipendenti vengono invogliati a uscire dall’ufficio alle 15 con un bonus di circa 28 dollari.

Il mancato successo dell’iniziativa ha, però, rivelato una situazione ancora più grave: i lavoratori giapponesi sono stati spinti davvero oltre il limite. La giornata lavorativa di molti può raggiungere le 14 ore quotidiane. 

Ci potrebbe essere, però, un’altra spiegazione. Molti dipendenti non osano andare via prima dal posto di lavoro se il capo rimane alla sua scrivania. E potrebbe c’entrare anche l’assenza di manodopera di cui il Giappone soffre da sempre e che costringe tutti a gestire un carico di lavoro superiore al normale.

L’eccesso di lavoro – karoshi in giapponese – ha causato anche molte morti nel paese asiatico. Si calcola che nel 2015 le persone morte o suicidatesi perché non riuscivano a gestire lo stress lavorativo sono state 2.159. Un report del 2016 ha rivelato che alcune aziende avevano lavoratori con circa 80 ore extra nel loro piano mensile.

Nemmeno i lavoratori stranieri immigrati in Giappone sembrano essere immuni dal problema. Il peso culturale e sociale è troppo forte per non adeguarsi. Alcune aziende occidentali presenti nel paese cominciano la giornata alle 6 del mattino per poter sfruttare tutte le ore possibili.

Gli impiegati rimangono alle loro scrivanie fino a sera anche negli uffici governativi, anche se il suono della campanella segnala più volte la fine dei loro turni.

Il ministero dell’Economia ha comunicato che sono 130 le aziende che hanno aderito all’iniziativa del Premium Friday. Molti dipendenti, però, si trovano comunque a lavorare, anche quando scelgono di lasciare le loro scrivanie.

Nel mese di marzo 2017 l’agenzia di pubbliche relazioni di Hattori ha ottenuto il primo successo: è riuscita a fare aderire tutti all’uscita anticipata del venerdì. 

— Non restare fuori dal mondo. Iscriviti qui alla newsletter di TPI e ricevi ogni sera i fatti essenziali della giornata

Ti potrebbe interessare
Esteri / Gaza: oltre 34.180 morti. Hamas chiede un'escalation su tutti i fronti. Tel Aviv nega ogni coinvolgimento con le fosse comuni di Khan Younis. Libano, Idf: "Uccisi due comandanti di Hezbollah". Il gruppo lancia droni su due basi in Israele. Unrwa: "Impedito accesso ai convogli di cibo nel nord della Striscia"
Esteri / Gaza, caso Hind Rajab: “Uccisi anche i due paramedici inviati a salvarla”
Esteri / Suoni di donne e bambini che piangono e chiedono aiuto: ecco la nuova “tattica” di Israele per far uscire i palestinesi allo scoperto e colpirli con i droni
Ti potrebbe interessare
Esteri / Gaza: oltre 34.180 morti. Hamas chiede un'escalation su tutti i fronti. Tel Aviv nega ogni coinvolgimento con le fosse comuni di Khan Younis. Libano, Idf: "Uccisi due comandanti di Hezbollah". Il gruppo lancia droni su due basi in Israele. Unrwa: "Impedito accesso ai convogli di cibo nel nord della Striscia"
Esteri / Gaza, caso Hind Rajab: “Uccisi anche i due paramedici inviati a salvarla”
Esteri / Suoni di donne e bambini che piangono e chiedono aiuto: ecco la nuova “tattica” di Israele per far uscire i palestinesi allo scoperto e colpirli con i droni
Esteri / Francia, colpi d'arma da fuoco contro il vincitore di "The Voice 2014": è ferito
Esteri / Gaza, al-Jazeera: "Recuperati 73 corpi da altre tre fosse comuni a Khan Younis". Oic denuncia "crimini contro l'umanità". Borrell: "Israele non attacchi Rafah: provocherebbe 1 milione di morti". Macron chiede a Netanyahu "un cessate il fuoco immediato e duraturo". Erdogan: "Evitare escalation". Usa: "Nessuna sanzione per unità Idf, solo divieto di ricevere aiuti"
Esteri / Raid di Israele su Rafah: ventidue morti tra i quali nove bambini
Esteri / Influenza aviaria, la preoccupazione dell’Oms per la trasmissione tra umani
Esteri / Media: “Hamas valuta l’ipotesi di lasciare il Qatar”. Bombardata in Iraq una base filo-iraniana
Esteri / Israele ha lanciato un attacco contro l’Iran: colpita una base militare a Isfahan. Media: “Teheran non pianifica una ritorsione immediata”. Blinken: "Usa non coinvolti"
Esteri / Germania, arrestate due spie russe che preparavano sabotaggi