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    Chi è Gergely Karácsony, il sindaco di sinistra e ecologista che ha battuto Orban a Budapest

    Gergely Karácsony Credit: Ansa

    Quarantaquattro anni, di sinistra, ecologista: Karácsony ha trovato la ricetta vincente contro il sovranismo

    Di Veronica Di Benedetto Montaccini
    Pubblicato il 14 Ott. 2019 alle 19:02

    Chi è Gergely Karácsony, il sindaco di sinistra e ecologista che ha battuto Orban a Budapest

    Gergely Karácsony è il nuovo sindaco di Budapest. Il partito ungherese di destra radicale Fidesz, guidato dal primo ministro Viktor Orbán, il 13 ottobre ha perso le elezioni comunali in diverse altre città del paese. Quarantaquattro anni, di sinistra, ecologista: vediamo chi è il primo cittadino che ha trovato la ricetta vincente contro il sovranismo.

    Gergely Karácsony chi è

    Karácsony è stato candidato dai Verdi, ma è stato appoggiato in una coalizione inedita anche dal partito neonazista Jobbik il cui logo non compariva comunque sui manifesti. “Questo partito non è più di estrema destra, gli elementi più radicali se ne sono andati”, si era giustificato Karácsony poco prima del voto.

    Il nuovo sindaco ha espugnato Budapest conquistando il 51 per cento dei consensi, davanti a Istvan Tarlos, che si è fermato al 44 per cento dei voti. Tarlos, al governo dal 2010, ha riconosciuto la vittoria dell’avversario, e si è congratulato con lui al telefono. Oltre a Budapest l’opposizione ha vinto le elezioni comunali anche in altre importanti città del paese, tra cui Miskolc, Seghedino e Eger, mentre Fidesz ha vinto a Debrecen, Győr, e Kecskemét.

    Quello di Gergely Karacsony, 44 anni e professore di Scienze Politiche, è il profilo di un politico di centrosinistra con idee progressiste e di apertura rispetto alle politiche migratorie e impegnato nel proporre una svolta green al paese: “Riporteremo la città dal 20esimo secolo al 21esimo. Budapest sarà green e libera, la riporteremo in Europa”, ha dichiarato.

    Karácsony ha basato la sua campagna elettorale sulle promesse di migliorare i trasporti pubblici e di rendere Budapest “una città verde”, ma non ha mai nascosto il fatto che il suo primo obiettivo fosse quello di “rompere il mito secondo cui Viktor Orbán è invincibile”.

    Commentando i risultati, Orbán ha invece detto che la campagna elettorale è stata difficile e ha sottolineato che i candidati di Fidesz hanno comunque vinto in molte città, come Debrecen, Győr, e Kecskemét. Per Karácsony, invece, “la vittoria di Budapest è solo il primo passo per cambiare l’Ungheria”.

    Andras Biro-Nagy, analista politico intervistato dal Guardian, ha spiegato che “la nuova strategia di cooperazione all’interno delle opposizioni funziona”, non solo nella capitale, ma anche in molte città di provincia e che i risultati delle amministrative rappresentano “la prima crepa” all’interno del sistema creato da Orbán.

    La sconfitta di Orban è ancora più rilevante se si pensa che proprio in campagna elettorale per le comunali il premier magiaro aveva puntato tutto su una narrativa opposta a quella di Karácsony, con durissimi messaggi anti-migranti e anti-Europa.

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