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    “Giustizia per George”: in 48 ore più di 4 milioni di firme per l’afroamericano morto soffocato dalla Polizia

    Di Giovanni Macchi
    Pubblicato il 28 Mag. 2020 alle 19:28 Aggiornato il 3 Giu. 2020 alle 09:37

    Una petizione per chiedere giustizia per George Floyd, l’afroamericano ucciso dalla polizia a Minneapolis il 27 maggio, è stata lanciata da una ragazza su Change.org e nel giro di 48 ore ha raccolto 4.462.305 milioni di firme.

    “Perché il poliziotto non è in galera?”

    Anche Jacob Frey, primo cittadino della principale città del Minnesota, partecipa alle proteste e alla petizione:”George Floyd merita giustizia, la sua famiglia merita giustizia, la comunità nera e la città meritano giustizia”. Almeno qualcuno che lo ha detto c’è. Ma dietro questa morte terribile e dietro l’impunità dell’agente assassino c’è il marciume del sistema americano nella quale la polizia ha troppo spesso la licenza d’uccidere.

    Lo stesso sistema che qualche sovranista trumpiano vorrebbe importare nella nostra civiltà giuridica negando il reato di tortura e aumentando la protezione di coloro che tra le forze di polizia mostrano un’indole violenta. Il sindaco di Minneapolis, Jacob Frey, ha esortato oggi le autorità ad arrestare l’agente di polizia bianco che ha soffocato, provocandone la morte, l’afroamericano George Floyd. “Perché l’uomo che lo ha ucciso non è in prigione? – ha chiesto durante una conferenza stampa – George Floyd merita giustizia, la sua famiglia merita giustizia, la comunità nera e la nostra città meritano giustizia”.
    Il sindaco, che non ha l’autorità per incriminare l’agente, ha detto di aver chiesto al procuratore della contea di farlo, senza specificare con quali accuse.

    La petizione

    Nella petizione si legge: “George è stato ammanettato e trattenuto, ed è stato completamente collaborativo, fino a che la situazione è precipitata. Uno dei due agenti di polizia, infatti, ha messo il ginocchio sul collo di George, tenendolo premuto per interi minuti, mentre George urlava che non riusciva a respirare.

    Chi ha scritto il testo della petizione continua: “Gli astanti hanno ripetutamente chiesto all’agente di polizia di togliere il ginocchio dal collo di George, ma il poliziotto non ha ascoltato e ha continuato a premere, soffocandolo. Per la cronaca, George non era nemmeno ricercato per un crimine violento. Semplicemente un negozio di alimentari aveva sostenuto che George avesse pagato con un assegno scoperto.”

    Organizzatori e firmatari affermano di voler “attirare l’attenzione del sindaco Jacob Frey e del procuratore distrettuale Mike Freeman, per chiedere che venga depositata immediatamente l’accusa di omicidio contro gli agenti che hanno soffocato George”.

     

    L’omicidio ha scatenato diverse proteste con scontri tra i manifestanti e la polizia. Sul caso sta indagando l’FBI mentre il candidato democratico Joe Biden ha chiesto un’indagine federale. I quattro agenti della polizia coinvolti nella morte dell’uomo sono stati licenziati e il sindaco Frey l’ha definita una scelta giusta.

    La petizione lanciata per George Floyd propone quindi la richiesta di un’accusa di omicidio contro i quattro mentre dal mondo dello sport Usa si sono sollevate diverse reazioni simbolo di un’America scossa dalla morte dell’uomo.

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