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Home » Esteri

“Hai macchiato l’onore della famiglia”, uomo uccide la sorella 17enne e diffonde il video online

Immagine di copertina

Un amico dell'uomo, che lo istigava a compiere il gesto per "lavare la vergogna", ha ripreso tutta la scena, che è stata diffusa online, provocando un'ondata di indignazione

Fratello uccide sorella delitto onore – Un uomo ha ucciso la sorella per “lavare il suo onore” e ha pubblicato il video dell’uccisione su Facebook. È successo in Siria, dove si è consumato l’ennesimo delitto per onore ai danni di una donna.

S&D

Orrore e indignazine hanno accolto il video brutale pubblicato dall’uomo. La donna, 17 anni – identificata dai giornalisti siriani e dagli utenti dei social come Rasha Bseis – è stata colpita ripetutamente con un fucile automatico nella città ribelle di Jarablus, vicino al confine turco, da un uomo che si dice fosse suo fratello.

Nel video si vede una giovane donna che si rannicchia contro un muro, mentre un uomo la sovrasta con un’arma. Lui apre il fuoco, sollevando polvere dal pavimento e dal muro. In sottofondo i avverte nitida la voce di qualcuno che grida “lava via la tua vergogna”.

Il video ha registrato migliaia di visualizzazioni, è stato condiviso online ed è diventato virale, ma ha suscitato una vera e propria ondata di indignazione. Sul sito di notizie libanese Al-Modon si legge che la polizia sta indagando e che è stato emesso un mandato di cattura nei confronti dell’uomo.

L’azione degli attivisti

Gli attivisti hanno risposto con una campagna di denuncia contro la cosiddetta violenza “d’onore”.
Secondo quanto riferito da BBC, il disegno di una donna assassinata che guarda paurosamente nella telecamera, con la didascalia “crimine senza onore”, circola sul web già da lunedì 22 ottobre.

Kish Malek (Check Mate), un’organizzazione civile con sede nel sud della Turchia, è stata tra i gruppi di attivisti che hanno pubblicato l’immagine su Facebook. “Un giovane della città di Jarablus ha ucciso sua sorella dopo l’istigazione diretta da parte dei un suo amico, presumibilmente per ‘lavarla dalla vergogna’” ha scritto l’organizzazione. “L’istigatore ha filmato il crimine e l’ha pubblicato sui social network”, ha aggiunto.

Condividendo l’immagine, la ONG siriana Women Now for Development ha rilasciato una dichiarazione per chiedere giustizia per Rasha Bseis.”Rasha non è solo la vittima della diffusione di armi e assenza di sicurezza, è vittima di un pericoloso concetto sociale, che si basa sul pretesto di ‘lavare la vergogna’ come punizione accettata – e talvolta incoraggiata”, ha scritto la ONG.

Una copia della loro dichiarazione sarà inviata al consiglio locale che governa Jarablus e a tutti gli altri organismi legali interessati, ha osservato l’organizzazione. La scrittrice siriana e attivista per i diritti delle donne Rima Flihan ha detto alla BBC che non ci sono statistiche precise per gli omicidi d’onore in Siria, ma che “la Siria e il Medio Oriente si erano classificati molto in alto nelle precedenti statistiche globali”.

“Ho lavorato a lungo dal 2005 in Siria in campagne per contrastare quello che è conosciuto come crimine d’onore”, ha detto. “Il crimine è incoraggiato da una legge che è indulgente nei confronti dell’omicida e di una società che riduce in parte l’onore di una famiglia al corpo di una donna”, ha detto ancora la scrittrice.

Nel 2009, la Siria ha cancellato una legge che limita le punizioni per gli uomini condannati per l’uccisione di parenti di sesso femminile che considerano avere avuto rapporti sessuali in modo illecito. Al momento, Human Rights Watch ha detto che la misura non è andata molto lontana. La legge ha introdotto una pena minima di due anni per i perpetratori dei cosiddetti “delitti d’onore”.

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