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    L’anziana che pregava all’alba, il sacrestano, la giovane mamma: chi sono le 3 vittime della strage di Nizza

    Di Marta Vigneri
    Pubblicato il 29 Ott. 2020 alle 16:44 Aggiornato il 29 Ott. 2020 alle 16:46

    Francia, chi sono le tre vittime dell’attentato di Nizza

    Tre persone, due donne e un uomo, sono state uccise nell’attacco terroristico alla cattedrale di Nizza di giovedì 29 ottobre. Le prime due vittime sono state assassinate all’interno della basilica di Notre Dame, la terza, una donna, era riuscita a fuggire all’esterno prima di soccombere a causa delle gravi ferite inflitte dall’attentatore, un 25enne armato di coltello, che avrebbe tentato di sgozzarla. Secondo quanto riportato dal quotidiano francese Le Figaro, la prima delle tre vittime è una donna di circa 70 anni, che si era recata nella cattedrale per pregare all’alba. È stata trovata con la gola tagliata, “quasi decapitata”, vicino all’acquasantiera della chiesa, ha raccontato una fonte della polizia.

    Deceduto anche il sacrestano della cattedrale, di circa 45 anni, “un ragazzo qualunque, nel senso buono della parola: simpatico, aperto”, racconta Gil Florini, l’anziano sacerdote di Nizza. Di nome Vincent, era padre di due figlie e aveva lavorato a Notre Dame per 10 anni. La moglie si è recata sul luogo dopo la tragedia, accompagnata da una persona che la aiutava a reggersi in piedi dopo la terribile notizia. Due fedeli della basilica l’hanno definito un uomo “tranquillo”, che ha dedicato tutta la sua vita al “servizio della Chiesa”.

    “Non era uno che passava e non si fermava: ascoltava sempre, aiutava sempre il prete”, ha raccontato una conoscente a NiceMatin. La terza vittima è una donna di circa 30 anni, che è stata pugnalata a morte più volte. Per il momento non sono emersi dettagli sulla sua identità, ma una fonte della polizia ha raccontato che era riuscita a sfuggire all’assalitore, dopo essere stata gravemente ferita. Si è poi rifugiata in un bar vicino. Secondo una testimone, citata da BfmTv, prima di soccombere alle ferite avrebbe detto: “Dite alla mia famiglia che la amo”.

    Intanto, l’aggressore è stato neutralizzato dalla polizia e ferito gravemente. Si trova ricoverato all’ospedale della città. Il sindaco di Nizza, Christian Estrosi, ha detto che “tutto fa pensare a un attacco terroristico”, parlando di “islamofascismo”. Estrosi, ex ministro di Sarkozy, nella prima conferenza stampa dopo l’attentato a Nizza ha aggiunto: “Dobbiamo applicare il pugno duro. Non se ne può più. Ci vuole il pugno duro, va sconfitto il nemico dell’estremismo”.

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