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Home » Esteri

Il figlio di un nazista restituirà i quadri che la sua famiglia aveva rubato in Polonia

Immagine di copertina

Il 5 marzo a Cracovia Horst Wächter parteciperà a una cerimonia durante la quale riconsegnerà al governo polacco tre quadri tra quelli sottratti dalla sua famiglia

I genitori di Horst Wächter gli hanno lasciato un’eredità onerosa. Suo padre, Otto Gustav von Wäechter, era un avvocato austriaco che si unì alle SS di Hitler diventandone nel 1944 Gruppenführer, un grado molto elevato del personale di comando.

Nel 1940 fu responsabile dell’espulsione di 68 mila ebrei da Cracovia e della creazione del Ghetto per gli altri 15 mila che rimasero nella capitale.

Sua madre, Lora Wächter, nel dicembre 1939 rubò numerosi pezzi tra dipinti e mobili antichi dal Museo Nazionale di Cracovia. Dopo settantacinque anni il cognome Wächter suscita ancora paura in Polonia.

È da molti anni che Horst tenta di restituire le opere alla loro sede originaria, il Palazzo Potocki, incontrando l’opposizione della famiglia Potocki stessa che “non vuole aver niente a che fare con un figlio di nazisti”.

Questa storia avrà però finalmente un lieto fine nella cerimonia che si terrà nella giornata di domenica 5 marzo, a Cracovia, durante la quale sarà Horst Wächter stesso a restituire tre quadri tra quelli sottratti dalla sua famiglia al governo polacco.

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Con questo gesto unico nel suo genere Horst dichiara che “non restituisco gli oggetti per me, ma per il bene di mia madre”, morta nel 1985.

“Questo è probabilmente il primo caso di un membro di una delle famiglie più importanti dell’occupazione nazista che restituisce delle opere d’arte rubate alla Polonia durante la guerra” dice Ryszard Czarnecki, vice presidente del Parlamento Europeo e membro del partito Diritto e Giustizia (PiS) polacco.

Wächter si augura che “questa mia azione incoraggi altre famiglie in possesso di opere rubate come bottino di guerra di farne ritorno invece di venderle all’asta”.

Inoltre aggiunge un pensiero sulla situazione politica odierna: “In tempi difficili ci sono sempre stati leader che convincono i loro sostenitori che gli altri – tutti quelli di diversa cultura, lingua o religione – sono responsabili dei loro problemi e che la loro comunità deve sbarazzarsi di loro. Il periodo nazista è sicuramente destinato a ripetersi”.

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