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L’Egitto sta costruendo la sua nuova capitale, ma la città non ha ancora un nome

Immagine di copertina
Il progetto. Credit: Getty Images

I lavori per la costruzione della nuova capitale amministrativa dovrebbero concludersi a giugno 2019 e servirà a ridurre la popolazione del Cairo e a presentare una nuova idea di Egitto

In Egitto proseguono i lavori per la costruzione di una nuova capitale amministrativa: il progetto è considerato uno dei pi grandi di sempre e dovrebbe ospitare fino a 6,5 miliardi di persone.

La città sorgerà a est del Cairo, tra il fiume Nilo e il Canale di Suez. Al momento però non è stato ancora trovato un nome per la megacapitale, che continua ad essere chiamata più semplicemente NAC.

L’annuncio della costruzione della città era stato dato nel 2015 in una conferenza stampa tenutasi a Sharm el-Sheikh e il progetto servirà anche a risolvere i problemi di sovraffollamento dell’attuale capitale egiziana, in cui risiedono circa 19 milioni di persone.

I lavori avanzano rapidamente: sono stati già realizzati numerosi edifici esiste già un piano regolatore delle strada e l’obiettivo è di completare la città entro giugno 2019.

La nuova capitale è stata progettata per ospitare un nuovo parlamento, una banca centrale, un aeroporto, un palazzo presidenziale, che sarà 8 volte più grande della Casa Bianca, un quartiere degli affari, il minareto e il campanile più alto dell’Egitto e un parco a tema più grande di Disneyland.

Tra gli stakeholders del progetto ci sono l’esercito egiziano, le imprese cinesi e degli Emirati.

Il piano della città è stato realizzato dagli architetti statunitensi Skidmore, Owings e Merrill ed è fortemente voluto dal presidente al Sisi.

Non è la prima volta che un presidente decide di creare una nuova città amministrativa per spostare la capitale: in passato lo stesso è stato fatto in Brasile con Brasilia e con Abuja in Nigeria.

Oltre a risolvere il problema abitativo, la creazione di una nuova capitale si inserisce in un più grande progetto di rebranding dell’Egitto, che vuole mostrarsi come un luogo stabile e in cui le imprese internazionali possono investire.

“Abbiamo il diritto di avere un sogno”, ha affermato il portavoce del megaprogetto, Khaled al-Husseini.

Il NAC segna anche un punto di rottura con il periodo in cui in Egitto era retto da  Hosni Mubarak, il quarto presidente dell’Egitto che ha governato dal 1981 al 2011, secondo quanto spiegato da Daniel Brook, l’autore di “A History of Future Cities”.

“Dimostra che Sisi è un uomo forte: vuole proporre un luogo dove fare affari, in contrasto con l’Egitto del passato”.

L’esperto David Butter di Chatham House ha spiegato a The Independent che il progetto della città è stato realizzato avendo come modello gli Emirati Arabi Uniti.

“È simile a Dubai, e l’Al Massa Hotel è già stato aperto con questo spirito”, ha affermato l’esperto.

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