Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 19:58
Pirelli Summer Promo
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

La foto simbolo nelle proteste in Venezuela contro Maduro

Immagine di copertina

Il suo gesto ha ricordato il giovane cinese di Piazza Tienanmen nel 1989. La manifestante è stata fermata da due agenti e condotta alla stazione di polizia

Avvolta nella bandiera venezuelana, con le mani sul volto, una manifestante si piazza davanti a un carro armato ostacolandone il passaggio. Lì a pochi metri da lei si consumano scontri tra la polizia e i manifestanti appartenenti all’opposizione contro l’attuale presidente Maduro.

S&D

— Questa notizia puoi leggerla direttamente sul tuo Messenger di Facebook. Ecco come

La donna vestita di bianco impedisce al mezzo militare di proseguire oltre. Un gesto che per molti emula quello compiuto dal giovane cinese che nel 1989 tentò di fermare i carri armati a Piazza Tiananmen. Per questo la donna è diventata in poche ore il simbolo delle proteste di massa che stanno interessando le strade e le piazze del paese sudamericano. 

Al momento si contano cinque morti, decine di feriti e centinaia di arresti. Tra le migliaia di manifestanti scesi in piazza c’era anche lei, la donna che ha tentato di fermare l’avanzata del carro armato piazzandosi dinanzi al veicolo. Il suo gesto è stato immortalato anche in un video diffuso in rete.

Di lei non si conosce l’identità e il suo atto di protesta è stato bruscamente interrotto dall’intervento della polizia che l’ha caricata con la forza in sella a una motocicletta. 

Per farla desistere prima che venisse prelevata dagli agenti, uno dei soldati a bordo del mezzo militare è uscito dall’abitacolo lanciandole contro un fumogeno caduto a pochi metri da lei. Ma la donna non ha mostrato cenni d’arresa, continuando a sostare davanti al veicolo. 

Alcune immagini scattate dai fotografi che si trovavano sul luogo delle proteste immortalano la manifestante presa con la forza dalla polizia e condotta via da due di loro. Le proteste nel paese che vanno avanti dalla fine di marzo, in seguito alla decisione della corte suprema di togliere i poteri al parlamento venezuelano, hanno raggiunto il loro apice il 19 aprile, quando gli schieramenti pro e contro Maduro sono scesi in piazza a Caracas. 

“La madre di tutte le marce”

La protesta di mercoledì è stata soprannominata dall’opposizione “la madre di tutte le marce”. L’intenzione è quella di manifestare contro il presidente Nicolas Maduro che è stato accusato di voler trasformare il paese in una dittatura durante la dura crisi economica. 

I manifestanti chiedono al governo di presentare un piano per le elezioni, ridurre i controlli sulle proteste e rispettare le opposizioni.

Maduro ha risposto convocando una marcia parallela del partito socialista nella capitale Caracas. Alla base della rivolta c’è una decisione della corte suprema della fine del mese di marzo con la quale il tribunale aveva esautorato il parlamento.

I precedenti tentativi di realizzare marce nel paese sono stati bloccati dalla guardia nazionale. Le autorità venezuelane disporranno la chiusura 27 stazioni della metro e stabiliranno dei checkpoint per rallentare l’ingresso nella città.

L’opposizione ha marciato in tutto il paese e i manifestanti che si sono dati appuntamento nella capitale venezuelana sono giunti da 26 città, sfilando per le vie principali e tentando di raggiungere la sede dell’Ombudsman, il Difensore Civico, nel centro della città. 

Poco dopo mezzogiorno, un 17enne, Carlos Josè Moreno, è stato colpito a morte da un proiettile mentre stava camminando nel centro di Caracas a pochi metri dalla una delle manifestazioni. Rimane al momento senza un volto il responsabile del gesto. Il fratello della vittima, Melvin Sojo, ha raccontato al giornale locale L’Avanguardia che il giovane era uno studente di economia e passava di lì mentre si stavano svolgendo le proteste, dopo aver lasciato la sua casa nel quartiere ovest di Caracas per partecipare a una partita di calcio. 

In diverse parti della capitale venezuelana si sono verificati atti repressivi contro i manifestanti che sono stati respinti con proiettili di gomma e gas lacrimogeni. Episodi simili si sono verificati anche in altre città, come San Cristobal e Maracaibo. 

Nella città di San Cristobal, capitale dello stato di Tachira, una donna di 23 anni è stata uccisa dopo essere stata colpita da un colpo di pistola: dalle prime ricostruzioni, la giovane non stava partecipando a nessuna manifestazioni, anche se si trovava nei pressi dell’area interessate dalla protesta. 

Una terza vittima è stata uccisa nella cittadina di San Antonio de los Altos, cittadina dello stato di Miranda, vicino a Caracas: si tratta di un militare ferito a morte da un cecchino nel mezzo della protesta anti-governativa. 

(Qui sotto il video che immortala l’intrepida signora che in segno di protesta si piazza davanti al carro armato)

— Non restare fuori dal mondo. Iscriviti qui alla newsletter di TPI e ricevi ogni sera i fatti essenziali della giornata

Ti potrebbe interessare
Esteri / Gaza: oltre 34.180 morti. Hamas chiede un'escalation su tutti i fronti. Tel Aviv nega ogni coinvolgimento con le fosse comuni di Khan Younis. Libano, Idf: "Uccisi due comandanti di Hezbollah". Il gruppo lancia droni su due basi in Israele. Unrwa: "Impedito accesso ai convogli di cibo nel nord della Striscia"
Esteri / Gaza, caso Hind Rajab: “Uccisi anche i due paramedici inviati a salvarla”
Esteri / Suoni di donne e bambini che piangono e chiedono aiuto: ecco la nuova “tattica” di Israele per far uscire i palestinesi allo scoperto e colpirli con i droni
Ti potrebbe interessare
Esteri / Gaza: oltre 34.180 morti. Hamas chiede un'escalation su tutti i fronti. Tel Aviv nega ogni coinvolgimento con le fosse comuni di Khan Younis. Libano, Idf: "Uccisi due comandanti di Hezbollah". Il gruppo lancia droni su due basi in Israele. Unrwa: "Impedito accesso ai convogli di cibo nel nord della Striscia"
Esteri / Gaza, caso Hind Rajab: “Uccisi anche i due paramedici inviati a salvarla”
Esteri / Suoni di donne e bambini che piangono e chiedono aiuto: ecco la nuova “tattica” di Israele per far uscire i palestinesi allo scoperto e colpirli con i droni
Esteri / Francia, colpi d'arma da fuoco contro il vincitore di "The Voice 2014": è ferito
Esteri / Gaza, al-Jazeera: "Recuperati 73 corpi da altre tre fosse comuni a Khan Younis". Oic denuncia "crimini contro l'umanità". Borrell: "Israele non attacchi Rafah: provocherebbe 1 milione di morti". Macron chiede a Netanyahu "un cessate il fuoco immediato e duraturo". Erdogan: "Evitare escalation". Usa: "Nessuna sanzione per unità Idf, solo divieto di ricevere aiuti"
Esteri / Raid di Israele su Rafah: ventidue morti tra i quali nove bambini
Esteri / Influenza aviaria, la preoccupazione dell’Oms per la trasmissione tra umani
Esteri / Media: “Hamas valuta l’ipotesi di lasciare il Qatar”. Bombardata in Iraq una base filo-iraniana
Esteri / Israele ha lanciato un attacco contro l’Iran: colpita una base militare a Isfahan. Media: “Teheran non pianifica una ritorsione immediata”. Blinken: "Usa non coinvolti"
Esteri / Germania, arrestate due spie russe che preparavano sabotaggi