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    Coronavirus, i primi sintomi dopo 11 giorni: ecco perché la quarantena ha una durata di 14 giorni

    Un nuovo studio scientifico mostra la validità delle due settimane di isolamento imposte fino ad ora dalle autorità

    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 10 Mar. 2020 alle 16:55

    Coronavirus, ecco perché la quarantena ha una durata di 14 giorni

    Un nuovo studio scientifico spiega perché chi è stato contagiato dal Coronavirus o pensa di averlo contratto è costretto a osservare un periodo di quarantena della durata di 14 giorni. La ricerca, realizzata dall’università statunitense Johns Hopkins e pubblicata sulla rivista Annals of Internal Medicine, infatti, ha portato alla conclusione che in media il periodo di incubazione del Covid-19 è di 5,1 giorni. Nella maggior parte dei casi, però, i primi sintomi si sviluppano dopo 11,5 giorni dall’esposizione al virus.

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    Lo studio è stato effettuato dal 4 gennaio al 24 febbraio su 181 cinesi, provenienti soprattutto dalla provincia dell’Hubei, focolaio del Covid-19 in Cina, che hanno contratto il Coronavirus. Il 95 per cento del campione ha mostrato un periodo di incubazione del virus stimato in una media di 5,1 giorni. Il 97,5 per cento, invece, ha sviluppato i primi sintomi dell’infezione a 11,5 giorni dall’esposizione al virus. Secondo la ricerca, quindi, solo 101 casi su 10mila potrebbero sviluppare sintomi oltre i 14 giorni di quarantena.

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    Seppur vi sono stati alcuni rarissimi casi in cui il periodo di incubazione ha addirittura superato i 20 giorni, lo studio dimostra che i 14 giorni di incubazione imposti dalla comunità scientifica internazionale dovrebbero evitare altri possibili contagi, così come confermato da Justin Lessler, professore di epidemiologia della Johns Hopkins: “In base alla nostra analisi dei dati disponibili  l’attuale raccomandazione di 14 giorni per il monitoraggio attivo o per la quarantena è un periodo ragionevole, anche se alcuni casi potrebbero andare oltre”.

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