Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 11:59
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Il contratto con gli americani di Donald Trump

Immagine di copertina

Sicuramente il contratto, che può essere firmato dai cittadini sul sito del neo-eletto presidente, ricorderà qualcosa alla maggior parte degli elettori italiani

Nel suo ultimo discorso prima dell’Election Day, Trump ha annunciato il programma da realizzare nei primi cento giorni di presidenza per rendere l’America “Great Again” definendolo il “contratto tra Donald J. Trump e l’elettorato americano”.

Sul sito del neo-eletto presidente è possibile controfirmare online il contratto, in 18 punti, con tanto di firma in calce scannerizzata di Donald Trump.

I media anglosassoni negli ultimi giorni hanno paragonato il tycoon a Silvio Berlusconi, e sicuramente questo contratto ricorderà qualcosa alla maggior parte degli elettori italiani.

Era il 2001 quando Silvio Berlusconi, cinque giorni prima di ottenere una netta vittoria alle elezioni parlamentari, si presentò con un foglio di carta in cui elencava i cinque punti principali del suo programma e lo firmava in diretta televisiva dagli Studi di Porta a Porta. Diversamente dal contratto proposto da Donald Trump, quello di Berlusconi non poteva essere controfirmato dagli italiani.

Cosa prevede il contratto di Trump

Sei punti hanno lo scopo di eliminare la corruzione e la collusione con interessi speciali a Washington (limiti di mandato per i parlamentari e per i lobbisti).

Sette sono dedicati alla protezione dei lavoratori americani, come rinegoziare o ritirarsi dall’accordo commerciale Nafta tra Stati Uniti-Canada-Messico, rinunciare all’accordo transpacifico (Ttp) e dare mandato al segretario al Tesoro di etichettare la Cina come manipolatore valutario e revocare i limiti nell’estrazione di idrocarburi.

Cinque, infine, per ripristinare il ruolo costituzionale della legge (tra cui la sospensione dell’immigrazione dalle regioni affette dal terrorismo dove i controlli non possono essere sicuri e la possibilità di espellere gli immigrati illegali che hanno commesso crimini).

Le similitudini tra i due politici

Le similitudini tra l’ex presidente del Consiglio italiano e il neo-eletto presidente degli Stati Uniti non si fermano qui: la “discesa in campo” di Berlusconi inizialmente fu derisa dai comici e sottovalutata dai media, proprio come la candidatura del magnate newyorkese alle primarie repubblicane.

Il successo di Forza Italia, un partito liberale di destra fu garantito anche da una base elettorale che non apparteneva solamente alla destra tradizionale, ma proveniva anche dalla classe operaia e dai pensionati.

Al di là della principale similitudine, la ricchezza personale (che per entrambi ha spesso significato anche problemi con il fisco), utilizzata per finanziare le campagne elettorali, Trump e Berlusconi si sono presentati all’elettorato come outsider del sistema politico.

La strategia di comunicazione di entrambi si è fondata sulla retorica vincente dell’imprenditore di successo che riuscirà a mettere a frutto del paese la comprovata abilità negli affari.

L’abilità di avere una presenza costante sui media grazia a una personalità incontenibile e un’abilità incredibile a suscitare polemiche con dichiarazioni controverse, sessiste, omofobe o razziste senza tuttavia perdere consenso tra l’elettorato è sicuramente un altro punto in comune.

Le differenze

Certo, ci sono anche alcune differenze. Berlusconi, proprietario di reti televisive e di giornali è stato sostenuto da numerosi media durante la sua corsa per la presidenza del consiglio, mentre Trump li ha avuti quasi tutti contro.

L’aspetto principale, e politicamente fondamentale, è però un contesto storico completamente differente. Se Berlusconi nel 1994 vinse sull’onda dell’ottimismo e la voglia di cambiare, a mandare Trump alla Casa Bianca è stato soprattutto il risentimento e la rabbia degli elettori convinti che per tornare “Great Again”, gli Stati Uniti debbano andare nella direzione opposto a quella percorsa negli ultimi vent’anni.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Media palestinesi: "Bombardata scuola a Gaza, quattro morti". Calcio, la federazione palestinese chiede alla Fifa di sospendere Israele
Esteri / Slovacchia, il primo ministro Robert Fico è "grave ma in condizioni stabili"
Esteri / L'esercito israeliano: “5 soldati a Gaza uccisi da fuoco amico”. Altre truppe israeliane verso Rafah
Ti potrebbe interessare
Esteri / Media palestinesi: "Bombardata scuola a Gaza, quattro morti". Calcio, la federazione palestinese chiede alla Fifa di sospendere Israele
Esteri / Slovacchia, il primo ministro Robert Fico è "grave ma in condizioni stabili"
Esteri / L'esercito israeliano: “5 soldati a Gaza uccisi da fuoco amico”. Altre truppe israeliane verso Rafah
Esteri / Slovacchia, il premier Robert Fico ferito a colpi di arma da fuoco: “È in pericolo di vita”
Esteri / La sacrosanta protesta degli universitari di tutto il mondo ci ricorda che la pace non è un dono, ma una conquista
Esteri / Wsj: “Biden procede con pacchetto armi a Israele da 1 miliardo”. Ue: "Con operazione Rafah relazioni con Israele a dura prova"
Esteri / Esercito israeliano: “Operazioni a a Rafah est e Jabaliya”. La Turchia: “A Gaza è genocidio”
Esteri / I tank israeliani avanzano ancora nel campo profughi di Jabalia. Netanyahu: “O noi o loro, i mostri di Hamas”. Gaza: “Più di 35mila morti”
Esteri / Morto a due mesi dal trapianto l’uomo con un rene di maiale
Esteri / Israele colpisce il Nord della Striscia di Gaza. Biden: “Se Hamas rilasciasse gli ostaggi cessate il fuoco anche domani”