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Home » Esteri

Caso Khashoggi, il principe saudita Mohammed bin Salman: “È stato un crimine efferato. Puniremo i colpevoli”

Immagine di copertina
Credit: Nicolas ASFOURI /AFP/Getty Images

Il principe ereditario saudita, considerato l'uomo più potente dell'Arabia Saudita, ha commentato per la prima volta l'omicidio del reporter dissidente

“È stato un atto efferato, ingiustificabile che addolora tutti i sauditi e il mondo intero”. Il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman, intervenuto al Forum investimenti di Riad, ha commentato l’omicidio del giornalista dissidente saudita Jamal Khashoggi. “L’Arabia Saudita e la Turchia compiranno tutti i passi per punire i responsabili”, ha aggiunto, esprimendosi per la prima volta sulla morte del giornalista.

“In molti stanno cercando di usare questo evento doloroso per incunearsi tra Arabia Saudita e Turchia ma alla fine sarà la Giustizia e prevalere”, ha aggiunto. “L’incidente avvenuto è stato molto doloroso per tutti i sauditi. È un incidente senza giustificazione”.

Il rampollo di casa saudita, mentre la sua Davos nel deserto è stata inaugurata nonostante le numerose defezioni, cerca di fare scudo di fronte alla accuse arrivate dagli Stati Uniti e dalla Turchia, ora che il presidente Donald Trump mette in discussione la ricostruzione dell’omicidio fatta dal regno saudita. E ora che il presidente Erdogan ha accusato le autorità di aver “pianificato l’omicidio da giorni”.

Martedì 23 ottobre 2018, era stata diffusa la notizia del ritrovamento dei resti del cadavere di Khashoggi. Secondo Sky News, che ha raccolto le informazioni da fonti rimaste anonime, il reporter sarebbe stato fatto a pezzi e alcune parti del corpo sarebbero state scoperte nel giardino della residenza del console saudita.

Non ci sono conferme ma le indiscrizioni sono state date dopo le dichiarazioni ufficiali del presidente turco Recep Tayyip Erdogan che il 23 ottobre vevaa chiesto all’Arabia Saudita di svelare dove è stato nascosto il cadavere di Khashoggi.

Secondo le prime versioni, il cadavere sarebbe stato fatto a pezzi e sciolto nell’acido, ma in un secondo momento gli investigatori turchi hanno allargato le ricerche al bosco fuori Istanbul e alla città costiera di Yalova.

Secondo alcune fonti investigative saudite citate dal presidente Erdogan, però, sembra che il cadavere sia stato consegnato dal commando incaricato dell’omicidio da un collaboratore locale dell’Arabia Saudita a Istanbul.

Leggi anche: Caso Khashoggi, la ricostruzione completa

Le ultime informazioni sulla sorte di Khashoggi

Secondo le ultime indiscrezioni, Khashoggi sarebbe stato smembrato in diretta skype su indicazione di Saud al-Qahtani, lo stesso alto funzionario che ha permesso di consolidare il potere del principe Mohammed bin Salman.

Il 23 ottobre, secondo quanto riportato dall’emittente Sky news, sono state trovate parti del cadavere di Jamal Khashoggi, nel giardino della casa del console generale.

Appena entrato nell’edificio, il giornalista sarebbe stato immediatamente aggredito ed immobilizzato da una squadra di ben 15 uomini arrivati su due diversi aerei privati solo poche ore prima, secondo quanto riferito da fonti arabe ben informate.

Tra loro il generale era presente anche il Maher Mutreb, un direttore dei servizi segreti e membro della squadra di sicurezza del Principe bin Salman, che avrebbe utilizzato il suo telefonino per chiamare via skype Qahtani.

Quest’ultimo avrebbe diretto le operazioni sempre via skype, tentando persino una sorta di interrogatorio a distanza, presto degenerato.

Per cercare di depistare le  indagini, inoltre, un uomo del gruppo inviato a Istanbul avrebbe indossando gli abiti di Khashoggi, una barba finta e gli occhiali per poi uscire dal consolato. (qui il video)

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