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Montagne che si sciolgono e alghe tossiche: tutti gli effetti collaterali del caldo record estivo

Immagine di copertina
In Europa siamo vicini a battere il record della temperatura più alta mai raggiunta: 48 gradi, registrati ad Atene nel 1977. Credits: AFP

Dalle montagne che si sciolgono ai pesci che soffocano nei laghi, le conseguenze di questo calore si fanno sentire in tutta Europa

Quest’estate fa caldo. Tanto caldo. Talmente caldo che potremmo essere vicini a superare il record della più alta temperatura mai registrata in una città europea: 48 gradi centigradi, raggiunti ad Atene nel 1997.

A causa di un’ondata di aria calda proveniente dall’Africa del nord, le temperature sono estreme in tutta Europa.

A Lisbona sono stati battuti i record storici di calore e in diverse parti della penisola iberica sono stati raggiunti i 47 gradi nel primo weekend di agosto. Anche la Spagna ha superato i 40 gradi, portando con sé due morti: un pensionato di 78 anni e un muratore 48enne collassato sotto il sole a Murcia, in Andalucia.

Due terzi della Francia sono stati messi in allarme per l’ondata di caldo in arrivo, mentre quattro reattori nucleari hanno dovuto ridurre la propria produzione per evitare di surriscaldare l’acqua.

Nel Regno Unito si sono verificate quasi 700 morti più della media nei quindici giorni di ondata di calore straordinaria che ha colpito le isole britanniche tra il 25 giugno e il 9 luglio.

In Italia, sembra che le mucche stiano producendo fino al 15 per cento di latte in meno per via dell’erba troppo secca. Secondo gli ultimi dati, soltanto a Roma sarebbero morte oltre 7mila persone per via del caldo a partire dal 2000.

Friedrike Otto, vicedirettrice dell’University of Oxford Environmental Change Institute, dice che dobbiamo rassegnarci:  “Ciò che una volta era considerato un clima insolitamente caldo sarà la norma – anzi, in molti casi, lo è già”.

In tutta Europa, però, si stanno verificando degli eventi incredibili per via di un caldo record che ha colto il continente impreparato.

La montagna più alta della Svezia ha perso il proprio record

caldo record
La professoressa di geografia Gunhild Ninis Rosqvist misura il Kebnekaise. Credits: AFP

Il monte più alto della Svezia, il Kebnekaise, ha perso il primato di picco più alto della Svezia per via del caldo record.

Il ghiacciaio sulla sua cima si è sciolto talmente tanto da aver fatto abbassare di fatto la montagna tra il 2 e il 31 luglio. Il picco, nella Lapponia svedese, ha perso 4 metri di neve.

Gunhild Ninis Rosqvist, professoressa di geografia all’Università di Stoccolma, ha chiamato questo sviluppo “piuttosto spaventoso”. E ha aggiunto: “qui gli effetti del cambiamento climatico si vedono davvero chiaramente”.

Leggi anche: I cambiamenti climatici raccontati dai più grandi fotografi | Stiamo perdendo la battaglia contro il cambiamento climatico | Il cambiamento climatico in un minuto

La Svizzera ha dovuto mettere in salvo i propri pesci dal soffocamento

In diversi cantoni svizzeri, i gestori delle zone di pesca hanno dovuto mettere in salvo le specie di pesci minacciate dall’eccessivo calore.

Molte delle specie di pesci d’acqua dolce che abitano i laghi svizzeri, infatti, non possono sopravvivere in acque più calde di 27 gradi e soffocano. La settimana scorsa, il lago Costanza ha raggiunto i 25 gradi di temperatura.

L’operazione non è stata però possibile nel lago Costanza e nel fiume Reno. Tra l’altro, alcuni segmenti del Regno in Germania si sono prosciugate per il calore.

Nel frattempo, la Svizzera ha anche permesso ai propri soldati di indossare t-shirt e pantaloncini corti al posto della regolare uniforme e ha fornito ai cani-poliziotto delle speciali scarpe per proteggere le loro zampette dai marciapiedi troppo caldi.

I cavoletti di Bruxelles sono in pericolo

Il clima troppo caldo di quest’estate sta creando un ambiente ostile alla piantagione dei cavoletti di Bruxelles.

I contadini che coltivano questo vegetale avvertono che queste condizioni porteranno, molto probabilmente, a una penuria di cavoletti nei prossimi mesi.

Anche le patate sarebbero in pericolo: quest’anno potrebbero infatti crescere più piccole per via di un inverno troppo freddo seguito dal calore eccessivo di quest’estate.

Gli zoo danno ai propri animali cibo ghiacciato

caldo record
Un orso si gode della frutta ghiacciata allo zoo di Mulhouse, in Francia. Credits: AFP

Anche gli animali stanno soffrendo questo caldo record, e i guardiani degli zoo di tutta Europa si stanno equipaggiando per evitare che i propri ospiti patiscano troppo per l’ondata di calore.

Dagli zoo di Mulhouse e La Palmyre in Francia, dove i carnivori si godono ghiaccioli di sangue e carne, a quello di Londra, dove gorilla e suricati sono stati avvistati nell’atto di mangiare ceci e piselli ghiacciati, sono stati ideati pasti non convenzionali per mantenere freschi gli animali.

Nel Baltico si moltiplicano le alghe tossiche

Gli abitanti di Polonia, Lituania e Svezia dovranno tenersi alla larga dalle acque del Baltico, quest’estate, per via di un moltiplicarsi esponenziale di alghe tossiche causato dalle condizioni metereologiche estreme.

Secondo l’istituto per la ricerca ambientale finlandese SYKE, si tratta della peggiore epidemia di questo decennio.

Ma alcuni scienziati sono contenti di poter usare questa opportunità per studiare i batteri che si annidano nelle alghe. I loro studi potrebbero aiutare a sconfiggere la resistenza di alcuni batteri agli antibiotici.

La polizia tedesca usa i cannoni ad acqua per rinfrescare gli alberi

Da Berlino ad Amburgo, la polizia ha ricevuto ordine di usare i propri cannoni ad acqua per annaffiare gli alberi secchi.

La settimana scorsa, la polizia di Berlino ha addirittura sfidato le città di Francoforte, Monaco di Baviera e Vienna a fare altrettanto. Francoforte ha accettato, ma le altre città hanno risposto di aver potuto, per fortuna, godere di un acquazzone di recente che ha svolto il lavoro al posto loro.

Leggi anche:  “Se in Italia scatta emergenza incendi come in Grecia abbiamo 5mila uomini in meno e mezzi inadeguati” | Incendi in Grecia, le famiglie delle vittime fanno causa allo Stato

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